Anche Bono in questi giorni che precedono l’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti si trova a New York.
In una recente intervista all’Irish Voice la rockstar irlandese aveva affermato che nonostante l’impressione positiva che il candidato democratico Barack Obama gli ha lasciato, i numerosi incontri succedutisi durante gli anni del primo mandato, e pur avendo suonato con gli U2 in suo onore alla cerimonia di inaugurazione nel 2009, per queste elezioni non necessariamente si sente schierato con Obama piuttosto che con il candidato repubblicano Romney. Bono ha infatti dichiarato di non sostenere dei candidati politici di per sé, ma in base alle loro intenzioni per quanto riguarda ad esempio la riduzione del debito africano, e l’eliminazione della povertà.
Sempre per quanto riguarda i suoi impegni nel sociale Bono ha preso parte a un ricevimento offerto dalla Irish Mission presso le Nazioni Unite. I diritti umani e lo sviluppo erano le tematiche del giorno.
Domenica sera invece Bono sarebbe salito sul palco per duettare con il cantante Jim Caruso e il pianista Billy Stritch al Carlyle Hotel di New York.
“Quando Bono è entrato era impossibile non riconoscerlo anche solo per gli occhiali da sole che indossava” è quanto ha dichiarato sorpreso Caruso.
“Erano seduti in un angolo, da dove ascoltavano la musica. Lui continuava a farmi il pollice in su, facendomi capire quando gli piaceva un brano e continuava a canticchiare”
Jim e Billy stavano eseguendo un repertorio standard di canzoni della tradizione americana, e Bono conosceva le parole di ogni canzone. Ma a un certo punto si è avvicinato al pianoforte e ha iniziato a duettare con Billy Stritch su “I’ve Got You Under My Skin“, che ha cantato l’ultima volta nel 1993 in duetto con Frank Sinatra.
“Sembrava che il tempo si fosse fermato“, ha detto Jim, “un momento miracoloso! Quando l’ultima nota si è spenta Bono è uscito, salutando tutti. Billy mi ha guardato e ha detto seccamente: “Beh … è successo!”
Fonte: HuffingtonPost / atu2