Bono celebra i 70 anni di Bob Dylan

Il 24 maggio prossimo Bob Dylan compirà 70 anni. Bono per l’occasione ha ricordato come Dylan abbia segnato con le sue canzoni i vari momenti della sua vita: a 16 anni ascoltava Dylan come una voce che gli sussurava all’orecchio l’idea che il mondo potesse essere un posto migliore ; a 21 anni si ritrovava davanti all’incertezza della Fede (Every grain of Sand); arrivato al matrimonio Dylan instillò in lui il dubbio nella sceltra tra amore e infedeltà; e poi ancora, l’arrivo del primo figlio e Dylan era li (What am I good?); negli anni ’90 fu un appiglio nei momenti difficili (Time out of mind); e ancora l’11 settembre 2001, le Torri gemelle, Dylan era sempre lì a offrirgli un conforto(Love and Theft); ora passati i 50 anni, Bono dichiara di essersi reso conto che la realtà è spesso crudele (The times they are changing) ma bisogna lottare per non rimanerne travolti.
In short, all my life, Bob dylan has been there for me” (in tutta la mia vita Bob Dylan è stato presente al mio fianco).
Bono riconosce anche l’importanza politica e sociale di Bob Dylan in un periodo di fermenti, con idee che andarono a influenzare vari generi negli anni successivi. In questo senso Bono definisce il menestrello del rock un profeta che parla al cuore, ma che con una canzone come “Like a Rolling stone” è stato capace di tramutare il vino in aceto, mettendo a nudo le ipocrisie della società e dei suoi vuoti valori.

Il primo incontro tra Bono e Bob Dylan avviene a Los Angeles  durante il Joshua Tree tour degli U2, insieme scrivono una canzone, “Prisoner of Love” poi diventata “Love rescue me“; nella versione originale Dylan canta come voce principale, Bono definisce quell’interpretazione “stupefacente” , ma proprio Dylan poi li prega di non usare questa versione.

In the cold mirror of a glass
I see my reflection pass
See the dark shades of what I used to be

Numerose le cover che gli U2 hanno fatto delle canzoni di Dylan, tra queste ricordiamo le più note:
All along the Watchtower
Maggie’s Farm
Knockin on Heaven’s door
The times they are changing
I shall be released
Blowin’ in the Wind
Chimes of freedom
Leopard-Skin Pill-Box Hat

Il legame che Bono sente nei confronti di Bob è costellato di altri anneddoti: nel 2000 ad esempio Bono organizza a Dublino, dopo un concerto degli U2, un party in onore di quello che considera un suo maestro, ma Dylan non si presenta a voler rimarcare quella che considera quasi un offesa, Bono ha parlato con un giornalista di un loro incontro privato.

Nel corso degli anni Bono ha stilato anche una simpatica classifica dei motivi per cui si deve amare Bob Dylan, tra questi da citare:

-ha portato per primo i cappucci

-ha mischiato Dio e le donne

-conosce più di tre accordi e la verità

fonti: RollingStone.com/aarp.org /maggiesfarm.it

 

(grazie a tutto lo staff e in particolare a TwoEdges!)

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