Bono a TED 2013: Sradicare la povertà estrema non deve essere un sogno [AGGIORNATO CON VIDEO]

TED (Technology Entertainment Design) è una conferenza internazionale la cui missione è riassunta nella formula “ideas worth spreading” (idee degne di essere diffuse). Le lezioni abbracciano una vasta gamma di argomenti che comprende scienza, arte, politica, temi globali, architettura, musica e altri. I relatori stessi provengono da molte comunità e discipline diverse, tra cui l’ex presidente Bill Clinton, il premio Nobel James Dewey Watson, il produttore televisivo e attivista politico Norman Lear, il fisico Murray Gell-Mann, il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e i co-fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page.
Nel 2005, il premio TED è stato dato a Bono, che quest’anno è stato chiamato da Chris Anderson (il curatore della conferenza) per fare il punto della situazione:

“Chris Anderson mi ha chiesto se potevo mettere gli ultimi 25 anni di lotta contro la povertà in una campagna in 10 minuti. Un inglese che chiede ad un irlandese di essere breve”. Contro quello che Nelson Mandela chiama “il reato più terribile per l’umanità, la povertà estrema” l’arma preferita di Bono sono i fatti: “Dimenticate l’opera rock, dimenticate la retorica, i miei soliti trucchi, l’unica cosa a cantare oggi saranno i fatti. Ho veramente abbracciato il mio secchione interiore. Uscire dalla rock star”. A questo punto Bono si toglie gli occhiali da sole e li mette al contrario, entrando in modalità “attivista basato sulle prove”, un “factivist”, e mostra una serie di diapositive, che mostrano delle buone notizie: dal 2000, otto milioni di pazienti affetti da AIDS hanno ricevuto farmaci antiretrovirali, sono diminuite le morti per malaria, il tasso di mortalità infantile dei bambini sotto i 5 anni è sceso, il numero di persone che vivono in schiacciante povertà è sceso dal 43% nel 1990 al 21% nel 2010.

Dice Bono: “Se si vive con meno di 1,25 dollari al giorno, questo non è solo una statistica, questo è tutto. Se sei un genitore che vuole il meglio per i tuoi bambini, e io lo sono, questa transizione rapida è una via d’uscita dalla disperazione e nella speranza. Se continua questa tendenza, entro il 2030 non ci saranno più persone che vivono con un dollaro al giorno, anche nei paesi in difficoltà dell’Africa sub-sahariana”. Bono scherza affermando che non è necessario ascoltare un insopportabile profeta come lui perché il 2030 è proprio dietro l’angolo “a solo tre concerti di addio dei Rolling Stones, che ci fanno sentire anche più giovani”, poi tornando serio: “L’opportunità è reale, ma lo è anche il pericolo. Non possiamo ottenere queste cose fino a quando non accetteremo che ci si possa arrivare. Combattere contro coloro che si oppongono a questo progresso positivo è una responsabilità per tutti. La lotta alla corruzione è più facile con la trasparenza e l’apertura, ed è fondamentale che tutti noi facciamo la nostra parte”.

Bono cita un rapporto dell’Uganda, dove si denuncia la corruzione del governo con i messaggi SMS. “Quando di dispone di questi strumenti, non è possibile non usarli. Non è possibile eliminare i dati dal vostro cervello. Siamo qui per cercare di infettare con questo virus virtuoso, quello che noi chiamiamo factivism, che non vuole uccidere, ma potrebbe salvare innumerevoli vite umane. Con la campagna One ci piacerebbe che fosse contagiosa, per diffonderla, condividerla, trasmetterla. In questo modo, potrete unirvi a noi e innumerevoli altri in quello che credo davvero sia la più grande avventura mai intrapresa. La sempre esigente richiesta di uguaglianza. Possiamo rispondere a questo vibrante appello di Nelson Mandela con la scienza, la ragione, i fatti e oserei dire, l’emozione?”.

In conclusione Bono cita Wael Ghonim, l’ex-Googler che ha usato il social networking e strumenti tecnologici durante la rivolta egiziana. “Ho le sue parole tatuate nel mio cervello. Stiamo vincendo perché non capiamo la politica. Stiamo vincendo perché non giochiamo i loro sporchi giochi. Stiamo vincendo perché non abbiamo un ordine del giorno. Stiamo vincendo perché le lacrime che provengono dai nostri occhi in realtà provengono dai nostri cuori. Stiamo vincendo perché abbiamo sogni. Stiamo vincendo perché siamo disposti a lottare per i nostri sogni. Noi vinceremo se lavoriamo insieme come una cosa sola, la gente. Il potere del popolo è molto più forte delle persone al potere”.

Il video dell’intervento:

Fonte: www.ted.com

Lascia un commento