Bono e i suoi capelli biondi: “falli sembrare veramente brutti”

Nel corso dell’ultimo anno ci siamo a lungo interrogati su qualcosa di apparentemente inspiegabile: perché Bono nel corso dell’ieTour ha scelto un’orribile taglio di capelli biondo, forse il peggior look che abbia mai avuto in assoluto?

Dopo lunghe elucubrazioni (si è trattato di una scommessa? voleva apparire con un look simile a quello degli esordi?) è Bono stesso a darci la risposta, all’interno di una lunga intervista con Icon, la rubrica di stile del quotidiano tedesco Die Welt:

ICON: negli ultimi 40 anni hai avuto vari tagli di capelli, qual è stato il più imbarazzante per te?

Bono: Non ci devo pensare molto, il mullet. Ancora oggi sono scioccato quando vedo delle mie foto con un mullet. In ogni caso devo ammettere di provare uno strano piacere quando analizzo il mio personale contributo allo sviluppo di questo taglio abominevole. Sembrava come se mi fossi stirato i miei capelli verticalmente. Un uomo non dovrebbe mai essere associato ai suoi tagli. Uno dei momenti più importanti nella storia degli U2 è stata la nostra performance al Live Aid del 1985 al Wembley Stadium di Londra. Quando ci penso ora, mi si para davanti agli occhi l’immagine del mullet.

ICON: Quindi diresti che la tua versione del mullet sfoggiata al Live Aid sia la peggiore di tutti?

Bono: Quando guardo dei video a riguardo, è un’esperienza umiliante. Mi chiedo: “Chi è quello strano ragazzo che fa il frontman degli U2?”. Ho fatto pace con tutti i miei look del passato, dai capelli lunghi al taglio a spazzola, ma non col mullet. Al momento sto sentendo un gran parlare dei miei capelli biondi. Un giornalista spagnolo recentemente mi ha deriso dicendomi: “I tuoi capelli hanno lo stesso colore delle ali di pollo”.

ICON: E lo permetti?

Bono: Dopo l’intervista gli ho mandato delle ali di pollo, in modo che potesse controllare il colore nuovamente.

ICON: Anche il Wall Street Journal, in maniera molto diplomatica, ha scritto che il nuovo look biondo di Bono “non funziona”.

Bono: Non mi importa. Il mio viso mi stava annoiando. Ogni volta che vedevo il mio riflesso alla finestra pensavo: “Chi è questo ragazzo?”. Per il nostro album Songs of Innocence non ci siamo ispirati solamente alla musica con la quale sia cresciuti alla fine degli anni ’70, ma anche alle foto degli artisti di quel periodo, molti dei quali erano biondo platino. Billy Idol con Generation X o Gary Numan con Tubaway Army o i Police. Ci colorammo i capelli da soli.

ICON: E’ questo il motivo per cui lo hai fatto anche ora?

Bono: No. Anche se ci sono membri della nostra band che sostengono sembri me li sia fatti da solo, sono andato da un professionista e ho detto al parrucchiere: “Tingimi i capelli di biondo, ma fai in modo che sembri che lo abbia fatto io da solo“. Era molto confuso: “Mi stai pagando un sacco di soldi per colorarti i capelli, ma vuoi che sembri come se lo avessi fatto tu stesso?” “Esattamente”, gli dissi, “falli sembrare veramente brutti“. [e il parrucchiere ha fatto un ottimo lavoro in questo senso, n.d.r.]

ICON: Quindi biondo non è solo un atteggiamento, ma anche un suono?

Bono: Beh, abbiamo ascoltato molto dei Police. Abbiamo ascoltato i loro primi tre album e abbiamo realizzato che fossero come minimo dei capolavori. Sono al livello dei migliori lavori mai fatti in assoluto, con i Beatles. E’ questa è diventata sempre di più un’influenza in Songs of Innocence. Ma penso sarà qualcosa di più che un’influenza nel nostro prossimo album, Songs of Experience

Fonte: Welt.de

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