Così gli U2 danno l’addio a Dennis Sheehan

Ieri, per cause naturali, Dennis Sheehan, lo storico tour manager degli U2 ci ha lasciati all’età di 68 anni (era nato a Wolverhampton nel 1947).

Dennis

Sheehan collaborava con la band da più di 30 anni.
E’ stato ritrovato senza vita presso il Sunset Marquis Hotel di Hollywood.
Tutto questo mentre la band si preparava alla seconda data al “Forum di Inglewood” di Los Angeles.
Le parole arrivate da Bono riassumono quello che da sempre si respira nell’entourage degli U2, quella di rapporti umani fortissimi che vanno oltre la semplice collaborazione lavorativa:

“Abbiamo perso un membro della nostra famiglia. Non era solo una leggenda nel business della musica era una leggenda nella nostra band. E’ insostituibile”

queste le parole apparse su in una nota rilasciata dallo stesso Bono.

Neanche il tempo di realizzare quanto accaduto e gli U2 salgono sul palco e al termine di uno dei concerti più difficili della loro storia recente decidono di chiudere la serata suonando “40”, traccia inserita nell’album “War” per lungo tempo utilizzata come chiusura dei loro concerti.

Alcuni nel nostro forum hanno ricordato che nello storico concerto di Red Rocks il pubblico non partì subito con il coro alla fine di 40, a quel punto lo stesso Sheehan prese a sorpresa un microfono iniziando a scandire il celebre “How long” trainando di fatto il pubblico.

E’ bello pensare che la scelta non sia stata fatta a caso e che ieri notte presso Los Angeles Dennis abbia aiutato ancora una volta tutto il pubblico presente e gli appassionati da casa a intonare questo storico pezzo, forse troppe volte messo da parte.

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