L’intervista a Bono su Rolling Stone

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Bono: La domanda è: come si arriva a piu’ persone possibili? perchè per la nostra band è tutto. Credo abbiate oltre mezzo miliardo di abbonati a iTunes, potete concederlo a tutti? Cook ci rispose: se noi gli diamo il via libera.. e cinque secondi dopo ,l’album si è scatenato nel piu’ grande rilascio di tutti i tempi

Sempre Bono: Volevamo fare un album molto personale, cerchiamo di capire perchè vogliamo essere una band, i rapporti di tutto il gruppo, le nostre amicizie, gli amori, la nostra famiglia. L’intero album sono i nostri primi viaggi, primi viaggi geograficamente, spiritualmente, sessualmente.. è stato difficile ma ci siamo andati.

La band ha lavorato su Songs of Innocence per due anni con il produttore Danger Mouse, sono stati coadiuvati da Flood, loro collaboratore da Joshua Tree, ed inoltre ci hanno lavorato i produttori di Adele, Paul Epworth e Ryan Tedder, su di loro Bono dice: penso che averli avuti intorno ci ha veramente aiutato. Alcuni la chiamano musica pop, non è pop, è solo veramente grande. E volevamo avere l’estro dei Beatles e degli Stones negli anni sessanta, quando c’erano veri pezzi.Non  c’è nulla di nascosto, pensieri chiari, medodie chiare.

La band cerca le proprie radici, Bono: la band ascoltava la musica che amava nei ’70, dal punk al rock a Bowie, glam rock, elettronica ed i Joy Division. The Miracle (of Joey Ramone) una canzone pop saltellante, cucita con power chords decisamente punk-ish. ‘Ho trovato la voce attrraverso Joey Ramone’, dice Bono, perchè non era il classico cantante punk-rock o cantante rock cantava come una ragazza,

La linea reggae di ‘This is where you can reach me now‘ è un tributo ai Clash, con le chitarre slinky di Edge con qualche cenno sandinista!I Clash sono una sorta di modello per gli U2, dice Bono, Sappiamo che non potevamo essere piu’ freschi, veri, ma abbiamo fatto una sorta di giustizia sociale.

C’è anche un pezzo intenso a livello personale, dedicato a Iris Hewson, che mori’ quando lui aveva 14 anni ‘ quaranta anni fa mia madre cadde al funerale di suo padre e non ho mai piu’ parlato di lei, Rage continua nel suo dolore, ho avuto tantissimo da lui e ricevo ancora, ma faccio musica ed ho ancora da fare. Ho pochissimi ricordi di mia madre e ne ho messi alcuni nella canzone Iris.

La traccia piu’ gioiosa su Songs of Innocence è California (there is no end to love), che annuisce inaspettatamente ai Beach Boys, nella sua intro. E’ come il sole, dice Bono, è come il nostro primo viaggo a Los Angeles.

La traccia piu’ cupa invece è ‘Raised by wolves’ che racconta di un attentato a Dublino ‘ E’ stato un vero e proprio disastro successo nel nostro Paese, tre autobombe sono state programmate per esplodere una notte di venerdì a Dublino alle 5.30. Ogni venerdi andavo in quel negozio di dischi, in curva, ma quel giorno ho pedalato fino a scuola.

A volte Songs of Innocence sembra quasi un concept album sui primi anni di Bono, c’è anche un pezzo che si chiama Cedarwood Road, che è la strada dove il cantane è cresciuto: Ha una coesione lirica unica tra gli album degli U2, dice Bono, non voglio sia un concept album ma che le canzoni provengano da qualche parte precisa.
Edge ridendo: il nostro Quadrophenia.. magari fosse cosi’ fortunato!

 

fonti: Rolling Stone Magazine

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