Bono intervistato da Martin Scholz parla di Mick Jagger e del nuovo album U2

Per celebrare il 70° compleanno del suo amico Mick Jagger, Bono ha rilasciato un’intervista al giornalista Martin Scholz per il giornale tedesco Welt am Sonntag.
La coppia ha avuto una conversazione ad ampio raggio partendo dal primo incontro tra Bono e Mick fino ad arrivare alle numerose e continue influenze dei The Rolling Stones sulla musica degli U2.

Vi riportiamo qui sotto alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare per intero al seguente link

Die Welt: Bono è vero che, da giovane, una volta ti sei addormentato durante il tuo primo concerto dei Rolling Stones?
Bono: E’ vero, era al Madison Square Garden di New York. Ma non aveva niente a che fare con la performance degli Stones. Aveva a che fare con il fatto che in quel giorno ero appena arrivato a New York dall’altra parte del mondo. E durante il concerto il jetlag mi ha messo in ginocchio, ero così stanco.

Die Welt: Quando vi siete incontrati per la prima volta?
Bono: Credo che deve essere stato 1983 in uno studio di registrazione a New York. Ricordo che indossava quella che sembrava una sorta di giacca alla marinara a doppiopetto e scarpe yachting. Era molto inglese e vecchio stile, tradizionale. E questo Mick Jagger in piedi di fronte a me era molto differente dal personaggio che scatena il suo pubblico, mi ha colpito questa differenza. Negli anni successivi, quando ci siamo incontrati e siamo diventati amici, questa discrepanza spesso mi ha stupito.

Abbiamo eseguito con lui ‘Gimme Shelter’ al 25° anniversario della Rock’n’Roll Hall of Fame. Non solo con lui, ma anche con altri artisti che abbiamo ammirato per molto tempo, Patti Smith e Bruce Springsteen per esempio. Penso che abbiamo trovato un nuovo feeling per ‘Gimme Shelter’ quella notte, sono molto soddisfatto e sollevato perché eravamo così stanchi. Non avevo dormito per giorni, ci siamo arrivati dopo aver finito la prima leg del nostro tour mondiale, eravamo tutti incredibilmente stanchi.

Die Welt: Sembra che ci sia sempre un qualche tipo di stanchezza quando siete nella stessa arena con Mick Jagger.
Bono: La stanchezza e spossatezza se ne sono improvvisamente andati nel momento stesso in cui ci ha raggiunto sul palco. Ma questo è quasi un eufemismo: avevamo già iniziato la canzone quando mi sono girato e ho visto lui che emergeva dal buio nel retro del palco, un vortice, un tornado, venendo direttamente nella mia direzione.

Die Welt: cosa ti è passato per la testa in quel momento? ‘Dovrà uscire venire qualcosa di veramente spettacolare?’
Bono: No, all’inizio ero un po’ perplesso, poi mi sono istintivamente spostato verso l’altro lato del palco e ho pensato di lasciaglielo, “il palcoscenico è tutto tuo”.
E ‘stato strano e meraviglioso stare lì, cantare la sua canzone con lui e poterlo guardare da così vicino.

Die Welt: Cos’è Mick Jagger per voi? Un amico, una specie di zio o di più, una sorta di Yoda, il vecchio Yedi-Maestro dei film di Star Wars che, nonostante l’età, è ancora più grintoso e potente di tutti i suoi apprendisti?
Bono: Direi che mi sono spostato da fan ad amico e viceversa. Sono contento di essere entrambi. Ciò che Mick ha raggiunto è monumentale, sia come compositore e come uomo di spettacolo. Quando dico showman voglio dire che costruisce uno show ed è nello show allo stesso tempo, come un performer che si muove nel suo pubblico. Io sono in soggezione quando penso a ciò che ha fatto. Ciò che apprezzo di lui come persona, nel privato, è che è molto franco, non parla di molto se stesso, non è un narcisista.

Die Welt: Hai imparato qualcosa da Mick Jagger?
Bono: Lui mi ha mostrato come sfidare la gravità e questo è importante per mantenere il muso dell’aereo su.

Die Welt: Sei stato un bravo allievo di Mick Jagger per quanto riguarda il lato economico. L’ultimo tour degli U2 è stato, secondo Billboard, campione di incassi di tutti i tempi $ 793m e 7.1m spettatori. Avete eclissato gli Stones che hanno ricavato $ 558m nel loro ultimo tour. Questa rivalità, questa ambizione di presentare ogni volta di nuovo il più grande spettacolo sulla terra, come ha influenzato la vostra amicizia?
Bono: lo ha fatto solo a livello umoristico. Se si mettono su grandi spettacoli, la gente ormai lo capisce meglio di qualche anno fa che tu stai spendendo soldi per loro. Alti costi di produzione sono investimenti per il pubblico, perché vuoi essere sicuro che ottengano qualcosa in cambio.

Sono stato nel retro di qualche Festival, dove non riuscivo a vedere niente e ho sentito appena un po’ di musica. Questa non è una esperienza sufficiente per me, una ragione per andare a vedere uno spettacolo a cielo aperto. Grandi spettacoli come quelli degli Stones e degli U2 costano una cazzo di fortuna e significa andare a casa lasciando qualcosa di te stesso e dando più ai tuoi fan.

Die Welt: Qual è il tuo commento sul dibattito in merito ai prezzi troppo alti dei biglietti dell’ultimo tour degli Stones. Il prezzo dei ticket ha scioccato i fans a tal punto che tanti posti a sedere non sono stati venduti, costringendo la band a ridurre i prezzi.
Bono: Sinceramente non ne ho sentito parlare finora.

Die Welt: Davvero?
Bono: Io sono un po’ fuori contatto con il resto del mondo in questo momento, io sono giù, in un grande buco nero con gli U2, siamo impegnati a lavorare al nostro prossimo album. Non sappiamo ancora quando uscirà. Potrebbe essere finito entro le prossime settimane, forse alla fine dell’anno. Siamo persi in esso e certamente non vogliamo svegliarci fino a quando il sogno è finito. Ma per tornare a Stones e U2, una volta Mick è venuto a uno dei nostri Popmart-show negli anni ’90, in cui è stato presentato il limone Spaceship. Il Popmart, ad oggi, è ancora uno dei miei show preferiti U2. Dopo il concerto Mick Jagger si voltò verso il nostro manager Paul McGuinness e gli disse: ‘Bene, questo è un po’ come Star Wars, non è vero?’

e per concludere…

Die Welt: Hai mai detto a Mick Jagger che ti sei addormentato in uno dei suoi concerti?
Bono: No, che cosa pensi? Cerco di non dire a colleghi e amici quando mi addormento durante i loro concerti.

Si ringrazia U2Gonnos per la segnalazione

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