Come saprete ha fatto molto discutere l’articolo apparso sull’Irish Times qualche giorno fa dove si scriveva che Steve Lillywhite avesse definito l’ultimo album degli U2, No Line On The Horizon, un insusccesso…un fallimento.
Come riportato nella nostra news (LINK) il produttore aveva subito detto di essere stato frainteso e che l’articolo riportava cose che lui non aveva detto.
Ebbene distanza di qualche giorno ecco che su Hot Press, famoso sito e magazine musicale irlandese, viene pubblicato un articolo dove Lillywhite spiega in modo chiaro il significato della sua intervista col giornalista dell’Irish Times. Vi proponiamo la traduzione completa dell’articolo:
Steve Lillywhite chiede all’Irish Times di ritrattare
Hot Press, 05 Ottobre 2010
Il produttore degli U2 Steve Lillywhite ha accusato l’Irish Times di aver non riportato correttamente le sue dichiarazioni in un articolo pubblicato come presentazione della sua apparizione al The Music Show
L’articolo era intitolato “Il produttore ammette che l’ultimo album degli U2 è stato un fallimento” ma l’uomo che ha prodotto Boy, October e War e più tardi co-prodotto How To Dismantle An Atomic Bomb e No Line On The Horizon con Briano Eno e Daniel Lanois precisa con insistenza che non è affatto quello che ha detto.
“Non ho mai definito gli U2 un fallimento” ha detto al pubblico sul tema “Le vere star sono i produttori?” dove ha partecipato assieme a Mick Glossop, produttore di Van Morrison e degli Waterboys, e a Julie Feeney.
“E’ stato scritto che io ho detto che No Line On The Horizon è stato un fallimento. Questo è completamente falso, non ho mai pronunciato la parola “fallimento” a quel giornalista”
In effetti quelle parole non sono virgolettate nell’articolo e così il titolo, probabilmente elaborato in fase di redazione dell’articolo, è assolutamente non rappresentativo di quello che è stato scritto dal giornalista dell’Irish Times, Ronan McGreevy.
“Volevo solo fare chiarezza su quello che ho detto”, prosegue Lillywhite. “Stavo dicendo che in un album come The Joshua Tree, che è “ambientato” nel deserto, sia il disco che i suoni evocano alla perfezione quell’atmosfera, la puoi proprio sentire. Ho solamente detto che non pensavo che No Line On The Horizon lo facesse altrettanto bene. E’ stato concepito per evocare l’ambiente e le sensazioni del nord africa, del Marocco, e pensavo che l’obiettivo non fosse stato raggiunto completamente come successo con altri album dove l’atmosfera quasi ti colpisce. Non definirei nessun lavoro degli U2 un fallimento, e non l’ho mai fatto”
All’interno dell’articolo si legge che l’album ha venduto molto meno dei lavori precedenti, affermazione dalla quale si potrebbe facilmente capire che le vendite sono andate male rispetto al passato. In realtà il disco è stato al N°1 in almeno 14 paesi superando in questo anche Achtung Baby. Ha venduto più di 5 milioni di copie contro i 9 del suo predecessore How To Dismantle An Atomic Bomb ma tutto questo deve essere visto nell’ottica della drastica riduzione delle vendite di dischi in tutto il mondo e quindi rappresenta un dato relativamente buono per la band in un mercato in crisi.
Lillywhite sta cercando di ottenere una “ritrattazione” dall’Irish Times.
“Ci si aspetterebbe di meglio dall’Irish Times” ha detto in seguito. “Dovrebbe essere un giornale serio”