Gli U2 tornano a Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord, circa 300mila abitanti, conosciuta per il porto, per il periodo triste dei Troubles e per i relativi murales, che riflettono i quartieri cattolici e protestanti.
Oltre ad un paio di esibizioni negli early days alla Queen’s University di Belfast, sono sette i concerti ufficiali in città, la storia inizia il 17 dicembre 1980 alla Ulster Hall per il Boy Tour, di cui non si conosce praticamente nulla.
Queen’s University a Belfast
Ritornano circa un mese dopo, il 23 gennaio 1981, sempre alla McMordie Hall nella Queen’s University, con questa setlist (video): The Ocean, 11 O’Clock Tick Tock, An Cat Dubh, Into The Heart, Another Time Another Place, The Cry, The Electric Co. Things To Make And Do, Twilight, I Will Follow, Out Of Control. L’intero spettacolo è stato registrato dalla BBC e mandato in onda in agosto dello stesso anno. Durante Out Of Control, Bono si lancia verso il pubblico ed al suo difficile ritorno sul palco, si schianta a terra sospinto dai fan.
Maysfield Leisure, Belfast
Il 20 dicembre 1982 la band è impegnatissima quasi tutte le sere, per lanciare il prossimo album War, che verrà pubblicato un paio di mesi dopo. Al Maysfield Leisure, davanti a 3mila fan assistono ad una data del War Tour e gli U2 sono preoccupati per come verrà recepita Sunday Bloody Sunday, prima di inizare a cantarla Bono avvisa che è una canzone scritta principalmente per loro, non è una canzone ribelle e promette di non suonarla più in città se non verrà recepita nel modo giusto. Questa la setlist: Surrender, I Threw A Brick Through A Window, A Day Without Me, Sunday Bloody Sunday, The Cry, Electric Co., I Fall Down, New Year’s Day, I Will Follow, bis: A Celebration, 11 O’Clock Tick Tock.
Durante il concerto esplode l’amplificatore di Edge che viene sostituito in corsa.
King’s Hall, Belfast
Il 9 marzo 1987 esce The Joshua Tree e la band si accinge a trascorrere un mese molto impegnativo di cui ne parliamo anche qui. Il giorno prima sono a Belfast presso gli studi della Balmoral TV per registrare tra le altre, Exit, In God’s Country e Southern Man ed al termine dell’impegno, gli U2 sono andati alla Tower Record a mezzanotte, per incontrare i fan in coda per acquistare il favoloso disco. Siamo quindi nel periodo del leggendario Joshua Tree Tour e la nostra band torna in città il 24 giugno dello stesso anno, con 8mila fan che assaltano la King’s Hall, con Lou Reed di supporto. Quella sera gli U2 ricordano la precedente promessa fatta in città e visto che i concetti di Sunday Bloody Sunday erano piaciuti, continuano a suonarla, compresa quella sera. Servizio del telegiornale di Belfast del 1987
Botanic Gardens a Belfast
foto Belfast Telegraph
Il salto è lungo addirittura 10 anni per il prossimo concerto in città, si arriva così al 26 agosto 1997 con il Popmart Tour che atterra al Giardino Botanico a sud di Belfast. Un vecchio giardino botanico voluto dalla Royal Belfast Botanical Gardens nel 1828 e aperto al pubblico solo sul finire del XIX° secolo, dove sono conservate alcune specie di palme e molti altri rari esemplari della flora locale. Quella sera 40mila fan assistono al più grande concerto nella storia dell’Irlanda del Nord con gli Ash band di supporto e con questa setlist: Mofo, I Will Follow, Gone, Even Better Than The Real Thing, Last Night On Earth Until The End Of The World, New Year’s Day, Pride, I Still Haven’t Found, All I Want Is You, Staring At The Sun, Suspicious Minds, Miami, Bullet The Blue Sky, Please, Where The Streets Have No Name, bis: Discotèque, If You Wear That Velvet Dress, With or Without You, Hold Me Thrill Me Kiss Me Kill Me, Mysterious Ways, One, Unchained Melody.
Nell’approcciare il momento karaoke ed introducendo Suspicious Minds, Edge pronuncia: this is not a rebel song… facendo scoppiare tutta la platea in una risata collettiva.
video del concerto.
foto Irish News
Gli U2 tornano a Belfast durante l’innocence Tour per due concerti, il 18 e 19 novembre, verso la fine della leg, prima di 4 appuntamenti a Dublino, esattamente come in questo EiTour.
La SSE Arena è stracolma di 9500 fan ognuna delle due serate, qui la setlist del primo concerto, mentre il giorno successivo, termina così come da estratto del nostro racconto:
“Ore 23.33 il Prof. Hawking introduce City Of Blinding Lights e Beautiful Day, Blessings are not just for the ones who kneel, luckily.. Vive le France! gli viene lanciata una bandiera francese. What feeling in this room, this is a special night for the band.
Mother And Child Reunion e subito dopo squillante la base di Bad, grande grande momento di vicinanza tra fan, durante il nostro sound e calorosamente accolto con accompagnamento fedele, da tutti i fan presenti nella venue.
Il nostro cantante ci fa vivere altri momenti da brividi, lanciando il nostro coro, How Long To Sing This Song, accolto al volo da tutti i presenti, scambio di strumenti e Edge fa partire 40. Stringiamoci forte, stringiamoci tutti. Turns the lights off, How Long altissimo, Larry anticipa un pelo l’ultimo suo momento. Il concerto finisce come vorremmo finisse ogni live dei nostri.”
Questa la setlist completa del 19 novembre 2015, ultimo concerto suonato a Belfast: The Miracle, Out Of Control, Vertigo, I Will Follow/Mother, Iris, Cedarwood Road, Song For Someone, Sunday Bloody Sunday, Raised By Wolves, Until The End of The World, intermission The Fly Gavino Venerdì, Invisible, Real Thing, Mysterious Ways, Desire/Love Me Do, Angel Of Harlem, Every Breaking Wave, October, Bullet The Blue Sky / 19, Zooropa, Where The Streets Have No Name, Pride, With Or Without You / Love Will Tears Us Apart, encore(s), City, Beautiful Day, Bad, 40.
Nonostante la vicinanza a Dublino possiamo raccontare pochi concerti a Belfast, ma l’esiguo numero verrà aggiornato con la prossima doppietta del 27 e 28 ottobre ancora alla SSE Arena.
Siamo verso il finale dell’eiTour 2018, ancora poche serate da godere in ogni dettaglio e poi diventeranno storia, la nostra storia!
Bono alla Queen’s University di Belfast, il 23 gennaio 1981, con fascetta bianca mai più utilizzata
foto articolo meraviglioso di Irish News
FONTI: Pimm, Eamon Dunphy e varie ricerche web
I link suggeriti sono un’espansione all’articolo, trattando canzoni o descrizioni delle venues dove hanno suonato.