Gli U2 a Bonnaroo escono dalla loro “comfort zone” e trionfano ancora

Douglas Mason/Getty Images Entertainment
Photo Douglas Mason/Getty Images Entertainment

Ad un certo punto, verso la fine di ogni concerto, Bono ringrazia umilmente la folla dicendo: “grazie per averci dato una vita stupenda”. Questa volta, al Bonnaroo, Bono ha invece ringraziato i presenti dicendo “grazie per essere usciti dalle vostre tende e campers e averci regalato una notte che mai e poi mai dimenticheremo!”. Ha inoltre scherzato dicendo: “Che cosa fantastica è Bonnaroo”.

Anche se in questo momento il “Joshua Tree Tour 2017” sta girando per i vari stadi americani (e a luglio in Europa), Bonnaroo ha rappresentato una sfida unica per la band: un folla sterminata di spettatori nati tra gli anni ottanta e novanta che probabilmente non erano nemmeno nati quando nel 1987 gli U2 giravano gli stadi per il Joshua Tree Tour di 30 anni fa. Un pubblico che principalmente ora ama la EDM e l’hip-hop.

Gli U2 hanno adattato il loro show al palco “What Stage” del Bonnaroo e ha fatto sembrare la serata quasi un incontro più intimo e riservato rispetto agli show che in queste settimane ci siamo abituati a vedere e sentire. In realtà era come un termometro per misurare e testare la reale potenza di un famoso show degli U2.

Gli U2 hanno cominciato lo show con sei tra i loro pezzi più famosi degli anni 80: “Sunday Bloody Sunday,” “New Year’s Day,” “Pride (In the Name of Love)” e le prime tre canzoni di Joshua Tree. Bono è apparso nervoso i primi trenta minuti dello show. Quella tensione e la successiva liberazione ha reso la prima parte veramente emozionante. Non accade spesso infatti di vedere Bono intimidito dalla folla e questa è una band (gli U2) che è sempre al meglio quando deve dimostrare qualcosa.

 

Jeff Kravitz/FilmMagic
Photo Jeff Kravitz/FilmMagic

Alla metà circa del concerto, Bono stava evocando Nick Cave dopo il fantasma di Donald Trump, con una rabbia misteriosa ed omicida. Ha urlato alla folla di tenere le mani in alto durante una dura e feroce Exit e ha finalmente notato uno scoppio di entusiasmo nel pubblico.

I momenti più intensi delle ultime canzoni sono ancora vivi, come l’appassionato discorso di Bono per le cause dei diritti umani e l’intensa One finale che è apparsa vigorosa e fresca nel contesto di Bonnaroo.
Gli U2 hanno suonato brani rari come “Red Hill Mining Town” e “Trip Through Your Wires”, e sono stati tra i momenti più belli della serata. In alcuni momenti la folla si è lasciare andare anche ad uno spettacolo di luci creato con gli smartphone durante One Tree Hill dedicata alla figlia di Chris Cornell, Lili Cornell. Bono ha detto: “Suo padre ha avuto un cuore meraviglioso”.

Bono ha concluso “Mothers Of the Disappeared” dicendo: “Grazie per aver ascoltato The Joshua Tree”. L’ha detto ad una folla di ragazzini che hanno trasformato “Beautiful Day” nel momento “Born to Run” dell’evento.

Set list:
“Sunday Bloody Sunday”
“New Year’s Day”
“Pride (In the Name of Love)”
“Where the Streets Have No Name”
“I Still Haven’t Found What I’m Looking For”
“With or Without You”
“Bullet the Blue Sky”
“Running to Stand Still”
“Red Hill Mining Town”
“In God’s Country”
“Trip Through Your Wires”
“One Tree Hill”
“Exit”
“Mothers of the Disappeared”
“Beautiful Day”
“Elevation”
“Vertigo”
“Ultra Violet (Light My Way)”
“One”

Traduzione dell’articolo di Rollingstones.com: U2 Steps Out of Comfort Zone for Bonnaroo Headlining Set, Still Triumphs.

 

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