Adam Clayton intervistato al Tommy Tiernan Show sulla rete RTE One

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In una recente intervista andata in onda sulla rete RTE ONE durante lo show “The Tommy TiernanAdam Clayton racconta i suoi problemi con l’alcool e la droga e di come è riuscito a venirne fuori.
Traduzione da independent.ie

Adam Clayton ha parlato di come diventare famosi abbia stravolto la vita e della sua battaglia con la dipendenza da alcool. Il bassista degli U2 ha rivelato che il grande successo della band in tutta l’Irlanda e gli Stati Uniti quando avevano poco più di vent’anni ha messo a dura prova la sua salute mentale. Parlando con Tommy Tiernan nel talk show del sabato sera del comico, Adam (59 anni) ha rivelato di aver frequentato il collegio da adolescente e di averlo “odiato”. Quando ha incontrato Bono, The Edge e Larry Mullen al Mount Temple Comprehensive di Dublino, tuttavia, ha detto che “sentiva la musica poteva essere la nostra cosa” e ha deciso puntare tutta la sua vita per avere successo negli Stati Uniti.
Il successo è mi ha dato alla testa“, ha detto. “Se ottieni tutto quello che il tuo cuore desidera – in realtà stavamo facendo dischi da quando avevamo 20 anni, e da quando avevamo 25 e 26 anni potevamo pagare l’affitto senza problemi, possedevamo macchine, potevamo viaggiare e quando The Joshua Tree è arrivato abbiamo potuto comprare una casa – chiunque abbia avuto successo e fama in quel modo e in quegli anni poi ci vuole molto tempo per riprendersi, e questo può sembrare come una lamentela ma è proprio quello che succede“.

Parlando dello stravolgimento della vita che quel tipo di fama provoca, ha aggiunto: “Perdi la tua percezione di te stesso, perdi il senso della realtà. Ero piuttosto infelice quindi ho cominciato a bere e mi sono drogato e mi sono ritrovato sui tabloid scandalistici in modo imbarazzante, e si sono imbarazzati tutti quelli che conoscevo… e mi sono imbarazzato di me stesso, sai che ci passi e ne impari a conviverci “. Adam ha rivelato che sebbene fosse l’alcool il suo problema principale, doveva ancora “lavorare molto duramente per rimanere sano mentalmente, ed essendo spesso “on the road”, il mio pensiero può portarmi in luoghi pericolosi, il mio pensiero non è sempre affidabile“, anche se dice che è bello avere come compagni di band persone che lo “controllano”.
Ci controlliamo a vicenda“, ha aggiunto.

Le ragioni per le quali la dipendenza si manifesta sono molteplici, ha detto, aggiungendo, “in parte è la tua famiglia di origine, ciò che accade nella tua famiglia di origine, se siete stati accuditi o altro, e in parte è se avete avuto un trauma infantile e quel trauma non deve necessariamente essere perdere un membro della famiglia o altro. Può essere tante cose diverse e forse la separazione dai genitori può essere uno di quello, quindi penso che una volta che hai nel tuo DNA questo disagio è difficile. Ti senti irrequieto, ti senti in dubbio, ti senti irritabile e non sai cosa credere. Una volta che hai questo sentimento è davvero difficile annullarlo e penso che sia quello con il quale mi sono presentato al mondo.”

Adam ha rivelato che il momento più felice della sua vita sono le sue due ore sul palco con gli U2 quando è completamente concentrato sulla musica e sa esattamente cosa sta facendo. Ha anche parlato di un incidente in Australia quando la band è stata in tournée nel 1993, che è diventata una svolta nel suo viaggio. All’epoca non stava bevendo ma, alla vigilia di una registrazione dello show di Zoo TV, aveva due bicchieri di vino e non ricordava cosa fosse successo dopo. “So che circa tre giorni dopo mi sono svegliato e non mi sono presentato per un concerto, in uno stadio, che è stato filmato, un sacco di soldi messi a rischio“, ha detto. “Avevo deluso i ragazzi, i tre ragazzi che mi erano stati vicini dall’età di 16 o 17 anni. Voglio dire, sono sicuro che sarebbe stato inimmaginabile per loro quello che sarebbe potuto accadere. Ho deluso il pubblico, ho deluso lo staff che girava con noi. Se mai c’è stato un momento dove ho capito è stato quello, mi sono come svegliato e ho realizzato di avere un problema più grande di me e di aver bisogno di aiuto.

Adam ha infine aggiunto “mi sono assunto la responsabilità dei miei problemi, ma non è stato semplice. E’ stata una lotta, ma sono davvero felice di aver lottato. Sono davvero contento di aver vinto la mia lotta personale. Sono davvero felice di essere qui, sono in grado di parlartene, perché l’alternativa sarebbe stata molto peggio“.

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