U2JtTour 2017, Washington, setlist e foto del concerto

 

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E’ da poco terminato il concerto del Joshua Tree Tour a Washington DC, ecco le canzoni suonate

Sunday Bloody Sunday
New Year’s Day
Bad / America (snippet)
Pride (In The Name Of Love)
Where The Streets Have No Name
I Still Haven’t Found What I’m Looking For
With Or Without You
Bullet The Blue Sky / Black Dog (snippet) / America (West Side Story) (snippet)
Running To Stand Still
Red Hill Mining Town
In God’s Country
Trip Through Your Wires
One Tree Hill
Exit / Wise Blood (snippet) / Eeny Meeny Miny Moe (snippet)
Mothers Of The Disappeared

encore(s):
Miss Sarajevo / The New Colossus (snippet)
Beautiful Day / America (Prince song) (snippet)
Elevation
Ultra Violet (Light My Way)
One / Hear Us Coming (snippet)
Vertigo

Il riassunto della serata

Oggi gli U2 si sono esibiti a Washington DC, alla Landover Arena (che in realtà si trova nel Maryland). E’ stata la quarta volta per gli U2 in quest’area dopo il College Park del 25 aprile 1983 e due volte alla Landover Area (l’8 aprile 1985 e il 29 settembre 2009). Gli altri due concerti in Maryland sono stati a Baltimora.

Durante il soundcheck giornaliero i tecnici hanno provato versioni strumentali di New Year’s Day, Streets e Mysterious Ways.

All’inizio di Bad Bono ha parlato brevemente del recente scontro a fuoco ad Alexandria, in Virginia e ha espresso gratitudine al membro del congresso Steve Scalise. Bono ha dedicato I Still Haven’t Found al cardinale Theodore McCarrick di Washington e One Tree Hill a Emma Oxford, vedova di Michael Elliot, ex CEO della One Campaign scomparso a luglio scorso.

Ultra Violet è tornata in scaletta al posto di Mysterious Ways. E i brani durante l’encore sono cambiati di ordine. Beautiful Day è stata suonata dopo Miss Sarajevo con un nuovo video intro per il World Refugee Day con Kennedy e Regan. Ci sono state alcune difficoltà tecniche all’inizio di One.

Lo show è terminato in modo strano, Bono ha portato uno spettatore sul palco alla fine di Vertigo e per un attimo è sembrato che la band volesse suonare un’altra canzone (portando così a 22 i brani). In realtà alla fine non è successo niente e il concerto è terminato con un ultimo assolo di Larry alla batteria.

I racconti durante la giornata.

Un giorno si, un giorno no, un giorno si, un giorno no e stanotte è il giorno SI!
Gli U2 sul palco dal Fedex Field di Washington, sold out e serata con aspettative, in una delle città dove la storia è longeva ed è datata secondo concerto nella storia di Washington, 7 dicembre 1980, ne abbiamo parlato in modo approfondito nell’articolo U2 Live dal Bayou di Washington DC, da cui estraiamo:

Siamo nel 1980, il 20 ottobre è uscito il primo album BOY, e dopo parecchie esibizioni di grande successo in Irlanda e UK, gli U2 decidono di volare negli USA per gettare i semi nel mercato discografico più grande del mondo. La struttura organizzativa della band per farsi conoscere nella patria del rock&roll viene studiata da Frank Barsalona che fissa un mini tour nella East Coast, per iniziare un rapporto con i primi fan americani, sfruttando il sudore e la rabbia emozionale che scaturivano dai primi concerti in UK e che sarebbero stati la medicina anche negli States.
Suonarono il primo live negli States il 6 Dicembre al Ritz di New York e tra persone che andavano e venivano con il drink e che di sfuggita lanciavano sguardi verso lo stage, Barsalona si accorse di aver scritturato dei vincenti, quando alla fine il critico pubblico newyorkese applaudì la band.
Il giorno dopo, il 7 Dicembre, suonarono con gli Slickee Boys al Bayou Club, a Washington DC: di fronte avevano 200 spettatori.

La scaletta fu la seguente: 11 O’Clock tick tock, An Cat Dubh, Into the heart, Another Time Another Place, The Cry, The Electric Co.. Things to make and Do, Twilight, I will follow, 11 O’clock tick tock (bis), Out of control


Il Bayou (1977)
Assolutamente fantastica la recensione di Harry Sumrall al Washington Post, del secondo live in città, nel marzo del 1981:
Adesso dimenticatevi gli altri. Ricordatevi degli U2. La band di Dublino si è esibita ieri sera al Bayou e l’immagine della new wave che ha questa città potrebbe non essere più la stessa. Travolgendo i il pubblico con assoli di chitarra brucianti e nervosi e con una voce resa echeggiante da effetti elettronici, gli U2 hanno aggiunto alla loro perfornance un senso di raffinatezza dui cui si è sentita la mancanza nel rock da un po’ di tempo. Hanno smussato gli angoli ruvidi del punk senza per questo dover rinunciare alla loro potenza ed esuberanza. Armonie cool, tocchi di una dinamica sottile e melodie intricate e quasi dissonanti combinate insieme per produrre un sound allo stesso tempo illuminante ed emozionante. “Stories for Boys” è un tour de force compositivo, con incalzanti corde in chiave minore ed un testo suggestivo in contrasto con un ritmo martellante ed una linea di basso pulsante.
Forza Fan! Stanotte oltre ai Lumineers, torna anche il Joshua Tree Tour, alle ore 3.00 circa, se vuoi potrai seguire la diretta in compagnia di U2place, altrimenti di prima mattina aggiorneremo articolo con setlist e foto della serata

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