Adam e The Edge su Rolling Stone: prossimo tour nelle arene nel 2013?

“Mi piacerebbe suonare nelle arene il prossimo tour, è molto molto più facile”

In occasione del recente concerto degli U2 a Denver, il giornalista di Rolling Stone Brian Hiatt ha avuto l’occasione di intervistare The Edge e Adam Clayton dialogando del 360° Tour in piedi da 3 anni, delle difficoltà di Spider-Man: Turn Off The Dark e dove gli U2 hanno deciso di andare a partire da oggi. I punti salienti riguardano il fatto che il prossimo album non uscirà nel 2011 e presumibilmente non prima della fine del 2012. Edge inoltre ha affermato che gli piacerebbe molto di più suonare nelle arene il prossimo tour piuttosto che negli stadi

Ecco un estratto dell’intervista (per ora solo la parte di Adam Clayton):

Siete sembrati particolarmente felici questa sera.
Adam Clayton: Ho definitivamente realizzato quanto sia inusuale suonare davanti a grandi platee, fare sold-out ed essere ancora dopo 30 anni nel mondo della musica.

C’è un numero abbastanza importante di canzoni da No Line On The Horizon nella setlist, ma a questo punto non sembra che il tour sia necessario per l’album.
Si, è spiacevole. Ci piacerebbe suonare molto più materiale dall’album, ha avuto ottime recensioni. C’è anche anche molto materiale a disposizione ma non c’è niente da fare se le persone non lo apprezzano. E’ una vecchia storia: il singolo non ha funzionato e quando il singolo non funziona le persone perdono interesse per il disco.

Il tour non doveva essere così lungo, non era stato programmato così.
Non c’è niente che possiamo fare sulla durata del tour. Quello che è successo a Bono è stato molto serio e non potevamo continuare come se non fosse successo niente. E’ stato operato subito ed era esattamente un anno fa. Abbiamo lavorato a del materiale durante quella pausa ma avendo ricominciato il tour è difficile riprendere in mano tutto e continuare. Per questo penso che quest’anno non ci sarà nessun album poichè cominceremo a riprendere in mano tutto dopo che il tour sarà finito. Sarebbe da finire tutto entro settembre per poter rilasciare un disco nuovo, ma non è quello che faremo.

Dev’esserci stato un gran sollievo nel dire “il prossimo anno”. Quando avete preso la decisione?
Abbiamo lavorato molto in gennaio. C’è stato un notevole progresso. Abbiamo lavorato con Danger Mouse a New York. Dopo quel momento abbiamo deciso di vederci un altro paio di volte durante l’anno per vedere se ricavarci ulteriore materiale ma abbiamo capito che non potevamo farcela. Ad essere onesto, tutti sono rimasti un po delusi perchè sarebbe stato bello uscire con un disco alla fine dell’anno. Non è la mia decisione preferita rimandare ma era l’unica decisione sensata.

Paul McGuinness ha detto che l’idea di un nuovo album è stata sacrificata all’altare di Spider-Man.
C’è un fondo di verità. Nel momento in cui abbiamo preso la decisione di non continuare con il disco non avevamo ancora chiaro cosa poteva succedere con Spider-Man. E’ stata una conseguenza naturale il fatto che Spider-Man fosse in difficoltà e Edge e Bono hanno dedicato più tempo al musical.

Avete messo il vostro timbro su un paio di canzoni
Si l’abbiamo fatto, ma non ho seguito troppo da vicino la cosa

Li avete seguiti o avete semplicemente lasciato fare?
Sono scrittori e musicisti. Devono fare quello che gli piace, e spero gli sia piaciuto, e li ho supportati con tutto il cuore.

Deve essere frustrante però se ha impedito un nuovo album
Non è stata la miglior situazione che poteva accadere ma siamo rimasti uniti e ce l’abbiamo fatta. Non c’era altra opzione.

Avevate ‘Songs Of Ascent’, l’album di RedOne, e ad un certo punto si è cominciato a parlare di Spider-Man come un album degli U2… tutti questi album fantasma… non è il vostro solito modo di fare.
Penso sia una buona cosa per Bono, concettualmente, concentrarsi come scrittore perchè ha bisogno di diversi scenari.

Quindi, nella tua immaginazione, non erano tre album diversi. Lavoravate sulla musica e avreste scelto la cosa migliore…
Esattamente. Io so che Songs Of Ascent è qui.

Sarebbe strano farlo uscire ora no?
Non sono convinto sia la prossima cosa da fare. Il lavoro con RedOne è stato molto stimolante. Ma ancora non sono sicuro fosse l’essenza a cui mirano gli U2. Possiamo fare molte cose diverse ma penso che non dobbiamo dimenticare l’essenza della nostra band. Penso che sia questo che la gente cerca da noi, dobbiamo fare il meglio e concentrarsi su questo e il lavoro con Danger Mouse si avvicina molto di più a quello che cerchiamo. Siamo molto curiosi, vorremo essere nei club e fare pop music e questo è quello che abbiamo fatto con RedOne, ma alla fine non è quello che ci siamo sentiti di fare come definitivo.

Siete pronti a staccare per un po’ dopo la fine del tour?
Ci siamo detti che Agosto e Settembre saranno i nostri mesi di relax. Ad Ottobre e Novembre penseremo al nuovo materiale anche se penso che cominceremo ad impegnarci seriamente ai primi di febbraio.

Come ti senti pensando al futuro della band in generale?
Non puoi fare troppi pensieri quando hai problemi di salute. Stiamo cercando di arrivare ad un punto dove non ci sono problemi di salute.
E’ una vita dura anche se potrebbe non sembralo. E bisogna veramente concentrarsi per continuare a tenere se stessi in quest’ottica. Penso che alla fine del tour ci prenderemo del tempo per respirare e poi nell’arco di due o tre anni saremo di nuovo pronti per farlo ancora. C’è sempre il solito insieme di domande: “Vuoi suonare ancora negli stadi?”, “No non vogliamo suonare in uno stadio”. “Vuoi suonare in un’arena?”, “Si ci piacerebbe suonare in un’arena”, “Ma se suonate nelle arene ci vorrà molto più tempo per girare il mondo, se suonate negli stadi potete farcela in un paio di estati”… e il dibattito ricomicia.

E’ possibile che esca un album e non un folle world tour?
Ovviamente se facciamo un disco facciamo anche un tour. Mi piace molto fare le cose una per volta e per quanto mi riguarda non esiste un disco finchè non è nei negozi e non esiste un tour finchè l’album non è finito.
Non penso che vorremmo fare ancora un tour negli stadi, ma non lo so. Se il disco prende piede in un certo modo allora forse si. Quindi dobbiamo vedere un po di cose. Mi piacciono i tours nelle arene, sono molto molto più semplici.

Riesci ad immaginarti ancora tra 20 anni fare le stesse cose?
Penso sia improbabile, ma sai…

In 10 anni è più facile?
Si, riesco ad immaginare i prossimi 10 anni, ma sai, mai dire mai. Fare musica, rock specialmente, è diventato molto molto più difficile rispetto agli ultimi 65 anni… Il tipo di musica che fa Leonard Cohen sembra essere in grado di farla. Quindi a parte gli Stones… chi potrebbe continuare su certi livelli rock?

Articolo in inglese: link

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