Gli U2 e la pirateria: conferenza stampa di McGuinness e smentita su dichiarazioni di Bono

Il manager degli U2 Paul McGuinness ha fatto la sua prima apparizione al MIDEM nel 2008, scatenando un dibattito globale su come i provider internet debbano svolgere un ruolo maggiormente rilevante nella battaglia contro la pirateria.

Quest’anno McGuinness e tornato a parlare nel corso di una conferenza stampa di un’ora dal titolo “Commerce of Chaos: Why Copyright still Matters Online“, in cui ha discusso di Spotify, pirateria e tecnologia.

Il manager degli U2 ha espresso la propria perplessità sul ruolo che gli ISP (internet service provider) e aziende come Google rivestono nella lotta alla pirateria, affermando che a suo avviso non si impegnerebbero abbastanza e sottolineando il fatto che, sebbene ci sia qualche cambiamento, la maggior parte dei contenuti divulgati sui loro canali non vengono pagati.

Questo è, a mio avviso, assolutamente e totalmente sbagliato. Non credo che possiamo contare su politici che hanno paura di risultare impopolari.

Non ha parole lodevoli neanche nei confronti della Apple:

La loro spietatezza si applica alla qualità dei loro prodotti e al design, in modo tale che tu possa sopportarlo, ma loro non hanno inventato l’MP3, hanno solo prodotto il migliore in commercio.

Su Spotify:

Spotify è in definitiva una buona cosa. Ma al momento sono propenso a trattarla come un mezzo di promozione. Se dobbiamo scegliere dove pubblicizzare il debutto di un album, è improbabile scegliere di darla a Spotify. Preferisco affidarla ad un DJ di una grande stazione radiofonica.
Spotify non è ancora diventata popolare tra gli artisti perché gli artisti non vedono benefici finanziari nel lavorare con Spotify. Questo è in parte colpa delle etichette e in parte proprio di Spotify – non c’è sufficiente trasparenza. Non vedo alcuna ragione per cui il modello di Spotify di base non dovrebbe far parte del futuro. Essenzialmente è un modello onesto quindi è da incoraggiare. Mi piacerebbe vederlo adottato ovunque, in tutta onestà.

Sul discorso pirateria:

C’è sempre stata molta incoerenza e ipocrisia nel dibattito sulla questione.
Mi auguro che tra pochi anni saremo seduti in una stanza dicendo: “Che era tutto questo clamore? Ora otteniamo la nostra musica pagandola attraverso le nostre bollette telefoniche e ISP. Perché c’è voluto così tanto tempo per farlo?”

Fonte

Riguardo al discorso pirateria vogliamo smentire alcune voci circolate nei giorni scorsi su un possibile intervento di Bono in favore di SOPA (Stop Online Piracy Act):
SOPA è una proposta di legge presentata alla camera dei deputati statunitense nello scorso anno che permetterebbe, ai titolari di copyright statunitensi, di agire direttamente per impedire la diffusione di contenuti protetti e, al Dipartimento di Giustizia e ai titolari di copyright, di procedere legalmente contro i siti web accusati di diffondere o facilitare le infrazioni del diritto d’autore (Fonte)
La presunta dichiarazione di Bono in favore di SOPA, riportata dai media, viene presa da una lettera scritta dal cantante al New York Times nel 2010 mentre la proposta, come precedentemente scritto, è del 2011.

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