Intervista a USA Today tra passato, presente e (possibile) futuro

Da giorni ormai si rincorrono le dichiarazioni di Bono ed Edge che, nella migliore delle ipotesi, fanno alludere ad una possibile lunga pausa fuori dalle scene per gli U2 e anche questo articolo non è da meno.

I fans ormai si chiedono cosa stia passando per la mente dei 4 componenti della rock band più famosa al mondo: stanno pensando veramente di sciogliersi oppure hanno solo bisogno di un periodo di pausa? E’ solo una strategia per sorprenderci (come già accaduto in passato) oppure stanno attraversando lo stesso momento difficile che li ha portati alla creazione di quello che in molti (compreso The Edge) definiscono forse il miglior album della band?
Oggi vi proponiamo alcuni brani del lungo articolo comparso su USA Today:

HOLLYWOOD – Bono e The Edge si stanno godendo un vodka martini al Musso & Frank Grill. La cabina scura sembra un posto adatto per il cantante ed il chitarrista per riflettere sul nuovo progetto degli U2: un gioiello scuro.

I due componenti della band si dilungano raccontando il periodo che ha accompagnato l’uscita di Achtung Baby e delle difficoltà incontrate da tutta la band:

“All’inizio, chiaramente c’era disarmonia”, afferma Edge. “C’era molto in ballo. Alcune cose sono andate terribilmente storte. In qualche modo siamo riusciti a farcela per un pelo e, nel processo, forse abbiamo fatto il nostro miglior album”.

“Larry e Adam sono stati descritti come (lamentose) rock star”, dice Bono. “In realtà, stavano solo sottolineando il fatto concreto che non avevamo canzoni. Edge ed io ci stavamo sintonizzando su drammatici paesaggi sonori. Probabilmente avevano ragione a protestare. Forse ci sarebbe piaciuto se fossero stati un po ‘più incoraggianti.”


“Noi non rispondiamo bene al semaforo rosso,” Edge dice. “E ‘fantastico se tu sai con assoluta certezza quello che stai facendo. Ma può essere debilitante. Quando la luce si accende, noi ci chiudiamo. Facciamo il nostro lavoro migliore quando tutti sono in uno stato di rilassamento e e di creatività.”

Dopo aver parlato lungamente del documentario From The Sky Down e del processo di produzione e di realizzazione che ha coinvolto tutti i componenti della band, assieme al regista Guggenheim, si torna a parlare del futuro:

Secondo le ultime stime, gli U2 avrebbero tre album in cantiere dal 2009. Edge dice che la band avrebbe solo l’ “imbarazzo della scelta”.. “C’è ancora lavoro da fare, ma per me è un ottimo punto di partenza.”
Bono invece non ha fretta: “Non sappiamo quello che vogliamo fare dopo”, dice. “E’ un po’ come nel 1990” e ancora “Sono molto orgoglioso del nostro ultimo album. E’ stato molto ricco. Voglio volare al prossimo. Ma dobbiamo avere ottime motivazioni per tirar fuori un nuovo album degli U2. Ce ne sono 150 milioni là fuori. Perché qualcuno dovrebbe volerne un altro? non so se accadrà tra un anno o cinque anni”.

E dopo un piccolo sguardo al tour appena concluso (“Non aspettatevi un bis”, dice Edge: “Non possiamo fare qualcosa di più grande del 360”), Bono fa una previsione sulla possibilità di un tour indoor: “non sarei sorpreso se uscissimo con una sola lampadina la prossima volta”

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