Larry alla premiere di Man on the train e in un’intervista all’Irish Time

Come anticipato alcuni giorni fa (vedi news ) venerdi scorso si è tenuta a Dublino presso l’IFI, la Premiere del primo film, The Man on the train, con protagonista Larry Mullen jr. Alla serata era presente anche The Edge.

Ecco alcune foto dell’evento:

Altre foto al seguente link –> Foto Premiere The Man on the Train

Ed ecco anche un video di un servizio andato in onda su RTE News:

Sempre in occasione di questa particolare occasione che ha visto Larry finalmente unico e indiscusso protagonista tra i 4 componenti della band, il batterista ha rilasciato anche una lunga intervista all’Irish Time in cui affronta diversi argomenti, dal suo ruolo di attore a quello di batterista in una delle più grandi rock band; ve ne proponiamo alcuni stralci più significativi.

Fino ad ora, Larry Mullen è stato perfettamente felice sulla sua piattaforma, sul palco del 360 Tour progettato da Willie Williams. In tour, ha raramente attirato l’attenzione su di se, se non attraverso un djembe o dei bonghi. Vive tranquillamente e quasi inosservato, con Ann, la sua compagna da circa 30 anni, e i loro tre figli, Aaron, Ava e Ezra.

“E’ assolutamente una sciocchezza essere una rock star”, ammette. “Sono uno delle peggiori stelle del rock che conosco. Mi piace stare a casa con i miei bambini. Nessuna droga. Mi piace stare sulla strada per un breve periodo di tempo. Ma non sono solo un animale da rock’n’roll. ” E’ davvero felice. Non ha bisogno di alcuna ulteriore attenzione. “Sai l’espressione ‘Colpiscimi, ci sono anch’io’? non credo sia male come modo di dire”, insiste.

Larry è probabilmente l’ultimo membro degli U2 che ci si aspetta di trovare in un film. Come diavolo è finito nel ruolo del film The Man on the train della regista Mary McGuckian?

“E ‘stato un po’ un trauma”, dice Mullen, che inizialmente aveva firmato per una piccola parte. “Avevo parlato con Mary, dopo aver lavorato sul video di Electrical Storm con Samantha Morton. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare a realizzare un cameo o avere un ruolo nella produzione di un film. Questo era in realtà qualcosa che lo stesso Bono mi aveva detto ‘Se hai intenzione di fare un film, non importa quanto grande o piccolo, cerca di essere coinvolto con la produzione. Così se dovesse essere di pessima qualità avrai qualche possibilità di uscirne con le spalle coperte’ “.

Non sta considerando il pensionamento anticipato dal tuo lavoro principale (quello di batterista), vero?

“Oh, ho ancora voglia di mantenere il mio lavoro diurno, ma non voglio neanche stare fermo per i sei mesi in cui non siamo in tour o non siamo impegnati nella registrazione di un album quando potrei produrre un film in quello stesso periodo. Ho bisogno di essere in grado di fare qualcosa di diverso e creativo. Fisicamente, il mio corpo ha subito un forte stress. Abbiamo fatto un tour che è durato per tutti questi anni, ho avuto problemi dalla testa ai piedi. Se un atleta sta usando lo stesso set di muscoli è fortunato a uscirne senza ferite dopo 10 anni. Io ho fatto questo per 35 anni.”

E’ un po’ meno entusiasta all’idea di far parte di una rock band di prestigio che sta invecchiando?

“Si può farne parte solo per il tempo in cui la tua musica è rilevante e per tutto il tempo per cui la gente vuole ancora sentire la tua musica. Ciò che fanno i Rolling Stones è eccezionale perché hanno un patrimonio musicale incredibile. Ma se saremo ancora in tour a 60 anni mi piace pensare che sarà così perché abbiamo tirato fuori un disco che è abbastanza buono per giustificare un tour. Io non voglio essere uno di quei musicisti che, quando qualcun altro nella banda lascia, rimane con gli altri che sono rimasti e si chiede: “Beh, che cosa dobbiamo fare adesso”

Fonte: IrishTime.com

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