Bono e Sean Penn a Dublino!

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Ostriche e champagne ma anche birra scura al O’Donohue’s pub di Dublino: da festeggiare ci sono i 50 anni di Sean Penn, l’attore di Santa Monica, California, ex marito di Madonna, ex marito di Robin Wright Penn, due Oscar (Milk e Mystic River) e qualcosa come 45 premi, talento e fascino tra i più potenti di Hollywood.
Ad organizzare una maratona di festeggiamenti l’amico Bono Vox degli U2, catapultatosi a Dublino alla vigilia di Ferragosto. Penn è in Irlanda per girare, da protagonista, il nuovo atteso film di Paolo Sorrentino, il primo internazionale per il regista del Divo, “This must be the place”, il cui primo ciak è stato battuto ieri.
Finite le riprese del primo giorno, Bono ha trascinato Sean Penn e alcuni ospiti prima al Samsara Bar e poi nel tradizionale O’Donohue’s.
Con l’attore c’erano i due figli Hopper e Dylan avuti da Robin Wright da cui ha divorziato il 4 agosto scorso. E c’era anche Memphis Eve Hewson, la diciannovenne figlia di Bono e Ali Hewson, neo attrice e tra i protagonisti principali del film. Per la musica niente rock irlandese, ma il country di Kriss Kristofferson che ha cantato per la comitiva.
This must be the place, il film con cui Sorrentino intraprende una carriera all’estero dopo i successi al festival di Cannes del Divo (era il 2008, presidente di giuria Sean Penn, ospite per un giorno Bono Vox, l’allora 38enne Sorrentino tornò a casa con il Gran Premio della Giuria ed è facile ipotizzare che il film sarà in cartellone a Cannes 2011), è una coproduzione italo-franco-irlandese prodotta da Nicola Giuliano e Francesca Cima per Indigo Film, Andrea Occhipinti per Lucky Red e da Medusa (che lo distribuirà nelle sale italiane, mentre a Pathé International è affidata l’uscita all’estero), in associazione con Intesa SanPaolo.
Sean Penn interpreta Cheyenne, una rockstar ritiratasi dalle scene che conduce la vita annoiata e monotona di un pensionato benestante fino a quando decide di partire alla ricerca di quello che fu il persecutore del padre, un criminale nazista che si nasconde negli Stati Uniti. Solo dopo la morte del padre, Cheyenne viene a conoscenza del dramma che aveva vissuto come internato ad Auschwitz e dell’umiliazione inflittagli da un ufficiale SS.
Nel cuore dell’America, Cheyenne intraprende così il viaggio che cambierà la sua vita e dovrà decidere se sta cercando redenzione o vendetta. Protagonista femminile è Frances Mc Dormand (premio Oscar per Fargo). Anche il cast tecnico è internazionale con le musiche composte da David Byrne, i costumi di Karen Patch (I Tenenbaum), la fotografia di Luca Bigazzi. ”E’ una commedia stralunata – l’ha definita Sorrentino alla vigilia delle riprese – che si gioca su due binari.
Uno intimo: il mancato rapporto tra padre e figlio sullo sfondo dell’Olocausto, e uno più ambizioso, la ricerca della pacificazione con l’orrore nazista. Un film solare – ha detto il regista – nel racconto del tentativo del protagonista di ricomporre due famiglie, americana ed europea”. Dopo le tre settimane a Dublino, la troupe di “This must be the place” si sposterà in America per sette settimane di lavorazione tra Michigan, New Mexico, New York.

Fonte: Ansa/diretta.it/foto zap2.it