Oggi vogliamo ricordare l’ultima data del 360 Tour, iniziato a Barcellona il 30 giugno 2009 e terminato il 30 luglio 2011 a Moncton, nel New Brunswick nella parte estrema a sud-est del Canada.
La data è stata aggiunta al resto del calendario verso la fine di gennaio dello stesso anno, in concomitanza con il Magnetic Hill Festival che si tiene proprio sulla Magnetic Hill in estate e che in precedenza aveva già ospitato oltre ad un grande raduno di Fedeli di Giovanni Paolo II, anche i concerti degli AC/DC, dei Rolling Stones, Faith Hill e gli Eagles.
La Magnetic Hill è chiamata così per l’effetto ottico che procura, quando sembra di andare in salita ed in realtà si scende, è una collina nei pressi di Moncton, che dolcemente plana su un grande spazio aperto, che può ospitare un enorme numero di persone.
Alla fine di quel luglio 2011, fan da tutto il mondo si sono dati appuntamento per salutare la nostra band e nella piccola cittadina di circa 60mila abitanti, oltre che di per sè complicata da raggiungere avendo un unico collegamento aereo da Montreal, risultava praticamente impossibile trovare un posto letto. C’erano fan accampati in tendine in ogni dove, ma nonostante le difficoltà, già dal giorno prima nelle vie della cittadina si poteva tastare l’invasione al seguito degli U2.
Dopo essersi aggiunti alla lista in precedenza, l’appuntamento per il pit per i primi 200 in lista, era alle 6.00 del mattino del fatidico 30 luglio, una giornata che si presentava quindi lunghissima e scandita dai numerosi controlli dell’organizzazione. Tanto per cambiare un rovinoso e scrosciante temporale ha fatto compagnia per molte ore nell’attesa, costringendo tutti ad un’escursione termica da 30 gradi a 18 in pochi minuti ed a momenti ‘difficili’ da affrontare.
Alle ore 15.00 sono state organizzate file composte da 5 persone e camminando ancora sotto il diluvio, si sono schiusi finalmente gli ultimi cancelli ed i fan hanno così potuto assiepare la location che mammano si riempiva dei 100mila fan presenti all’ultima data del 360 Tour.
L’attesa è stata riempita dalle esibizioni di Reeve Carvey, il giovane cantante che ha contribuito assieme agli U2 alla colonna sonora di Spiderman e dagli Arcade Fire, band molto acclamata che suonava in casa. Ma anche da due caccia dell’aviazione canadese che sono passati sopra il Claw per 4 minuti a volo radente, aumentando la solennità del momento. Fortunatamente aveva smesso di diluviare e qualche squarcio azzurro si era aperto, ma la collina era un’enorme distesa fangosa dove si sprofondava di venti centimetri con tutta la scarpa.
Alle ore 21.00 precise, con tutta la collina traboccante che offriva uno straordinario impatto visivo è salito sul palco Larry Mullen Jr ed ha fatto partire l’abbagliante Even Better Than The Real Thing ed appena è stato raggiunto da tutto il resto della band è iniziata così l’ultima fatica degli U2 in quel gigantesco ed interminabile Tour.
Il concerto è scivolato via come sempre alla velocità della luce, con una setlist abbastanza standard rispetto al resto della leg nord americana, che prevedeva oltre alle solite, anche quattro pezzi di Achtung Baby uno dietro l’altro all’inizio, la favolosa Zooropa intera e full band del 2011 e Scarlet.
Ricordiamo un’evocativa Springhill Mining Disaster suonata in coda ad I Still Haven’t Found, ma ricordiamo soprattutto il finale, dopo Moment Of Surrender la band suona Out Of Control che sembrava ai più la chiusura, ma ancora con le ultime note nell’aria Bono stappa sul palco una bottiglia di Veuve Cliquot e mentre alle sue spalle Adam ed Edge si scambiano gli strumenti, parte quella 40 che era auspicata dal mondo dei fan e che è stata la vera ciliegina sulla torta dell’avventura, unica volta suonata tra il 2006 ed il 2015.
Il concerto termina con Larry sul palco: thank you Moncton, you’ll miss you guys, good night..
E con queste parole che ci rimbombano nelle orecchie, oggi 30 luglio auspichiamo un breve lasso di tempo per il ritorno sul palco della nostra band!
