Adam Clayton: depressione, beneficenza e nuovo disco

Nello scorso aprile vi avevamo dato notizia della partecipazione di Adam Clayton alla campagna Walk in my shoes volta a supportare i servizi di salute mentale per giovani adulti in Irlanda.
Ieri Adam ha partecipato a Dublino alla presentazione della campagna per l’anno 2013, e in questa occasione ha rivelato come gli U2 e la musica lo abbiano salvato dalla depressione.

In una intervista all’Irish Independent ha affermato che “l’industria discografica è piena di droga e alcol e molti giovani musicisti si suicidano o muoiono a causa di questo” e che “quando era un adolescente di 16 o 17 anni aveva difficoltà ad adattarsi, ma la musica lavorava per lui”.
Negli anni successivi ha avuto problemi di alcolismo, ma è stato aiutato dalla riabilitazione che per lui “era una boccata d’aria fresca per avere persone che si identificavano con quello che gli stava succedendo”.

Sulla campagna Walk in my shoes presentata all’ospedale dublinese St Patrick’s University ha incoraggiato coloro che soffrono di problemi di salute mentale e ha sottolineato l’importanza di promuovere un dibattito aperto per affrontare il problema dei suicidi in Irlanda.
“In tutti i campi creativi credo che ci sia una linea molto sottile tra la buona e la cattiva salute mentale e in qualche modo si alimentano a vicenda e creano il lavoro” ha detto, “ma se si soffre di un problema di salute mentale, una volta che si comincia a parlare con la gente e c’è un posto dove si può andare e dove le persone ti comprendono, allora è possibile trovare la soluzione”.

Con gli U2 Adam spera di raggiungere le persone, che possono identificarsi nella musica e nei testi, e a proposito del nuovo disco ha concluso che “siamo nel mezzo in questo momento e dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno”.

 

Walk in my shoes

Fonte: Irish Independent

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