Give us the money, un documentario sull’impatto del Live Aid

Why Poverty? è un progetto cross-mediale internazionale fatto di 8 documentari e 30 cortometraggi, e che anche Rai Storia lancia in contemporanea con le televisioni di tutto il mondo per sensibilizzare il pubblico sul tema della povertà. Oltre 70 network in tutto il mondo trasmetteranno in contemporanea televisiva, internet e sulle piattaforme mobile gli 8 documentari per renderci consapevoli sulle ripercussioni che la povertà ha nel mondo. I principali temi affrontati spaziano dall’alimentazione all’educazione, dall’uguaglianza tra sessi alla corruzione, dalle guerre all’efficacia degli aiuti umanitari nelle zone depresse. Saranno in onda in Italia dal 25 novembre alle 21 su Rai Storia e successivamente a dicembre saranno disponibili online sul sito whypoverty.net.
Tra questi documentari anche Give us the money (in onda su RaiStoria il 29 novembre prossimo ), del regista Bosse Lindquist, che in un intervista in merito all’iniziativa dichiara a riguardo di Bono e Bob Geldof “Sono entrambi estremamente competenti sulla questione”.

Incuriosito dalla crescita dell’interesse delle celebrità alle cause umanitarie negli ultimi decenni il regista ha vissuto in Africa orientale per sei anni, e non ha mai condiviso gli atteggiamenti paternalistici e gli stereotipi sull’Africa nella convizione che gli aiuti allo sviluppo potessero in realtà funzionare molto poco. Nel film si mette in risalto come, al fine di porre fine alla povertà, sia necessario ristrutturare l’economia globale, piuttosto che semplicemente dar vita a delle raccolte di fondi, tuttavia, ha dichiarato Bosse “in attesa di una soluzione più grande, è bene che qualcuno stia facendo qualcosa. Bono e Geldof hanno svolto un ruolo importante nella cancellazione del debito. E’ difficile sapere esattamente quale impatto hanno avuto, ma hanno sicuramente avuto un impatto, hanno fatto più di quanto la gente possa immaginare”.

Ecco il trailer del film-documentario:

Fonte: Whypoverty.net / TheGuardian / Raistoria

Lascia un commento