Nel settembre 1985, dopo il successo mondiale del Live Aid, Bono e Ali si recarono come è noto, in Etiopia e trascorsero circa un mese di lavoro in un campo ad Ajibar dove erano soliti cantare delle canzoni per aiutare i bambini a capire l’importanza e i benefici di un’alimentazione sana, dell’igiene e di altre cose legate alla salute che si tende a dare per scontato in Occidente.
Gary Roebbelen era il membro dello staff di World Vision che aveva il compito di accogliere Bono e Ali al loro arrivo ad Ajibar. Gary ha reso noto attraverso il sito atu2.com che sta finalmente realizzando un progetto che ha tenuto nel cassetto per 28 anni: rendere pubbliche molte diapositive e cassette audio riguardanti il tempo passato a lavorare con Bono e Ali ad Ajibar.
Il primo risultato di questo progetto è su YouTube sotto gli occhi di tutti. E’ un collage di immagini che scorrono con una colonna sonora molto particolare, Bono che canta “Ajibar” con alcuni abitanti del campo, accompagnato da una chitarra acustica, e lancia un messaggio alla fine.
Ecco cosa scrive Roebbelen sul canale Youtube su cui ha caricato il video:
Un viaggio attraverso i ricordi. Finalmente ho scannerizzato alcune vecchie diapositive del 1985. Ho scattato queste foto quando facevo da guida a Bono e a sua moglie (“Paul e Ali”) durante i primi giorni del loro viaggio “segreta” in Etiopia ai tempi della grande carestia che destò l’attenzione del mondo. Visitammo diversi accampamenti sperduti, come Ibnat, una tendopoli con almeno 60mila vittime della carestia, “dove le strade non hanno nome…”. Ho ancora diversi appunti su un diario di una colazione che facemmo una mattina quando lui parlò di tutte le canzoni che gli passavano per la testa (pre-Joshua Tree). Gli trovammo una chitarra. Furono anche coinvolti nell’aiutare e nell’insegnare ad un gruppo di orfani di Ajibar, proprio dove sono state scattate le fotografie. Bono scrisse poi la canzone “Ajibar” (che vedete nel video) che cantò poi insieme allo staff dell’accampamento ed agli orfani. Scrissero anche delle bellissime canzoni sulla salute per insegnare qualcosa ai bambini (forse pubblicherò anche queste…). Il Dottor Hector Jalipa, responsabile del campo, non era presente in quei primi giorni della loro esperienza là in Etiopia quindi iniziarono ad interagire completamente con lo staff etiope. Sono sicuro che questa breve introduzione alla vita negli accampamenti per combattere la carestia, avvenuta ben 28 anni fa, abbia aiutato non poco a far entrare la storia dell’Africa nella vita di Bono.
Alcune foto estratte dal video (via u2news. cliccate per ingrandirle):
A proposito dell’esperienza travolgente di Bono in Africa nel 1985, Steve Reynolds, direttore marketing per World Vision ricorda coì Bono e la sua visita in Etiopia nel 1985:
“… Nel 1985 ho lavorato come responsabile della comunicazione per World Vision Etiopia ad Addis Abeba … Abbiamo ricevuto la notizia che il cantante di un gruppo rock irlandese, gli U2, sarebbe arrivato in Etiopia “in sordina “… Cosa c’era di diverso in questa visita era che Bono e sua moglie Ali, volevano lavorare in uno dei nostri campi di soccorso … sapevo quali erano le condizioni di vita in questi campi … Ricordo di aver pensato ‘Beh, certamente per loro sarà uno shock’ … ero certo che non sarebbe durato una settimana. Ma invece riuscirono, trascorrendo quasi un mese ad Adjibar a lavorare con il nostro personale, contribuendo allo sviluppo di programmi musicali e teatrali per i bambini al centro …Il personale ha elogiato Bono per la sua energia, lo spirito e la creatività … Al ritorno della coppia ad Addis Abeba, ho avuto il privilegio di girare con Bono in Etiopia per vari campi … Qualcosa in lui era cambiato …
Oggi Bono incontra presidenti, primi ministri, perfino il Papa, sostenendo e agendo per i poveri e gli emarginati. “Non si tratta di carità, si tratta di giustizia”, è solito dire. La sua visione in proposito è ancora forte più di 25 anni dopo. Quando Dio mette mano al tuo occhio, non si vedono più le cose allo stesso modo. Io ho visto accadere questa cosa proprio con Bono, e sorrido quando penso a come questa sua visione stia tentando di cambiare il mondo.”
Bono dedicò ONE a Steve Reynolds durante il concerto di Seattle del 24 aprile 2005 del Vertigo Tour (qui lo show report di U2.com) ricordando la sua esperienza con lui in Africa.
Fonte: atu2.com / World Vision Magazine