U22: Moments of Rejoice

Ci sono stati molti ‘momenti’ per gioire in questo 360° Tour, catturati e pronti a esplodere ad ogni ascolto di U22, con l’energia di 3 anni di tour in giro per il mondo, con un gioco di sinergie tra la band e i 7 milioni di spettatori presenti ai 110 concerti.
Un concentrato di 22 canzoni, scelte dai fans, il concerto perfetto, o quasi, un concerto on demand.
Esprimere una preferenza o anche solo scegliere una canzone immancabile tra queste è cosa difficile, più semplice forse indicare le canzoni di cui si sente la mancanza in questa compilation, prima fra tutte Breathe, il respiro di Larry che apriva con il suo solo di batteria tutti i concerti del 2009.
360° Tour, ancora oggi, ancora di più con questa raccolta rende onore al suo stesso nome, una visione e un’immersione a 360°, del pubblico nella musica, della band in mezzo al pubblico, e ora una raccolta di vari momenti in giro per il mondo, capaci di catapultarci in quel preciso istante, in quel punto geografico in cui il Claw si stagliava verso il cielo.
Per chiunque abbia assistito a una o più date del 360° Tour ogni canzone richiamerà un’emozione, una data, un luogo.

Even better than the real thing: la sorpresa di una nuova opener nel 2011
The Fly: From the sky down, il teatro di Winnipeg, le prove per Glastonbury
I still haven’t found what I’m looking for: la purezza della tromba di Masukela
One Tree Hill: suonata raramente durante il Tour ma come dice Adam, una canzone che colpisce sempre dritta al cuore
Bad: Roma, la coreografia di U2place, la chiusura della Leg Europea del 2010, l’orgoglio di dire “Io c’ero
Zooropa: gli schermi che scendono sui 4 componenti della band, lo stupore e lo smarrimento del pubblico
Walk on: le maschere di Aung San Suu Kyi, Scarlet che prende il posto di MLK nel 2010
Ultraviolet (Light my way): il microfono e Bono con la sua giacca luminosa a diffondere lampi di luci e musica
Moment of Surrender: a ricordarci ogni notte che dopo la ‘resa‘ avremmo seguito ancora un altro concerto, “arrivederci” sembrava dire la giacca di Bono salendo verso l’alto.

E poi le canzoni che hanno un posto speciale nel cuore di ogni fan, Until the end of the world, Where the streets have no name, Out of control.
Questi sono i miei personali ‘momenti‘ del 360° Tour, i miei highlights di U22, a prescindere dall’essere stata presente fisicamente durante l’esecuzione.
Ogni fans saprà ritrovare i propri, in un gioco di specchi in cui la musica riflette le emozioni a 360°.
Dopo averci sorpreso con un Tour campione di record, gli U2 hanno saputo sorprenderci positivamente con un regalo che mi ricorda nella forma il mio primo LP (Rattle and Hum) ma pieno di colori, ricordi, foto, commenti, della band e dei fans.
Non puoi ripeterti. Non puoi fare affidamento sulle cose che sono già state fatte da qualcun altro. Bisogna esplorare nuovi territoriEdge
Li aspetteremo in questi territori pronti a farci stupire ancora.

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