In questi ultimi giorni si sono susseguite numerose interviste sugli U2, legati principalmente sulla candidatura di ‘Ordinary Love’ ai premi oscar e la relativa attività di promozione connessa agli eventi.
In queste ore è stato pubblicato da parte di Rolling Stone Usa un importante resoconto sullo stato attuale della band irlandese su più fronti.
Gli U2 hanno rilasciato un’intervista al ‘Hollywood Reporter’ integrata con numerosi scatti ai 4 rockers di Dublino. La band ha dichiarato che è stata contattata durante la lavorazione presso gli Eletric Lady Studios di New York del loro 13simo album con il produttore musicale Danger Mouse, ‘conterrà circa 12 canzoni’ aveva dichiarato Adam Clayton.
Ma i programmi sono totalmente cambiati quando la band è stata contattata dal produttore del film su Mandela, Harvey Weinstein. ‘E’ uno di quei progetti a cui non puoi dire di no’, ha affermato Clayton, ‘per la nostra generazione il Sud Africa era il reale esempio di come la musica avesse il potere di cambiare il mondo’.
Bono ha dichiarato che ha scritto i passi della canzone prendendo spunto dalle lettere d’amore che Nelson Mandela scriveva alla moglie Winnie, ‘forse era la ragione per cui ci chiese di Pride…l’unico luogo nella sua vita in cui si è sentito sconfitto in un conflitto, facendo prevalere i suoi nemici, era il matrimonio’.
Come affermato in precedenza sembra che la band sia al lavoro da diversi mesi su questo nuovo disco, il lavoro su ‘Ordinary Love’ ha fortemente rallentato i tempi.
Ancora non esiste un titolo definitivo del nuovo album degli U2, Bono difatti continua a giocare sul nome riferendosi al tema con il termine ‘Insecurity’, ‘Ci sono un paio di canzoni che parlano di una storia che ancora non è finita’ , ha dichiarato il leader degli U2, ‘sappiamo che dobbiamo trascorrere 2 anni portando queste canzoni in giro per il mondo’.
Varie dichiarazioni che portano a confermare quanto trapelato ultimamente riguardo ad un’uscita del nuovo album nei prossimi mesi, presumibilmente all’inizio di questa estate.
Vi proponiamo adesso alcune foto del servizio fotografico pubblicato dal Hollywood Reporter:
