Joshua Tree Tour il ritorno – Auckland primo concerto, setlist e racconto del concerto

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SETLIST AUCKLAND 8 NOVEMBRE 2019

1. Sunday Bloody Sunday
2. New Year’s Day
3. Bad
4. Pride
5. Where The Streets Have No Name
6. I Still Haven’t Found
7. With or Without You
8. Bullet The Blue Sky
9. Running To Stand Still
10. Red Hill Mining Town
11. In God’s Country
12. Trip Through Your Wires
13. One Tree Hill
14. Exit
15. Mothers Of The Disappeared
16. Angel Of Harlem
(encores)
17. Elevation
18. Vertigo
19. Even Better Than The Real Thing
20. Every Breaking Wave
21. Beautiful Day
22. Ultraviolet
23. Love Is Bigger Than Anything In Its Way
24. One

L’8 novembre è arrivato e ad Auckland tutto è pronto per la nuova avventura degli U2
Bel tempo, clima gradevole e orari per noi europei, decisamente più comodi rispetto a quelli americani.
Ore 20.37 di Auckland, rimbombano le promettenti note dei Waterboys del loro iconico pezzo The Whole of The Moon! ci siamo.. Caro popolo U2, chi in diretta, chi leggendo, chi con il pensiero, siamo tutti con la testa ad Auckland ed alla nostra band.

Sunday Bloody Sunday è la canzone di apertura, un grande abbraccio a tutti i cuori in fermento in questo momento..
Dalle prime note sentiamo subito un ottimo Paul, preciso. Gli U2 sono sul palco, tutti allineati a seguire soprattutto il drum di Larry, seconda parte di Sunday sottovoce con Bono che cerca di solleticare il popolo Kiwi presente con i celebri One More!

4Tweet U2Start

Gli U2 continuano ad affrescare la tela e subito dopo inizia un fantastico momento tutto nostro, New Year’s Day! Sentiamo sempre una band attenta, che deve scrollarsi la ruggine della pausa e quindi svolge il compito in modo preciso. Under A Blood Red Sky risuona all’Mt Smart Stadium e la gente batte le mani a ritmo. E’ uno dei nostri pezzi preferiti!
Bad! questo tour ha una setlist che elenca di seguito dei petardi che sono la nostra storia, clima eccitato nella venue, anche questo pezzo è suonato senza forzare, Bono nei falsetti ci sa fare ancora.. preservati amico Paul.
La parte strumentale finora è perfetta, senza sbavature sia suonata che cantata. Verso la fine Bono fa spegnere le luci, vuole vedere le luci del popolo All Blacks e cerca di solleticarli attraverso i cori, finora poco seguito.
e pronuncia: “All over the world the word ‘freedom’ is being weighed and measured…even in America, a country born on a dream of freedom and equality. Come with us now to that place. We all have a stake in the idea of America.
Il processo di avvicinamento al sound del gioiello di famiglia, passa attraverso Pride,

5tweet U2start

E’ come essere dentro un depuratore e stiamo attraversando tutti i filtri che ci puliscono e ci fanno arrivare a Joshua Tree puri come dei bambini. E già dalle prime note dell’intro è un’emozione infinita, siamo fan degli U2 anche per questi momenti.. tutti nostri, ecco la regina della storia della musica, Where The Streets Have No Name..
Paul: ‘We sing for a world without war. For a dream we are still waiting to wake up in. We sing‘, che grandissimo momento, regaliamocelo tutto. Ovazione controllata al termine del maestoso pezzo.
Ma è tutto un treno in corsa nel profondo della nostra vita, la numero 2 di Joshua è I Still Haven’t Found What i’m Looking For, la canzone sveglia i coretti del popolo presente e quando si spegne in modo naturale, risuonano le note di un petardo anni ’80, quella With or Without You che ha fatto conoscere questa band a milioni di giovanotti.
La band continua a suonare alla grande, senza forzare e sempre in modo preciso. Paul in questa canzone sta tarando la voce, un pò sottovoce un pò forzando. Grande grande momento, grande Edge e Adam solito diesel, che cura il sottofondo dell’impalcatura musicale della canzone, assieme a Larry.
La canzone è accompagnata fino alla fine, scroscio di applausi interrotti dall’aggressivo entry di Bullet The Blue Sky, pezzo eccellente e suonato come nell’anno di grazia 1987. Adoriamo letteralmente questo impazzare di Edge, quà e là, alto e basso. Adam e Larry sono coordinatissimi e Paul sta recitando da par suo. Il solo di Edge è perfetto, che grandissima canzone e nella parte finale c’è quel crescendo di Edge che ci spinge in altra dimensione. We run into the arms.

1tweet Amubalt

Silenzio!
Running To Stand Still e viviamo in slow motion la nostra vita, che momento emozionante, Still running with U2 caro Paul il nostro capopopolo e le lacrime sgorgano fino alla fine dell’ultima nota dell’armonica. Tutto evocativo, tutto intimo e meravigliosamente U2.
Nemmeno il tempo di capire cosa stiamo vivendo, parte Red Hill Mining Town, welcome on the B-sides of the Joshua Tree cassette. Abbiamo nostalgia cari fan, tanta tanta nostalgia. Che momenti fantastici
We wait all day
For night to come
And it comes
Like a hunter child

Applausi dalla venue, ma siamo solo a metà del lascito. Tocca ad In God’s Country, qui ogni volta torniamo con la mente al meraviglioso sorriso di Bono nel take di R&H, aiutateci voi cari U2, we need new dreams tonight, ma voi ci siete sempre. Il solo di Edge stacca la pelle, è il nosto sound e fino alla fine della canzone ci ipnotizza e ci trasporta.

Bono cerca Irish flag nella venue, si dice contento di essere in questo momento in Nuova Zelanda e poi comincia Trip Through Your Wires, ancora l’armonica di Paul stavolta ad introdurre la canzone.

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Bono ricorda quel primo tour in Nuova Zelanda, erano i primi di settembre del 1984, il jet-lag non lo lasciava dormire ed alle 3am sveglissimo, si è fatto una passeggiata fino alla One Tree Hill, accompagnato da qualcuno della crew e da Greg Carrol. Quella notte è nata una grande amicizia, purtroppo interrotta bruscamente nel luglio 86 ed il solito grande cuore della band non dimentica nessuno.
L’intro del pezzo della luna rossa è un omaggio a Greg, “We got a very close Kiwi friend who was taken away from us too soon… But in a way he’s still very present. This is for Greg Carroll. This is One Tree Hill.”  qui ad Auckland. Mentre il sound sofisticato ci risuona nelle orecchie. Adam ritmato, Edge ci accompagna per mano e Bono continua a cantare in modo preciso, senza forzare, è la prima data, troppo presto farlo. Verso la fine Edge toppa un paio di note, ma è esperto e riprende la strada giusto in tempo per sussurrare con noi. Oh great Ocean, oh Great See, run to the ocean, run to the sea. Lacrime e cuori a profusione.
Exit time! auto-ipnosi in atto, momento potentissimo eseguito perfettamente e si arriva a Mothers Of The Disappeared, che con la sua Spanish Guitar ci aiuta a continuare il nostro momento introspettivo. Ogni volta che ascoltiamo Joshua Tree intero ci spinge a continuare a scavare. Il sound è il nostro sound, i coretti finali alzano il volume nella venue che il nostro Capo ha in pugno.
Termina così, nel modo più delicato e maturo il primo Johsua Tree Time. Ovazione nella venue e inizia Angel Of Harlem, cori alla fine e breve pausa.

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Ore 10.08 sempre in diretta, la band ritorna sul palco sulle note di Elevation, Paul: Are you ready again? Elevated? Ed andiamooooo. Sullo schermo le stesse immagini dell’eiTour.
Tutti a saltare anche nel pezzo successivo, Vertigo! nella venue clima incandescente, prolungato da Even Better Than The Real Thing, Paul is dead i’m fucking Bonooo. C’è anche MacPhisto!
Every Breaking Wave taglia l’aria, Edge al piano e Bono a cantare. Tocca a Beautiful Day rimbombare sul cielo di Auckland e nelle nostre orecchie. Siamo verso la fine del programma ed è il turno di Ultraviolet.
Mentre è il turno di  Love Is Bigger Than Anything In Its Way ed a sorpresa è One il pezzo a chiudere la prima serata e sorvoliamo pure sul pochissimo accompagnamento della venue. Noi invece ci siamo.

E’ andata in onda la prima trasmissione live della prima data della nuova leg del Joshua Tree Tour 2019, band senza sbavature, generosa e molto concentrata nel riprendere familiarità dopo la pausa. Le premesse sono molto incoraggianti, un grande abbraccio a tutti i cuori ancora in fermento, siamo fan della più grande band al mondo! e buon venerdì a tutti i fan U2

 

12Greg Carrol

20tweet Talktonight

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