“One Tree Hill”, l’interpretazione religiosa del brano

ONE TREE HILL
(The Joshua Tree)

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Continua il nostro processo di avvicinamento al Joshua Tree Tour 2017, cercando di capire meglio e da ogni angolazione, il capolavoro del 1987 che ha elevato la nostra band ai livelli che conosciamo.

“Come accade nelle liriche degli U2, il tema si ramifica e si articola attraverso molteplici richiami e allusioni, spesso con significato traslato. È il caso di One Tree Hill che, oltre a suggellare il ricordo di Greg Carroll e una delle colline che volgono su Auckland, assume e trasferisce l’immagine della Collina della Croce (appunto, l’Albero).

La trasfigurazione della Collina della Croce è avvolta dall’atmosfera drammatica in cui “il giorno implora misericordia alla notte”, quando il buio e le tenebre soppiantano il regolare trascorrere diurno:

«As the day begs the night for mercy»

«Dall’ora sesta fino all’ora nona si fecero tenebre su tutto il paese» (Matteo 27:45)

«Poi, venuta l’ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all’ora nona» (Marco 15:33)

«Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato» (Luca 23:44, 45)

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«Your sun so bright it leaves no shadows, only scars»

Di fronte alla cupezza e alla drammaticità della percezione della Collina della Croce, la lirica si sofferma, di contrasto, sulla “tipologia” della luminosità di Dio, che (notoriamente nelle descrizioni bibliche) non lascia ombre, in quanto totalmente avvolgente. E questo passo costituisce il primo richiamo all’Apocalisse (21:23) da parte della canzone.

Si tratta di una Luce che non produce ombre, ma solo “cicatrici”: nello svolgimento biblico, queste (scars) sono associate alla flagellazione di Cristo e, in particolare, ai fori provocati dai chiodi sulle mani e sui piedi nella Crocifissione. Un ulteriore richiamo al tema è dato in Magnificent:

«Only love,

only love can leave such a mark (le ferite sulla Croce)

But only love,

only love can heal such a scar» (le cicatrici della flagellazione, ma anche le cicatrici di ognuno)

«You run like a river to the sea 
/ Like a river to the sea»

«It runs like a river runs to the sea 
/ Like a river to the sea»

Per due volte le liriche sviluppano il tema dello scorrere, eterno, della continuità della vita (qui accentuando, probabilmente, il ricordo nella continuità delle vita sia di Greg Carroll, sia di Victor Jara citato nel testo), come espresso nell’Ecclesiaste (e come richiamato nella trattazione coordinata dal Prof. Rev. Tim Neufeld nelle Bible References in @U2):

«All the rivers run into the sea, Yet the sea is not full; To the place from which the rivers come, There they return again»

(«Tutti i fiumi corrono al mare, ma il mare non si riempie mai; al luogo da cui i fiumi provengono, là essi ritornano nuovamente»; Ecclesiaste 1:7)

Il riferimento a Victor Jara, poeta e cantautore cileno, dissidente politico poi torturato e ucciso durante il regime, è trattato attraverso l’evocazione (evidenziata da Neufeld) al sangue versato (nell’uccisione di Abele da parte di Caino) “che ancora grida dalla terra”:

«You know his blood still cries from the ground»

«And He said, “What have you done? The voice of your brother’s blood cries out to Me from the ground”»

(«L’Eterno disse: “Che hai tu fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra”»; Genesi 4:10)

Infine, le liriche si soffermano ancora sull’immagine che scaturisce dalla Collina della Croce, attraverso i riferimenti al ritorno di Cristo espressi sia nel Vangelo sia nell’Apocalisse:

«I’ll see you again when the stars fall from the sky»

«Immediately after the tribulation of those days the sun will be darkened, and the moon will not give its light; the stars will fall from heaven»

(«Ora, subito dopo l’afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate»; Matteo 24:29)

«the stars of heaven will fall, and the powers in the heavens will be shaken»

(«Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate»; Marco 13:24, 25)

Il tema relativo al ritorno di Cristo è confermato ulteriormente da uno dei “segni” inequivocabili descritti in diversi passi della Bibbia:

«And the moon has turned red»

così trattato:

«The sun shall be turned into darkness, And the moon into blood, Before the coming of the great and awesome day of the Lord»

(«Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno»; Gioele 2:31)

«The sun shall be turned into darkness, And the moon into blood, Before the coming of the great and awesome day of the Lord»

(«Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore»; Atti 2:20)

«I looked when He opened the sixth seal, and behold, there was a great earthquake; and the sun became black as sackcloth of hair, and the moon became like blood»

(«Poi vidi quando egli aperse il sesto sigillo; ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue»; Apocalisse 6:12).

Articoli ad opera di Catia&Max, precedente pubblicazione: In God’s Country

 

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