U2JtTour2017, Louisville, setlist, foto e nostro racconto del concerto

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Louisville, Papa John’s Cardinal Stadium – foto di Melissa Chipman

SETLIST AGGIORNAMENTO IN DIRETTA:

01. Sunday Bloody Sunday
02. New Year’s Day
03. Bad
04. Pride
05. Where The Streets Have No Name
06. I Still Haven’t Found What I’m Looking For
07. With Or Without You
08. Bullet The Blue Sky
09. Running To Stand Still
10. Red Hill Mining Town
11. In God’s Country
12. Trip Through Your Wires
13. One Tree Hill
14. Exit
15. Mothers Of The Disappeared
encore(s)
16. Miss Sarajevo
17. Ultraviolet
18. One
19. Beautiful Day
20. Elevation
21. Vertigo

 

Ore 3.02, band sul palco per l’inizio del concerto, tutto buio, stage B. Sunday Bloody Sunday. Rompe gli indugi e l’urlo di Paul lancia la tastiera di Edge, New Year’s Day risuona. All Is Quite on New Year’s Day, ma anche qui da noi, a queste ore è tutto molto calmo. Quell’urlo Under A Blood Red Sky, accompagnato dai suoni acidi di Edge, è sempre evocativo ed ogni volta che sentiamo il ritornello, ci tornano in mente vecchi momenti.
E’ un pezzo veramente uduico nel midollo, l’esaltazione delle fondamenta della nostra anima uduica.

Oggi siamo sull’onda nostalgica, arriva anche un altro grande pilastro di quelle fondamenta, stavolta tocca a Bad, siamo nella nostra quotidianità. Questo inizio di setlist è una raffica, è Pride ad inserirsi poderosa in cuffia.
One boy washed up on an empty beach, one boy never to be kissed.

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tweet di Dr CCBM

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Il pezzo si spegne sui cori della venue, la band si ferma ed iniziano i brividi dell’intro di Where The Streets Have No Name, l’inizio di quel travolgente viaggio che abbiamo intrapreso trent’anni fa e che continua e continua infinito. Proprio oggi sono usciti i dati di vendita delle charts mondiali, il nostro Joshua è ancora in classifica, 62mila pezzi venduti, nono posto in classifica, non male per un album che attraversa due generazioni di fan.
Accendini e smartphone accesi per un momento molto suggestivo che i presenti regalano. Streets intro lunga e finale lunghissimo, dolcemente deciso da Edge e ovazione dai presenti. Siamo e saremo sempre orgogliosi di questo pezzo.

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foto di Scott Hayes, durante With Or Without You, viene invitata sul palco una fan, per la prima volta in questo tour.

I Still Haven’t Found What I’m Looking For, band in palla ma ci sembra di sentire in particolare Edge, ma questo è il suo album. Si continua nella raffica con With Or Without You, hit di tutto l’anno di grazia 1987.
Bullet, fortissimamente Bullet The Blue Sky, anche Black Dog dei Led Zeppelin snippet a sorpresa. Grandiosi U2, la sinfonia è al massimo, stato di ipnosi quasi collettiva.

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FANTASTICO! Scendiamo su questa terra e ci coccoliamo tra le note di Running To Stand Still, i see seven towers but i only see one way out. L’armonica di Paul ci accompagna fino alla fine della canzone quando i nostri menestrelli aggiungono alla mitragliata, la numero 6 di Joshua, al secolo Red Hill Mining Town e la numero 7, In God’s Country.
Trip Through Your Wires, 
a seguire, come da leggendario manuale.

Il prossimo pezzo è dedicato a Greg Carrol, come tutto Joshua Tree, è il momento di One Tree Hill, uno dei momenti più belli del concerto, solito grandioso Edge accompagnato da un ritmato Larry e dal solito diesel Adam.
Signori pezzi di sound U2 come se piovesse, la nostra anima di fan.

Exit verso il finale del disco, favolosa ed imperatrice, qui impazziamo per Larry.
Il Joshua Time volge al termine sulle note evocative di Mothers Of The Disappeared, quindi segue una pausa di circa 2 minuti.

Ore 4.26, band nuovamente sul palco, è il momento di Miss Sarajevo, delicata e struggente, con quelle immagini sullo schermo. Quando irrompe Lucianone Pavarotti, il nostro orgoglio italico è ai massimi livelli:
Dici che il fiume
Trova la via al mare
E come il fiume
Giungerai a me
Oltre i confini
E le terre assetate
Dici che come il fiume
Come il fiume…
L’amore giungerà
L’amore…
E non so più pregare
E nell’amore non so più sperare
E quell’amore non so più aspettare

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Ultraviolet, prima strofa cantata identica da Paul. Dedicata a tutte le donne come sempre, ma in particolare a Jo Cox, ad un anno dal suo assassinio

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tweet Perlees_Betsy

Tocca a One e subito dopo a Beautiful Day, Bono invoca la beautiful night. Pubblico scatenato, che viene allietato da Elevation, the goal is soul.
Ore 4.57, di botto, nemmeno un secondo di pausa e si va su some spanish lesson e uno, dos, tres, catorze Vertigo! Sullo schermo la grafica di Vertigo Bis, 2005.

Termina così il concerto di Louisville, il secondo in tutta la storia degli U2 in città. Il precedente era di marzo 1982, October Tour.
E’ sabato mattina, U2place augura un buonissimo week end a tutti i fan, Roma – 28gg!

 

Prima del concerto:
16 giugno: è il giorno del compleanno di Paul McGuinness, classe 1951.
Nel 2009 lo stesso giorno, gli U2 sbarcano a Barcellona e per due settimane provano i pezzi che li avrebbero caratterizzati in giro per il mondo, nel lunghissimo e gigantesto 360Tour.
Otto anni dopo siamo invece nell’attesa del quattordicesimo concerto del Joshua Tree Tour, celebrativo dell’infinito album che quest’anno compie trent’anni.
Tutto pronto al Papa John’s Cardinal Stadium ed anche noi di U2place ci accodiamo alla lunga lista di fan che avranno voglia di sentire in diretta il concerto.
E’ un venerdì sera estivo. Uscite, divertitevi ma attrezzatevi di un paio di birrette fresche, l’appuntamento è alle tre di questa notte. Vi aggiorneremo con i link audio per ascoltare interamente il concerto.

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