The Joshua Tree Tour Experience: Modena 1987 by Max e Fabio

Eccoci di nuovo qui per per proseguire il percorso della Joshua Tree Tour Experience. Oggi vi presentiamo i racconti di Max e di Fabio, altre due persone presenti ai concerti di Modena 1987 che hanno voluto condividere la loro “experience” con tutti noi appassionati degli U2.

Un grazie a loro e a tutti quelli che vorranno parecipare a questa iniziativa scavando nella memoria e condividendo parole, emozioni, foto, vecchi articoli di giornale o biglietti di quei concerti del Joshua Tree Tour. Per farlo potete scriverci all’indirizzo email joshuatree@u2place.org e parteciapare alle discussioni sul nostro forum:
JT Live Experience – U2place.com Forum.

Grazie a Renato e Maxevivi abbiamo pubblicato una piccola gallery di foto di Modena 87 ed alcuni articoli di giornale dell’epoca che potete trovare qui di seguito. Potete contribuire a far crescere queste raccolte in qualsiasi momento scrivendoci via email all’indirizzo sopra indicato!

MODENA 1987 – Rassegna Stampa – U2place.com

CANTATE ! …LA GENTE IRLANDESE E QUELLA ITALIANA.. HA LO SPIRITO VICINO (Maxevivi)

E’ Sabato mattina presto ed a fatica ci siamo ripresi dalla “sbornia” musicale del concerto romano. Con il gruppo di compagni di liceo (e di viaggio) abbiamo letto le critiche positive su tutte le pagine dei giornali e, dopo essere partiti alla volta di Modena, le confrontiamo tra di noi sul treno con le sensazioni provate in prima persona al Flaminio. Troviamo titoli sensazionalistici e addirittura copertine di magazine dalle dubbie competenze musicali (tipo..Ciao 2001) dedicate ai nostri quattro. Senza internet, ovviamente, non sappiamo che il concerto modenese della sera prima è stato superlativo ed arriviamo allo Stadio Braglia nel primo pomeriggio pieni di speranza e certi di rivivere le fantastiche emozioni della serata romana. Incontriamo alla stazione alcuni ragazzi di Bologna, presenti anche la sera precedente, che ci raccontano del bellissimo concerto e della sorpresa MAGGIE’S FARM, del ragazzo tirato da Bono sul palco a suonare la chitarra in PEOPLE GET READY, di GLORIA e della voce di Bono che ha retto per tutto il concerto… noi ricambiamo tutti “gasati” con bandierone a mantello raccontando le emozioni vissute a Roma nella opening night del tour.
Entriamo e siamo nuovamente a centro prato, seduti abbastanza larghi anche perché è presto e lo stadio Braglia è molto piu’ piccolo del Flaminio ed in proporzione siamo di meno, addirittura si scorgono dietro al palco gli alberi del viale fuori dello stadio. Come tutti i concerti di quel periodo il posto è “unico” quindi la gente si sistema sia sul prato che sugli spalti a piacimento, se non ricordo male il biglietto costava circa 22.000 lire, non erano ancora arrivati i tempi di Ticketone/Live Nation con prezzi esorbitanti per giustificare i posti numerati…….altri tempi !! Riusciamo anche a schiacciare un pisolino prima che i gruppi di supporto comincino a suonare (a volume piu’ basso rispetto a Roma… forse spaventati dalle polemiche) e a scaldare la folla che peraltro è già in fibrillazione e non aspetta altro che l’arrivo degli U2.

Si fa buio, parte il nastro di Stand By Me, intro per l’inizio del concerto: sopraggiungono le note di tastiera e le ombre di Edge,Adam e Larry…..arriva Bono..boato della folla e parte STREETS, cominciamo ad ondeggiare pericolosamente..tutti spingono….ed avanziamo verso il palco per inerzia !! Segue FOLLOW con tutti a saltare e poi lo stadio si trasforma in una chiesa di Harlem..”This is a gospel song..” e lo stadio canta in coro I’STILL HAVEN’T FOUND : è impressionante come tutto il pubblico conosca a memoria le parole delle canzoni nonostante la difficoltà nel 1987 a reperirne i testi , i gruppi raramente li mettevano sulle copertine e, senza internet, ti compravi o al massimo ti fotocopiavi i classici libri della Arcana Editrice con i testi e traduzioni a fronte. Il concerto prosegue con MLK e THE UNFORGETTABLE FIRE, poi il rock duro e ruvido di BULLET..anche stasera Outside It’s America..tonight is Modena ! Ci “rilassiamo” con la struggente e bellissima RUNNING TO STAND STILL in attesa del primo regalo di Bono & Co. : A SORT OF HOMECOMING….i ricordi e la mente ritornano velocemente alla fredda serata milanese di due anni prima quando vidi “la luce”.. Oh oh oh…On Borderland we run ..fantastica, una vera “chicca”, riproposta pochissime volte durante il proseguo del tour. Con grande sorpresa di tutti parte in acustico la chitarra di The Edge per la magnifica slow version di SUNDAY BLOODY SUNDAY, stile Amnesty Tour 86, con Bono che letteralmente non riesce a cantare le prime strofe sovrastato dalla voce del pubblico !! Segue come al solito una intensissima versione di EXIT con finale di Bono all’armonica (con scarsi risultati..) seguita da IN GOD’S COUNTRY che ci vede saltellare su tutta la canzone.

Ritorna la beatlesiana HELP , sempre in versione Amnesty Tour 86 , con Bono vocalmente piu’ sicuro ed il pubblico che non conosce le parole (vergogna…) “contagiando” clamorosamente anche Bono che indugia sulla seconda strofa prima di rammentarne i versi. Arriva la nostra preferita ,BAD, cantata in coro dall’inizio alla fine (manco fossimo a vedere Baglioni..)..stanchi ma “completamente svegli” – I’m Wide Awake ! e poi l’accoppiata OCTOBER – NEW YEAR’S DAY epiche canzoni del secondo e terzo album della band.

Si ricomincia a saltare su PRIDE con Bono che ci esorta a cantare….perchè “ la gente irlandese e quella italiana..ha lo spirito vicino” ! E’ ora di festeggiare.. PARTY GIRL con The Edge presentato come “Eric Clapton” ed il gran finale con WITH OR WITHOUT YOU e, nonostante la richiesta a gran voce di ulteriori brani,dopo un “arrivederci” da parte di Bono, il Salmo 40 a concludere. Parte l’outro IS THAT ALL con annessa bordata di fischi ed ovviamente coro ad libitum How Long To Sing This Song…..fino in stazione.

Sfiniti usciamo e con un panino in bocca raggiungiamo la stazione in attesa del primo treno mattutino per il ritorno, avendo un po’ di ore arretrate di sonno mancato (dormire per terra in stazione non è molto comodo) ci appisoliamo nello scompartimento diretto a Torino. Dopo una decina di giorni, durante le “bigiate” delle ultime ore dell’anno scolastico, facciamo la quotidiana capatina al mitico negozio di dischi torinese Rock & Folk trovando con grande gioia il nuovo arrivo dei bootleg in vinile delle tre serate : NATIVE SON, PORTFOLIO e A SORT OF HOMECOMING.

Ascoltando anche le registrazioni possiamo fare un piccolo consuntivo “a freddo” sul ritorno della band in territorio italiano: per vari motivi ho assistito alle due serate piu’ sottotono rispetto a quella decisamente un paio di spanne sopra le altre di Venerdi’ 29. La prima data a Roma funestata dai problemi alla voce di Bono e l’ultima a Modena, con la band appagata dalla risposta del pubblico e conscia di aver vinto la “scommessa” stadi, risolta a livello tecnico con una serata che è andata a buon fine per inerzia ! Purtroppo sarà l’ultima volta che ho visto la band in versione genuina con palco essenziale, poche luci e tantissimo Rock.. un fuoco ed una passione indimenticabile ! Purtroppo, causa servizio militare, non sono potuto andare a Parigi nel Dicembre 1989 per il Love Town Tour ( già…il mio piu’ grande rammarico uduico); in seguito ci sarà la rivoluzione berlinese, i megapalchi, gli effetti speciali e lo Zoo Tv….avremo davanti altri amici, altri viaggi e altre città……per cantare.

Max (Maxevivi)

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GLI U2 ED IO NEL 1987: ESAME SUPERATO! (Fabio)

Avere 17 anni, non aver mai visto un concerto e il primo che vedrò sarà quello degli U2 mi aveva mandato fuori di testa. Problema numero 1: reperire il biglietto. Problema numero 2.: come andare a Modena. Problema numero 3.: dirlo ai genitori.

La fortuna mi assiste: una radio locale di Monfalcone (paese vicino a dove abito io) organizza biglietto + trasporto!!! Evvai!! Dirlo ai miei: ci parlo, gli dico che vado assieme ad amici (Leo, Berto etc…) e l’ok arriva subito!!! Perfetto! Vado a prendere il biglietto e …che bello che è…altro che i biglietti anonimi di oggi tipo Ticketone…che belli che erano, custodirli anche dopo il concerto era d’obbligo!! Ma la sfiga ci vede sempre bene e si rifà viva: frequento l’ITIS di Gorizia e sabato 30 Maggio c’è il compito di recupero di meccanica. L’ultima possibilità per non prendere l’esame a settembre! Che fare?? Non ho mezza esitazione: fanculo (si può scrivere) il compito, prima di tutto gli U2 poi si vedrà. Infatti non mi presento, rimandato a settembre in meccanica e via. Esame fatto senza problemi e via verso il diploma.

Arriva la mattina del 30 maggio: indosso una maglietta grigia con scritta U2 davanti e foto dietro con fuseaux corti color rosa shocking!! Pazzesco!! (da quel giorno fino a oggi quella è stata, è e sarà la mia DIVISA per ogni concerto degli U2!!!) Gli amici mi prendono per il culo ma a me non importa…ogni concerto…quella maglietta e quei fuseaux! …e son passati 25 anni! Appuntamento in piazza a Monfalcone la mattina presto per partire ma ….la corriera non arriva! A quei tempi i cellulari erano roba da Spazio 1999…passano le ore e non arriva. In compenso arriva la disperazione. Diverse persone prendono l’auto e vanno con i loro mezzi. Noi, 17enni, no. Ma…MIRACOLO!!! Verso le 12:00 arriva con un infinito ritardo la corriera e si parte. E arriviamo a Modena. Cancelli aperti e la gente dentro. Troviamo una sistemazione laterale (sul prato) verso destra (davanti ad Adam per intendersi).

La prima cosa che mi crea uno shock è il volume della musica e ricordo come se fosse adesso che il suono del basso lo sentivo vibrare nei polmoni, fino in gola. Che emozione. I gruppi di supporto non sono male ma come tutti quanti aspettavamo loro e , se non ricordo male, il loro ingresso era previsto 15 minuti prima del tramonto. Ormai ci siamo. Manca poco più di mezzora al loro ingresso. Ricordo che prima che entrassero c’era la canzone “Stand by me”. Ne sono sicuro. Ma…attenzione! Essendo di lato vedo che appoggiato ai tubi del palco c’è….Larry in attesa con le mani dietro la schiena e piede piegato appoggiato ai tubi. Vado fuori di testa. Incomincio a gridare il suo nome, la gente attorno a me mi sente e si accorge di lui. Andiamo tutti fuori di testa. Urliamo LARRY a tutta voce!!! Inizia l’organo di Streets e …. e…. no. Non posso descrivere cosa è successo. Impossibile. Forse era qualcosa di più di un semplice DELIRIO. Ho saltato, SALTATO per ore (tutti saltavamo) e cantavamo a squarciagola (la mia voce si è rifatta viva la settimana successiva..). Gloria, Pride, Sunday….Bad. Lì ho pianto. Su Bad sono crollato. L’emozione era troppa , insostenibile. Eravamo tutti con le lacrime. …Arriva 40….la nostra voce è sparita. Non c’è proprio. Ma nonostante ciò cantiamo (o crediamo di cantare visto che la voce era uguale a zero). Salutano, vanno via e la gente a cantare il ritornello avanti ..avanti…avanti…non si smetteva più.

E’ ora di andare via, tornare a casa. Felicità a mille e grande dispiacere che tutto sia finito. Ma nel cuore Modena è una città che per me ha significato l’esperienza di un 17enne che vede per la prima volta un concerto via da casa, con gli amici, vede gli U2 ! Oggi a 42 anni conservo un ricordo vivo, indelebile. Unico. Come l’esame a settembre…

Fabio (Tamafabio)

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