Acrobat, in dreams begin responsibilities of U2 fan

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Gli U2 si sciolgono!
Non è vero.. nonostante quanto riportato dai Media, dopo il primo dei concerti di fine 89 di Point Depot che Bono ha dovuto correggere durante il leggendario concerto di Capodanno, pronunciando: Ho cercato di spiegarlo l’altra sera, ma forse sono stato un po’ frainteso, si tratta solo della fine di qualcosa per gli U2, è per questo che stiamo facendo questi concerti, dobbiamo andarcene e sognare tutto di nuovo.

Calerà un anno e mezzo di lunghissimo silenzio attorno alla nostra band, il mondo in Europa sta cambiando e sta facendo ulteriori passi verso quello che diventerà qualche anno dopo. La nuova casa per la nostra band, sono gli Hansa Studios a Berlino! Per molti anni all’ombra del Muro, a due passi dal centro di Berlino Est, Edge, Larry, Bono e Adam hanno lavorato instancabilmente a scrivere e incidere nuove canzoni, attraverso ispirazioni completamente diverse. Sedici ore al giorno assieme a Daniel Lanois nel famoso Studio 2. Sono arrivati su uno degli ultimi voli per l’ex Germania Ovest, giusto in tempo per andare in giro per la città con decine di migliaia di altre persone, durante il Giorno della Liberazione e Riunificazione.
Il Muro non c’era già più, ma la band ha scelto di alloggiare in una casa d’affitto di ex proprietà della Germania Est, già residenza di molti politici del blocco orientale, tra cui Leonid Breznev.
Matthias Hartt manager di studio degli Hansa, ‘Lo Studio 2 ha una sonorità unica, è perfetto per loro perchè è enorme e va bene per suonare dal vivo. Gli U2 hanno un modo speciale di registrare. Cercano di spingersi sempre un passo più avanti, elaborano in continuazione. Sarà un album strepitoso!


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Anno 1991, di seguito alcuni frammenti dell’epoca, che servono per descrivere il contesto che vivevano gli U2:
Edge: Abbiamo viaggiato molto durante la lavorazione di Achtung Baby, spesso con qualcuno che ci seguiva con un Super-8, riprese queste che potrebbero diventare dei video-clip. Quando stai in Studio per tanto tempo, entri in un rapporto talmente stretto con quello che stai registrando che cominci a non vederlo più dal fuori.

1991: Gli U2 sono la prima band ad essere stata invitata a vendere i propri dischi in Sud Africa, dopo un recente chiarimento sulla politica delle Nazioni Unite, circa il boicottaggio culturale del paese. L’evento segue un accordo senza precedenti, in base al quale il ricavato della vendita in Sud Africa di Achtung Baby e degli altri album degli U2, sarà interamente devoluto alle organizzazioni di musicisti anti-Apartheid.

Bono: facevo la spola con il sud della Francia, mi stavo innamorando di quella regione e cercavo una casa dove vivere. Ali era nuovamente incinta e la nostra seconda figlia nacque durante la realizzazione di Achtung Baby nel luglio 1991. Ha visto la luce il settimo minuto della settima ora del settimo giorno del settimo mese, perchè l’abbiamo chiamata Eve, ossia le tre lettere centrali della parola ‘seven’.

Paul: giravano alcuni detti tipici degli U2. Me ne ricordo uno in particolare ‘la vita domestica è nemica del rock&roll’. Com’è possibile suonare un grandioso assolo di chitarra se dopo si va a prendere i bambini a scuola o a fare la spesa?

1991: E’ ufficiale, Achtung Baby è un album sexy, così sexy che la band ha avuto la bizzarra idea di invitare la sessuologa più famosa del mondo, la dottoressa Ruth, a prestare la sua voce per incidere la pubblicità americana del disco, cosa che l’interessata è stata ben felice di fare. Gli U2 si prendono gioco di sè

Larry: da parte mia ero un po’ preoccupato per l’uso eccessivo di batterie elettroniche, sentivo che il mio apporto al gruppo ne veniva sminuito. Ma le tensioni erano cominciate già prima di partire per Berlino.

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My Bloody Valentine, Sonic Youth,  Young Gods, Roy Orbison, era la musica che ascoltavano gli U2 in quel periodo, The Edge soprattutto era interessato al sound duro, al metal veloce che andava in quel periodo. Andava in discoteca, per la prima volta era interessato ai bpm del sound.
La band veniva da un successo commerciale importante come Rattle&Hum, ma la loro tendenza era quella di buttare ogni ambito conosciuto per affrontarne di nuovi
Bono: Daniel Lanois ebbe un sacco di problemi con Acrobat, lui voleva far risaltare i nostri punti forti, io invece i nostri punti deboli. Con il senno di poi ammetto che non tutti gli esperimenti riuscirono.

Per gli autori doveva essere una canzone lenta, ma Edge regolò verso l’alto ogni dettaglio della chitarra. Il drumming di Larry contribuì ad aumentare il senso di urgenza della canzone, aiutato dal dinamico basso di Adam. Il testo rende speciale Acrobat, si respira esperienza ed autoconsapevolezza, ‘don’t let the bastards grind you down’ secondo Gavin Friday è una frecciata all’indirizzo della stampa e deve essere un motto, rifugio per noi fan.

Bono: più ci penso e più mi rendo conto che all’opera c’era un incredibile trio, Eno, Lanois e Flood. Nessuno ha una sensibilità più penetrante di Danny, lui sa capire se suona vera, se è credibile e se tocca i cuori. Eno anche se pretende che la musica raggiunga il suo cuore, ha la testa per criticare severamente qualsiasi idea, mentre Flood era come Scottie nell’Enterprise, impegnato a trasportarci nella giusta galassia.
Invecchiando si cambia idea sui buoni ed i cattivi. Dagli anni ottanta ai novanta ho smesso di tirare sassi ai simboli più ovvi del potere e dell’abuso. Ho iniziato a tirare pietre alla mia ipocrisia, ho lavorato sull’ammissione dell’ego. Personaggi come The Fly riconoscono l’ipocrisia che c’è in fondo a loro cuore, la duplice natura dell’uomo. In Acrobat c’è il verso: “don’t believe what you hear, don’t believe what you see, if you just close your eyes, you can feel the enemy”. E’ il punto esatto che si comincia a vedere il mondo con occhi diversi, a sentirsi parte del problema, non della soluzione!

Acrobat Live

The Edge: una volta ho detto a Bob Dylan, ‘la gente suonerà le tue canzoni per migliaia di anni’ e lui mi rispose, ‘ascolteranno anche le vostre di canzoni, solo che nessuno saprà suonarle’, compresi noi, aggiunsi io.
Acrobat non è mai diventato uno dei nostri pezzi forti dal vivo, forse perchè non credo che la gente venga a sentire gli U2 per ascoltare questo genere di canzoni, ma a me piace tanto.

Per arrivare a sentire Acrobat live, abbiamo dovuto attendere l’EiTour, l’esordio attesissimo è stato a Tulsa, prima data del Tour il 2 maggio 2018 ed è stata suonata in ognuno dei 59 concerti di quell’anno.
Introdotta da McPhisto, di cui parleremo a brevissimo e nel dettaglio, che parla sull’inconfondibile base di Edge.
You can feel the enemyyyy il comando che fa scatenare Larry ed Adam, strepitosi nell’incalzare la chitarra di Edge, che poi si lascia andare in uno dei suoi celebri assoli. Sono quattro minuti di evasione totale, in volo con la musica degli U2.

Bono: Acrobat è una delle canzoni degli U2 che preferisco, anche se non è mai decollata come avevo sperato. E’ una canzone che parla della malinconia, dell’ipocrisia, dell’abilità nel cambiare forma e assumere, come un camaleonte, il colore dell’ambiente in cui ci troviamo. “I must be an acrobat, to talk like this and act like that

Cari fan è giunta l’ora, buttiamo giù i muri di casa, liberiamo la potenza della musica degli U2 e di Acrobat!

Don’t believe what you hear
Don’t believe what you see
If you just close your eyes
You can feel the enemy
When I first met you girl
You had fire in your soul
What happened your face
Of melting in snow
Now it looks like this
And you can swallow
Or you can spit
You can throw it up
Or choke on it
And you can dream
So dream out loud
You know that your time is coming ‘round
So don’t let the bastards grind you down
No, nothing makes sense
Nothing seems to fit
I know you’d hit out
If you only knew who to hit
And I’d join the movement
If there was one I could believe in
Yeah I’d break bread and wine
If there was a church I could receive in
‘Cause I need it now
To take a cup
To fill it up
To drink it slow
I can’t let you go
I must be an acrobat
To talk like this
And act like that
And you can dream
So dream out loud
And don’t let the bastards grind you down
Oh, it hurts baby
(What are we going to do now it’s all been said)
(No new ideas in the house and every book has been read)
And I must be an acrobat
To talk like this
And act like that
And you can dream
So dream out loud
And you can find
Your own way out
You can build
And I can will
And you can call
I can’t wait until
You can stash
And you can seize
In dreams begin
Responsibilities
And I can love
And I can love
And I know that the tide is turning ‘round
So don’t let the bastards grind you down

mark-kavanaghInstagram Mark Kavanagh

u2-com-2foto U2.com

FONTI: U2byU2, Niall Stokes e varie ricerche web

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