U2 live al Dreamforce, setlist e nostro racconto del concerto

Dreamforce-2016_U2

SETLIST AGGIORNATA IN TEMPO REALE:

01. Vertigo
02. Elevation
03. I Will Follow
04. Beautiful Day
05. California Dreaming / California
06. Angel Of Harlem
07. Stuck In A Moment
08. Every Breaking Wave
09. Bullet The Blue Sky
10. The Hands That Built America / Pride
11. One / My Sweet Lord
12 Mother And Child Reunion / Where The Streets Have No Name
13. With Or Without You
14. I Still Haven’t Found What I’m Looking For
15. 40

 

ore 21.10, pare siano solo due le persone in coda nel GA, si attendono ben 35mila presenze. Siamo anche alla costante ricerca di uno indiretta o di qualche Periscope. Ogni info la posteremo qui.

ore 4:50
in questo momento ci sono due dirette audio:
mixlr.com/u2wanderer/
mixlr.com/therossman/

Ore 5,21, manca oramai pochissimo all’inizio del concerto. Dallas ha passeggiato sul palco con la sua tipica postura fino a circa 5 minuti fa, adesso Purple Rain di Prince on air nell’attesa. Che belli questi momenti!
Il secondo link mixlr che abbiamo inserito sembra funzionare molto bene
People Have The Power! cari fan si inizia, è arrivato anche il Pastore Neufeld che aveva promesso il Periscope, l’immagine è meravigliosa a questo link: https://www.periscope.tv/timneufeld/1PlKQeMDeQqKE?

Il primo pezzo è stato largamente anticipato in questi giorni, Vertigo! Serve a spezzare gli indugi, perchè subito dopo si tracima con Elevation
Uno-Due rompighiaccio. Bono sembra non avere problemi di voce, arriva alto con i coretti ed ha la normale ampiezza.

I Will Follow, come nell’ieTour il ritmo è velocissimo ed è scandito dal sound degli U2. Nessuna pausa tra le prime tre canzoni, verso la fine di I Will Follow Bono presenta il resto della band, quando arriva a Larry “On the drums the man who started this show, Larry Mullen Jr!”
Beautiful Day senza un secondo d’attesa, si vola alla velocità della luce, al termine Dream Out Loud, ricorda Zooropa.

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foto Thierry Russo

Sentiamo un sound famigliare, California Dreaming snippet, molto suggestivo, sappiamo della passione della nostra band per questo affascinante Stato della West Coast. Edge alla chitarra prolunga il sound e lo trasforma in California, che live spacca! Pronti ad ascoltare Edge nel riff?

Restiamo sempre negli Stati Uniti, ma ci spostiamo sulle note di Angel Of Harlem. Bel tiro divertente della canzone sulla quale Bono cerca di coinvolgere la montagna di Manager/CEO/businessman che ha davanti con i coretti. Ma siamo debolucci. I nostri oggi hanno davanti delle persone molto abili con i ppt. ed i grafici, ma ancora poca scaltrezza.

Stuck In A Moment, siamo alla fine di una delle due passerelle, con il set acustico pronto. Bono leggero svarione sul primo acuto, sappiamo di qualche problemino alla voce ma ancora non si è palesato. Forza Paul!
Si resta in zona con una grande prova per la sua voce, Every Breaking Wave, difficilissima da cantare perchè deve forzare quasi tutto il tempo. E’ calato il silenzio sulla venue, all’inizio Bono dedica la canzone a Steve Jobs: a song for lovers … for Laurene and Steve
Fantastico sull’assolo altissimo.

Rimbomba al termine il rullante di Larry, Bullet The Blue Sky, grandissima atmosfera da subito, Bono al megafono.
L’orecchio va sul sound di questo pezzo, cari fan voliamo via occhi chiusi! E’ stato preparato uno momento-Trump, sullo schermo il candidato alle Presidenziali, Bono gioca con alcune sue frasi: One Billion-Two Billion, finchè Edge pizzica quelle corde tatatatatata ed Adam asseconda tutto.
Bono si rivolge a lui chiamandolo The Candidate, non pronuncia il suo nome, quindi urla: “you’re fired!” e si plana con l’assolo di Edge. Battito di mani sulla venue, finalmente i cravattati si scuotono, ma è impossibile rimanere fermi anche per i  fanatici del forecast
Siamo verso la fine del pezzo, impazziamo per la chitarra di Edge, che dosa e direziona la canzone, we run we run we run into your arms of America
Put your hands up!” “I can’t breathe” “Put Your Hands Up!” “Don’t shoot. I’m an American.

Cattura

Foto del Pastore Neufeld

Subito dopo dolcissima The Hands That Built America che introduce Pride (In The Name Of Love) uno dei pezzi più amati dagli americani. “One boy washed up on an empty beach. One boy never to be kissed” e verso la fine torna ancora Martin Luther King con le sue celebri frasi.
Bono: “we need more than ever the spirit of Dr. King, the spirit of Non violence. Not just in America, but all over the world.”

Si chiude il cerchio, One, con snippet finale di My Sweet Lord. La venue apprezza il concerto ed al termine di One moltissimi applausi.

Momento (RED), parla solo Bono, anche qui al Dreamfest si cercano soldi per sconfiggere definitivamente l’AIDS, in mezzo al discorso che dura circa 3 minuti, ci sono ancora dei riferimenti evidenti a Trump: “This community is about giving away billions, not making it.” “17 million people have Americans to thank for the 2 little pills keeping people alive.”
Mother And Child Reunion, ma già sentiamo sotto l’intro dei nostri sogni.. signori torna WHERE THE STREETS HAVE NO NAME, non vedevamo l’ora di scrivere questo titolo. Adam inizia una nota leggermente alta e per un attimo si riprende, poi smette di suonare, sembra avere qualche problema al basso, ma come d’incanto su I Want To Run torna tra noi! Nessun problema, ma solo un errore tecnico. Solito tiro della canzone che prende per mano tutti, anche se di sicuro non è la migliore Streets di sempre, al termine c’è l’ovazione che pretendiamo ogni volta su questo pezzo. Love Love Love…only Love..

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foto Tracy Kronzak

Si riprende con With Or Without You, suonata standard senza nessuno snippet. Sul finale ci sembra di sentire la voce ‘sofferente’, ma viene portata fino alla fine senza problemi.
I Still Haven’t Found What I’m Looking For, che viene introdotta da Bono con un ricordo ai 40 anni della band, a quell’incontro nella cucina di Larry, “Very good question if you ask: Why are we still here?“, risposta immediata: “Unfinished business“.  Quindi c’è un duetto vocale con Edge sulla prima strofa, poi parte la canzone come la conosciamo. Ancora una volta qui, in California, una seconda patria per gli U2.
Attenzione, scambio degli strumenti, il concerto termina con 40, la nostra canzone di chiusura, un sound che ci pettina le orecchie ed alle 6,47 del mattino riescono a strapparci il lacrimone, perchè noi ci accontentiamo anche di poco, nonostante una ‘setlist standard’, nonostante una performance normale con Bullet picco emotivo e prolungato, a noi fan viene il lacrimone quando sentiamo il giro di 40, perchè siamo fatti così, How Long lo vogliamo sempre ed a noi basta.

Termina quindi il Dreamfest dei nostri U2, 1h35 di performance, Bono vuole le luci tutte spente, escono uno alla volta ma nella venue nessun coro, lo facciamo noi da casa, perchè è istituzionale, Bono cerca di smuovere l’ambiente e qualcosa si sente. Smette di suonare edge, smette Adam e Larry dopo 5 secondi di silenzio inizia il suo classico e conclusivo assolo, con una battuta in meno rispetto alla quarta di Dublino.

Ore 6,52, si spegne l’audio, tutti a lavorare, buona giornata cari fan!

 

Prima del concerto:
Si terrà stanotte intorno le ore 5-5.30 del mattino ore italiane (20.15 ora locale) la performarce degli U2 al Cow Palace di San Francisco in occasione dell’evento benefico ‘Dreamforce Benefit Show’ per ‘USCF Childrens Hospital’.
La band irlandese è arrivata nella città californiana nella giornata di ieri per svolgere il soundcheck presso la location dove si terrà lo show.
Ecco le canzoni provate:
– One

– Beautiful Day
– California (snippet California Dreaming)
– Angel Of Harlem,
– Stuck in a Moment,
– Every Breaking Wave
– Pride con intro di The Hands that Built America
– Bullet the Blue Sky (provata con un nuovo video di protesta contro Donald Trump)
– Where the Streets Have no Names (snippet Mother and Child)

 Al momento non si sa quanto durerà la performance di stasera, in teoria il termine della manifestazione è previsto per le ore 22 locali, quindi sembra che lo show durerà circa 1 ora e 30 minuti. Al momento non è prevista una diretta audio indiretta da parte di U2.com come per la performance all’iHeart Radio Festival di Las Vegas. Sicuramente poco prima dell’evento ci potrebbe essere la diretta indiretta con i vari canali (Mixlr o Periscope) da parte dei presenti al concerto, se ciò accadrà riporteremo le modalità di ascolto e visione della performance quanto prima.
Ecco invece alcune foto scattate durante il soundcheck:
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Vi ricordiamo che l’evento benefico si inserisce come parte finale di un master suddiviso in incontri e discussioni, il tutto organizzato dall’ente ‘Dreamforce‘ con il support della ‘Salesforce‘, uno dei maggiori sponsor del iNNOCENCE+eXPERIENCE Tour 2015.  (Maggiori informazioni in merito al Dreamforce 2016 Vedi News)

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