The Edge e Larry Mullen, uno sguardo a 360 ° sulla loro strumentazione.

Soundcheck, tecnici del suono all’opera: ecco l’interessante punto di vista dei tecnici sulla strumentazione capace di rendere indimenticabili due ore di musica.
Giants Stadium, qualche ora prima del concerto, tre musicisti provano, Dallas Schoo, Morgan e Sam Stuart O ‘Sullivan, (rispettivamente i tecnici di The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr), potrebbero diventare la cover band più famosa tanto il loro suono si avvicina a quello originale a firma U2.
Se a Edge spetta il compito di rendere magico quel suono, a Dallas Schoo , braccio destro di Edge dal 1986, spetta il compito di star dietro a 43 chitarre con tutto ciò che di tecnico comporta ( annotare ogni prestazione, riportare ogni cambiamento delle chitarre, registrare l’evoluzione degli effetti durante le prove, e ovviamente cambiare le corde alle chitarre).
Un altro aspetto innovativo di questo palco, l’ampio spazio a disposizione, ha regalato libertà di movimento a Edge, permettendogli di muoversi e sentirsi più vicino al pubblico, del resto ciò ha comportato qualche inconveniente, quello della gestione degli effetti quando Edge si allontanava dalla pedaliera, compito affidato a Dallas Schoo, insieme alla gestione delle chitarre (21 chitarre diverse circa per ogni show)
Uno degli strumenti più importanti secondo quanto dice Dallas è un amplificatore AC 30 del ’64: la base del suono di Edge in studio e live.

Dallas lo definisisce una sorta di Frankestein, per le varie modifiche che lui stesso ha apportato a questo strumento nel corso degli anni e che ad esempio nel Vertigo Tour ha causato loro anche qualche problema tecnico non indifferente, e pur sostituendolo non hanno avuto la resa del suono che desideravano; ciò ha provocato molta frustrazione in Edge, anche se il pubblico non si rendeva conto di nulla, loro sapevano che la resa non era quella che volevano.
Un’altro pezzo fondamentale della storia del suono di Edge, la Les Paul del 75.

Quella che Dallas mostra con orgoglio è in realtà una riproduzione perfetta dell’originale, con tanto di graffi e ammaccature, ricreata apposta da Gibson per il chitarrista, dopo che questi aveva mandato all’asta la sua chitarra (fondamentale per canzoni come ad es. New Years Day , Love comes to town) in favore di Music Rising, e recapitata prima di Natale da un corriere direttamente a Dallas Schoo ( Edge ha usato questa chitarra anche per No line on the Horizon).
E poi ancora la Stratocaster del ’73 di Where the streets have no name, Bad e I still haven’t found, la seconda più importante chitarra di Edge; la Epiphone Casino del ’64, la chitarra usata in Breathe e la Fernandes Sustainer usata nella versione rivisitata di Ultraviolet dell’ultimo tour, un ripescaggio molto voluto dallo stesso Dallas, che in fin dei conti non è solo un tecnico del suono che opera in tour, ma un vero e proprio assistente anche in studio, come lui stesso racconta, che più volte è stato chiamato a creare un effetto, un suono che desse vita e facesse decollare una canzone ( è il caso di Stand up, canzone che Lillywhite, Lanois e Eno volevano tagliare dall’album prima che Dallas e Edge ci lavorassero in studio creando un particolare effetto distorsivo).
Di seguito la lista della strumentazione di Edge (sotto e sopra il palco):
1. Furman Pro Rack Power (110V)
2. KORG SDD Digital Delay (VOX) (240V)
3. Korg SDD 3000 Digital Delay (240V)
4. Line 6 DM4 Pro(A) Custom made rack device
5. Line 6 DM4 Pro (B) Custom made rack device
6. TC 2290 Digital Delay (“A”) (240V )
7. TC 2290 Digital Delay “(B”) (240V)
8. Line 6 Pod Pro(110V) (A)
9. Line 6 Pod Pro (110V) (B)
10. Korg A3 Multi Effects (240V)
11. TC 2290 Digital Delay (C)
12. TC 2290 Digital Delay (D)
9b. KORG A3 Rack Multi Effects Unit (110V) (B)
13. Furman Pro Rack Power #2
14. Eventide H3000 Harmonizer
15. Lexicon PCM80 Digital Effects Processor
16. Lexicon PCM70 Digital Effects Pro
17. Custom Audio Elec AMS Interface
18. AMS SDMX Digital Delay (A)
19. AMS SDMX Digit Delay (B)
20. Custom Audio Elec Remote Wah
21. Custom Audio Elec Dual Stereo Mixer
22. Rocktron Bradshaw DVC Pedal VCA
23. Custom Audio Amp Selector
24.Custom Audio Patch Point (110V)
25. Skrydstrup MR9 Loop System (A)
26. Skrydstrup MR9 Loop System (B)
27. Skrydstrup MR9 Loop System (C)
28. Skyrdstrup System Interface
29. Electrix “Filter Factory”
30. Durham Electronics “SexDrive” Dist pedal
31. BOSS CS-3 Compressor Sustain pedal
32. DIGITECH “Synth Wah” Pedal
33. Death By Audio “HARMONIC TRANSFORMER” Dist Pedal
34. Death By Audio “FUZZ GUN”
35. Electro Harmonix ” POG” pedal
36. Line6 DM4 Distortion pedal
37. Death By Audio “Soundwave Breakdown”
38. Boss Noise Suppressor NS-2
39. Boss EQ GE-7 pedal
40. Skrydstrup “Bufferooster” pedal
41. Boss FET FA-1 Amplifier
42. Drive Breaker Distortion pedal

e ancora le pedaliere sopra e sotto il palco(Dallas)
Skrydstrup SC1 + SC1 Extensions + Extension Plus Controller + Dunlop Crybaby Rack Wah Controller, Digitech WH1 Whammy Pedal,
Peterson V-SAM Tuner
Skrydstrup SC1 + SC1 Extension+ Extension Plus

gli amplificatori:
1964 VOX AC30TB Grey Panel
1970’s VOX AC30TB Grey Panel
1972 VOX AC30TB Grey Panel
1957 Fender Tweed Deluxe
1958 Fender Tweed Deluxe
1959 Fender Tweed Deluxe
1956 Fender Harvard

e le chitarre del tour:
Gibson 2005 “Music Rising” Les Paul
Gibson 2006 “Music Rising” Les Paul
Gibson 1976 Natural Explorer
Gibson 1976 Natural Explorer (spare)
Epiphone 1962 Sunburst Casino
Epiphone 1964 Sunburst Casino w/Bigsby
Fernandes 2003 Native Sustain Guitar
Fernandes 2009 Retro Rocket Sustain Guitar
Fender 1975 Brown Custom Telecaster
Fender 1966 Cream Telecaster w/Maple Neck
Fender 1969 Cream Telecaster w/Maple Neck
Gretsch 1963 Chet Atkins Walnut Country Gentleman
Gretsch 1968 Chet Atkins Walnut Country Gentleman
Gretsch 2009 Chet Atkins Walnut Country Gentleman w/Piezo Fishman Acoustic System
Gretsch 1959 Sunburst 6101 Country Club
Gibson 1966 Cherry SG Les Paul Standard
Gibson 1965 Pelham Blue SG Les Paul Standard
Fender 1968 Tobacco Stratocaster w/Rosewood Neck
Fender 1973 Cream Stratocaster w/Maple Neck
Fender 1975 BlondeTelecaster w/Rosewood Neck
Fender 1974 Black Telecaster w/Maple Neck
Gibson 1973 Cream Les Paul Custom
Gibson 2008 Cream Replicated Les Paul
Fender 1973 Black Stratocaster w/Maple Neck
Fender 1976 Black Stratocaster w/Maple Neck
Fender 1974 Black Stratocaster w/Maple Neck
Rickenbacker 1966 Fireglo 330-12
Rickenbacker 1966 Fireglo 330-12(Spare)
Rickenbacker 1967 Maple Rickenbacker 330-12
Rickenbacker 1967 Maple Rickenbacker 330-12(Spare)
Rickenbacker 1968 Black 325
Gibson 2008 Sunburst SJ-200 Acoustic/Electric
Gibson 2006 Blonde “Pete Townshend” SJ-200 Acoustic/Electric
Gibson 2008 Blonde SJ-200 Acoustic/Electric
Gibson 2005 Sunburst J-45 Acoustic Electric
Martin 1972 Natural D12-28 Acoustic/Electric
Martin 2009 Natural D12-28 Acoustic/Electric
Epiphone 1966 Sunburst Texan Acoustic/Electric
Fender 1994 Arctic White Telecaster(Japanese)
Line 6 2005 Red/Black “Variax” Modelling Guitar
Gretsch 2009 Black G6136 Falcon w/Fishman Piezo Acoustic System
Fender 2009 Sunburst American Vintage ’52 Telecaster w/Piezo Acoustic System
MOOG 2009 MG-001 Tobacco Sunburst Sustain Guitar

Fonte: MusicRadar.com

Per quanto riguarda Larry Mullen, è Sam O’Sullivan il tecnico del batterista dai tempi di The Joshua Tree a illustrare la strumentazione, la cosiddetta PHX, The Phoenix, la Fenice, un kit Yamaha, un ibrido di legni diversi, acero, frassino, Kapur, jatoba, provenienti da diversi paesi, il cui suono è assolutamente fenomenale.Un kit disegnato appositamente per Larry, inusuale per quanto riguarda la disposizione e costruito in un legno volutamente pesante.

Nel corso degli anni Sam e Larry hanno apportato molte modifiche al suono, lavorando su kit diversi e sperimentando molto sui “piatti”.

Anche i rullanti sono stati variati e attualmente il kit in uso è un Ludwig Black Beauty. La difficoltà nella resa del suono per quanto riguarda la batteria sta nel fatto che suonando in uno stadio costruito per giocare a football o a basket il suono può non decollare. Per quanto riguarda le bacchette (del tipo 5As) Sam spiega come nonostante possa sembrare che Larry “picchi duro” non accade quasi mai che esse si rompano. In questo 360° tour la batteria è stata giustamente posizionata al centro del palco, gli spettatori hanno imparato a cogliere quel momento in cui entra Sam, si abbassa, proprio dietro la postazione di Larry, tocca ai quattro salire sul palco e suonare, ma tanto lavoro, impegno, passione anche sotto e dietro loro quattro.

Fonte: Musicaradar.com

Lascia un commento