U2eiTour Las Vegas 2, setlist completa e racconto del concerto

d81abd95-3b0f-4b7f-a9e8-640fe934d0abfoto di Andrea U2place

SETLIST LAS VEGAS 13 MAY 2018

01. Love Is All We Have Left
02. The Blackout
03. Lights Of Home
04. I Will Follow
05. Gloria
06. Beautiful Day
07. The Ocean
08. Iris
09. Cedarwood Road
10. Sunday Bloody Sunday
11. Raised By Wolves
12. Psalm 23 / Until The End Of The World
Hold Me Thrill Me Kiss Me Kill Me (intermission)
13. Elevation
14. Vertigo
15. Desire
16. Acrobat
17. You’re The Best Thing About Me
18. Staring At The Sun
19. Pride
20. Get Out Of Your Own Way
21. American Soul
22. City Of Blinding Lights
23. One
24. Love Is Bigger Than Anything In Its Way
25. 13 (There Is A Light)

 

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Ore 5.20, l’interno della T-Mobile di Vegas è oramai pieno, la foto qui sopra è di circa due ore fa. Mancano dieci minuti all’inizio dello show, qui sopra alcuni link audio. Intanto Prince on air, Sign O’ The Times, vero tormentone e grandissimo album.
Ore 5.31, come da programma ci siamo, It’s a Beautiful World di Noel Gallagher on air, ma alle 5.36 arriva Bono, Love Is All We Have Left e lo show inizia, salgono sulle postazioni tutti gli U2 e con The Blackout inizia il viaggio. Adam on fire ci ricorda i Cure.
Lights Of Home taglia l’aria con alcuni giochi vocali in falsetto di Bono sul ritornello.

We’re a band from the north side of Dublin, called The U2. This is our new sound, I Will Follow! e noi continuiamo a sentire un grande Adam, tutta la band dentro lo schermo. Subito dopo, two, three foourrrr ed entra Gloria per il quarto concerto consecutivo.
Su Gloria, Paul presenta il resto della band alla vecchia maniera e termina il pezzo rimembrando storici snippet di Van Morrison.
Beautiful Day subito dopo con intro veloce, ad allargare di vent’anni la storyline della discografia U2 e noi ci troviamo immersi nel concerto, dopo questa prima sfilza di canzoni proposte senza alcuna pausa tra loro.
“see the world in green and blue, see Chile right in front of you.”.

93cc9f04-1237-4b90-8c99-df5eb0a7a320U2 on stage a Las Vegas, The Ocean. foto Andrea di U2place

Subito dopo The Ocean, al termine Bono chiama Iris. Favolosi Edge ed Adam, hold me close and let me know, Larry scandisce. Gran pezzo, grande sound, che continua con Cedarwood Road.

Uno dei nostri inni, Sunday Bloody Sunday, riproposta ‘sussurrata’ come nel 2015 e dopo lo snippet Johnny Comes Marching Home, ecco Raised By Wolves, a differenza di St. Louis proposta intera.
In successione Until The End Of The World, a spazzare via tutto. Un giorno capiremo il motivo dell’arancia che scorre tra le onde dello schermo. Sentiamo un grandissimo Adam dall’inizio della serata. Il pezzo viene eseguito senza snippet, strepitoso come sempre, quindi la band esce dal palco, tre minuti di stop. Gavino on air con Hold Me Thrill Me Kiss Me Kill Me intermission

1628bb32-79d3-49f1-b984-0469254576cfU2 Las Vegas dal palchetto, foto U2place, Andrea

Ore 6.34 si rientra alla grande con Elevation e poco dopo Bono annuncia Vertigo “Anybody here from Mexico? What a great country you’ve built here in the United States of America! Uno, dos, tres, catorce!” sempre sul palchetto ancora Bono: “Welcome to Experience and Innocence! We’re having a lot of fun; we hope you are too. I remember, as a young man, thinking ooh what’s the use of innocence? … what DO you DESIRE tonight, Las Vegas?”
Veloce snippet con l’armonica, McPhisto si è impossessato del microfono: “please allow me to introduce myself… I’ve been around for many a year, stolen many a man’s soul. I was there in Charlottesville when the KKK sieg heil’d together … who could make this shit up, seriously!” e ancora: “pleased to meet you, hope you guess my name! My name is Macphisto, actually; I sometimes dress up as Mick Jagger, ha ha HA HA.”
ACROBAT
suonata splendidamente come sempre, leggera defaillance di Bono sulla parte finale, ma non scalfisce minimamente il risultato.
You’re The Best Thing About Me, acustica, seguita da Staring At The Sun sulle stesse arie.

2foto U2place, 

Megafono in mano, si lancia Pride, “One man washed up on an empty beach, one man saved by a kiss”. Al termine partono i coretti iniziali di Get Out On Your Own Way. Ancora il megafono a scandire, American Soul alla T-mobile, grande momento dance alla fine del pezzo.
City Of Blinding Lights, non è New York ma Las Vegas stanotte, luci diverse, molto più lampeggianti. Seconda pausa, Women of the World di Jim O’Rourke, una delle canzoni più noiose della storia della musica, ascoltatela intera.

Ore 7,30 siamo verso la fine della serata e One  è seguita da Love Is Bigger Than Anything In Its Way.
13 (There Is A Light)
sono le ultime note del concerto che termina. Gli U2 salutano Las Vegas e volano a Los Angeles, dove suoneranno la prossima doppietta nel mitico Forum di Inglewood. Buona Domenica U2 fan!

 

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foto U2place, U2 Las Vegas

1Bono a Las Vegas 12 maggio 2018, tweet Tmobile Arena

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