Quando gli U2 incontrarono Joe O’Herlihy la prima volta


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In questo Joshua Tree Tour 2017 abbiamo visto la mastodontica (un po’ ingombrante) mixed zone, su due piani e posta al centro del prato, di fronte al meraviglioso palco. Davanti capeggiava la scritta PARDON OUR NOISE con dietro l’inconfondibile figura di Joe O’Herlihy, praticamente ‘il sesto U2’ da sempre, ma quando si sono conosciuti?

Siamo verso la metà del 1978, i membri degli  U2 hanno progressivamente terminato la Mount Temple, erano ad un bivio, cosa ne faranno della loro vita? Non potevano proprio più perdere tempo e continuare a vivere i momenti del Village o le serate con i Virgin Prunes. Di contro i genitori premevano, Bobby Hewson e gli Evans pensavano ai loro figli all’Università, Larry Mullen faceva il fattorino per la Seiscom Delta, mentre per  Jo Clayton non c’era nessuna certezza, dopo che Adam fu ‘gentilmente’ accompagnato ad andarsene da scuola, per atteggiamenti particolari e per troppa sufficienza.

Il 1978 è un anno cruciale ma avevano bisogno di un mattone concreto per cominciare a costruire il grattacielo. La band è in un periodo nel quale sta ancora impostando le proprie  basi; solo dagli inizi dell’anno si sono chiamati U2, dopo una chiaccchierata illuminante tra Adam e Steve Averill. A fine maggio folgorano Paul McGuinness, anch’esso alla ricerca di certezze per il proprio futuro.

L’obiettivo è di uscire dai confini in cui gravitano quel miglio quadrato di Grafton Street, bisogna andare a suonare a Londra e negli States.

Il piano è quello del vivere ed affrontare tutto passo dopo l’altro, investendo di continuo, sul pulmino, sull’attrezzatura, sui demos. Bisogna inoltre suonare spesso, devono acquisire fan dalla base, attraverso le performances nei locali, tutte sudore e generosità.

Il 23 settembre 1978 sono all’Arcadia di Cork e notano la grande qualità dell’impianto audio e soprattutto la grande professionalità della squadra di tecnici, che si occupava delle loro necessità. Erano la Stage Sound System, ed il caposquadra era Joe O’Herlihy, nativo di Cork. Tutti i gruppi affittavano i sistemi di amplificazione o usavano quelli che trovavano nei locali in cui suonavano. Nel caso degli U2, essendo il loro sound così particolare, l’amplificazione era sempre un problema da risolvere.

Quella sera erano band di supporto dei D.C.Nein e quel concerto fu un successone, a Cork gli U2 piacquero tantissimo, proprio quello che cercavano. Al termine del concerto Paul McGuinness andò a fare i complimenti a Joe O’Herlihy, il quale lavorò su chiamata nei mesi successivi ed a tempo pieno dalla primavera del 1980… fino ai giorni nostri.

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Fonti Eamon Dunphy e foto U2place – Dallas 26 maggio 2017 – quando si accorse che lo stavamo guardando e ci salutò con grande simpatia.

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