Il suo nome è Gabriel Chaim, di professione fa il fotografo. Ma quello che fotografa rimane scolpito nell’anima perchè le sue fotografie e i suoi video sono così forti e così toccanti che non si può rimanere indifferenti.
Chi di voi ha assistito ai concerti degli U2 in Italia avrà potuto godere della visione di un video incredibile durante “October” proiettato sul maxischermo.
Il video, girato con un drone, ritrae la città siriana di Kobani. Una città che a fatica si riesce ad immaginare dato che quello che resta è soltanto un enorme, desolato, inquietante ammasso di macerie che seppellisce vite lasciando solo morte, distruzione e disperazione.
Disperazione che in queste settimane stiamo sempre più vivendo da vicino con lo sbarco di migliaia di migranti (o come giustamente Bono ha tenuto a specificare), migliaia di RIFUGIATI in fuga da terre devastate dall’odio e dalla guerra.
Abbiamo avuto il privilegio di parlare con il regista del video di cui stiamo parlando e l’abbiamo intervistato, ecco alcune delle domande che gli sono state fatte e una sua breve biografia.
Grazie a Gabriel per questa intervista in esclusiva a U2place. Thank you very much Gabriel.
English Version after the italian section.
Gabriel Chaim.
Fotografo brasiliano e regista specializzato nelle aree di guerra, crisi e situazioni estreme. Ha pubblicato importanti lavori per i vari media nel mondo.
E’ stato presente nei più importanti conflitti della nostra epoca: la guerra in Siria, il colpo di stato in Egitto, la continua guerra in Iraq, Iran e sulla striscia di Gaza. Sempre alla ricerca di storie di persone che si trovano in mezzo al caos. Svolge attività umanitarie in collaborazione con le grandi ONG internazionali a favore dei rifugiati. Ha lavorato all’interno dei grandi giacimenti del Medio Oriente .
Abituati a situazioni avversità , disastro e ad alto rischio.
Perchè la Siria e come hai girato video e scattato fotografie così belle?
Lavoro in zone di guerra da quasi 5 anni, fin dal 2013 lavoro direttamente nella guerra in Siria. Cerco, attraverso le mie foto, di avvisare il mondo della terribile situazione in cui vivono le persone nelle zone di guerra. La maggior parte di queste persone non possono scappare, devono convivere con la morte nella loro quotidianità senza speranza di un futuro migliore, per questo motivo fuggono disperatamente. Cerco di mostrare la realtà, di aiutare, di dare loro voce. “Nobody goes, nobody knows”.
Che cosa pensi delle foto che circolano sui social network? Pensi che possano aiutare a comprendere meglio la situazione drammatica in atto?
Penso che oggi i social media siano molto importanti perchè possono raggiungere chiunque immediatamente. Il problema è che come raggiungono rapidamente, rapidamente possono far dimenticare. Tuttavia aiutano sempre di più a far arrivare la verità in casa delle persone.
Quando sei stato contattato dagli U2? Pensavi che uso ne avrebbero fatto del tuo video?
Lo staff degli U2 mi ha contattato diversi giorni fa, quando hanno visto il documentario che ho prodotto per la CNN con il mio drone a Kobani, in Siria. Bono ha apprezzato e ha scelto personalmente i fotogrammi che sono stati mostrati durante il concerto. No non l’avrei mai immaginato. Ho già fatto video e foto che sono stati proiettati in tutto il mondo, ma questo progetto con gli U2 è stato inimmaginabile perchè possiamo mostrare la realtà delle persone che soffrono per una guerra da un’altra prospettiva.
Collaborerai ancora con gli U2?
Spero di sì ma non lo so! Useranno il mio video con il drone in tutto il tour.
Il video è parte di un più grande progetto o le immagini che vediamo sono state filmate solo per questa situazione?
Il progetto, in particolare, era di fare un reportage di Kobani per la CNN. Questo perchè la città è stata totalmente distrutta dalle bombe dalla coalizione aerea. La città era la stessa da cui proveniva il ragazzino morto sulla spiaggia che molti hanno visto in questi giorni.
In particolare ci colpisce la frase sul suo website: “One bullet can kill a body, but never a dream” (Un proiettile può uccidere un corpo ma mai un sogno).
Sognare è la chiave, mai smettere di sognare, nei sogni non si muore mai. Sognare sempre, sognare ad alta voce. DREAM OUT LOUD (and may your dreams be realized…)
Grazie per aver letto la nostra intervista.
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English section
Why have you chosen Syria and how did you shoot pictures so beautiful?
I work in conflict zones already has 5 years. Since 2013 I work directly in the war in Syria. I try through my photos alert the world about the bad situation from people who living in war zones. most of the time these people can not get out, they have to live with death in their daily without hope of a better future, for this reason they flee desperately. I try to show the reality, to try to help, giving voice to them.
“Nobody goes, nobody knows”
What do you think of the pictures that are shared through social networks? Do you think that might be helpful to understand the dramatic situation?
I think that today social media is very important because we can reach everyone immediately. The problem is that the way it comes quickly, goes quickly. However increasingly put the reality of distant people inside the house at all.
When you have been contacted by U2? Imagined what use would they do?
The staff of U2 has contacted me a few days ago, they saw the footage that I made to CNN with my drone in Kobani, Syria. Bono liked, and himself chose the frames that would be projected in concert.
no, I never imagined this. I already had videos and photos published on the mainstream media around the world, but this project with U2 was unimaginable because we can show the reality of people affected by war from another angle.
You will cooperate again with U2?
I hope yes. Bud i don’t know! they will use my drone footage in all world tour
The video is part of a larger project or your project was to film the images that we see?
This project in particular was to make a footage about Kobani to CNN. Because the city was totally destroyed by the bombs from coalition airstrike on the war against islamic state. This city was the same from the boy who died on the beach feel days ago.
Thank you again Gabriel, keep moving on.
Potete visitare il suo website qui: http://www.gabrielchaim.com/