Avete mai fatto dei sogni ad alta voce con gli U2?

“…Lights… flash past… / Like memories / A speeding head, a speeding heart / I’m being born, a bleeding start / The engines roar, bloodcurling wail / Head first, then foot / Then heart sets sail”.
Il protagonista torna con la mente ai propri ricordi, rivisti come flash del passato, come istantanee illuminate per pochi secondi, confusi. A un certo punto sembra quasi che i ricordi siano i ricordi di altre persone, di altri uomini vissuti prima di lui, di precedenti reincarnazioni, di morte e di rinascita. Bono usa la metafora della nascita ancora una volta per spiegare il ciclo delle emozioni, della voglia di ritorno alle origini, alle origini magrebine del protagonista ma anche alle origini dell’umanità, all’Africa da dove il genere umano ebbe inizio.
Viene descritta la nascita di un essere umano: prima esce la testa, poi i piedi, poi il cuore che comincia a battere da solo, a correre per conto suo
iniziando una nuova vita.
Fez – Being Born rappresenta un esperimento che richiama, in alcuni punti, alcune delle creazioni dei Passengers nell’album ORIGINAL SOUNDTRACK 1. Anche in quell’occasione le canzoni erano state create come immaginarie colonne sonore per immaginari film, ma in questo caso un film è stato creato davvero.
In Fez – Being Born sembra essere racchiuso tutto lo spirito di NO LINE ON THE HORIZON: c’è il viaggio, c’è la rincorsa verso l’Africa, c’è la riflessione sulla morte e sulla vita, sulla rinascita spirituale, c’è Fez – dove appunto nacque l’album – ci sono i ricordi di quando il protagonista era sull’orlo del suicidio in Unknown Caller, c’è l’esplosione di vita di Breathe con la sua boccata d’ossigeno, ci sono i ricordi di una ragazza di cui l’uomo era innamorato in No Line On The Horizon.
Per comprendere il messaggio di NO LINE ON THE HORIZON basterebbe ascoltare Fez – Being Born e comprendere le intenzioni della band riguardo al viaggio descritto in essa. È il viaggio che chiunque ha immaginato, il viaggio verso l’Africa diventa il momento da vivere come il Superuomo di Nietzsche è tenuto a fare, perché solo colui che danza in catene liberamente è lo spirito libero che Bono cerca di incarnare da oltre trent’anni, uno spirito libero tout court.
Citando ancora Nietzsche: “Bisogna avere ancora il caos dentro di sé per generare una stella danzante”; viene in mente quel ragazzino di quattordici anni di Dublino, alla morte della madre. Il caos che aveva dentro ha generato una stella danzante: gli U2″

Mercoledì scoprirete di cosa stiamo parlando…

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