Rolling Stone rende omaggio a Lou Reed, l’ “outsider” che ha cambiato il corso del rock & roll. In un saggio in esclusiva Bono riflette sullo humour impassibile di Reed e la musica eterna. qui alcuni estratti:
Trasformare il dolore in bellezza è il segno del grande artista
Lou Reed ha fatto musica fuori dal rumore. Il rumore della città. Grandi camion sferraglianti sulle buche, il respiro pesante delle metropolitane , il rombo nel terreno; il rumore bianco di Wall Street, il rumore rosa del vecchio Times Square . I neon ammiccanti del centro , i suoi massaggi e i suoi tatuaggi, i suoi bar e le tavole calde, le puttane e i cartelloni che compongono la vita della grande città
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New York City è stato per Lou Reed quello che Dublino è stato per James Joyce, l’ universo completo della sua scrittura. (…) Da Metal Machine Music a Coney Island baby, dal suo lavoro nei Velvet Underground a quello con i Metallica , la città a cui ha dedicato la sua vita era la sua musa più di ogni altra cosa.
Fino a quando Laurie Anderson è entrata nella sua vita 20 anni fa, si potrebbe pensare che non avesse altro amore che per il “rumore” di New York City.
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Transformer è stato l’album che mi ha Infiammato quando è stato pubblicato nel 1972 . Io e il mio migliore amico Guggi saremmo stati seduti per ore ad ascoltare queste storie di strada, pensavamo di sapere come fosse il camminare sul lato selvaggio . Avevamo 12 e 13 anni.
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E’ troppo facile pensare a Lou Reed come una creatura selvaggia che ha messo canzoni che parlano di eroina nelle classifiche pop, come un decadente Lounge Lizard dalla Factory di Andy Warhol. Questo è quanto più lontano possa essere dalla verità . Era riflessivo, meditativo ed estremamente disciplinato. Prima della epatite che lo ha colpito era in ottime condizioni fisiche (…) Questo è quanto ricordo di lui, una figura ancora nell’occhio di un uragano metallico , un artista che tira forme strane dal vuoto informe che è la cultura pop (…) L’universo non deve essere troppo felice oggi
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Nel frattempo, lo scorso 8 novembre, Bono ha partecipato a un concerto organizzato dalla Mo Ibrahim Foundation, non si conoscono le canzoni suonate per l’occasione, ecco qualche scatto dell’evento e un frammento video mentre si esibisce con Youssou N’Dour: