Ryan Tedder, frontman dei OneRepublic ma anche l’uomo che sta dietro a molte hit pop di Adele, Beyoncé e Taylor Swift si racconta a COS e parla anche della sua collaborazione con gli U2, iniziata nelle ultime fasi di lavorazione di Songs Of Innocence.
Lavorare con gli U2 è stato l’ultimo muro che avevo bisogno di salire per poter togliermi di dosso ogni paura [in ambito lavorativo]. Ho lavorato a lungo e con molti artisti diversi e non ho mai potuto definirmi “intimidito”, ma gli U2 erano ad un livello diverso. Sono stato portato a bordo all’ultimo minuto su quell’album [Songs Of Innocence, pubblicato nel 2014, n.d.r.], proprio alla fine, per finire alcune cose. Mi sono seduto ad ascoltare l’album e mi è stato chiesto di muovere delle critiche. E’ stato letteralmente come chiamare un critico musicale a quando non si è nemmeno fatto con un album e dirgli: “Cosa c’è che non va?!” Così mi sono seduto lì con tutti loro nella stanza che mi fissavano. Davvero, mi avevano incontrato cinque minuti prima, e subito dopo stavamo ascoltando canzone per canzone, stoppandola e riprendendo “, Ryan, Ryan, che ne pensi?” Ho dovuto stare lì ad ascoltare le loro canzoni e dare la mia opinione. Questo era il loro processo. “Se questo ragazzo si siede qui e ci dice tutto è grande, lo prenderemo a calci.” Non l’ho fatto. Ho dovuto valutare rapidamente su quali canzoni lavorare perché avevamo un periodo di tempo limitato.
E’ stata una prova del fuoco. Ora, dopo aver lavorato con gli U2, io non sono più solo un fan. Per quanto riguarda il loro nuovo album, Songs of Experience, ho già lavorato con loro per un anno. Stiamo creando dei remix davvero buoni che spalancheranno una porta completamente nuova per i fan degli U2. Il mondo in questo momento è l’ascolto di una musica diversa, non ci si può aspettare che un ventenne di oggi graviti attorno ad un disco degli U2, se questo non è messo nel contesto di ciò che ascoltano oggi.