The Joshua Tree 2019: ecco la seconda data a Sydney

zaharadessert

(Photo by @zaharadessert)

Dopo il fantastico concerto di ieri, caratterizzato dall’omaggio all’amico Michael Hutchence, oggi a Sydney gli U2 sono pronti a raddoppiare con un nuovo imperdibile show. Tra poco potremo infatti seguire insieme il loro secondo show nella città australiana, immergendoci di nuovo nelle fatate atmosfere del Joshua Tree. Il tour è già praticamente arrivato al giro di boa. Una leg breve, ma assolutamente intensa che ci dà la possibilità di riascoltare live alcuni pezzi che erano scomparsi dalle setlist della band.

Vivete con noi la diretta del concerto anche attraverso il nostro forum, la nostra pagina Facebook o tramite Twitter! Vi aggiorneremo anche sui vari link per seguire in direttalo show. Ecco il mixlr che stavamo aspettando: http://mixlr.com/nicou2/

Setlist
01. Sunday Bloody Sunday
02. I Will Follow
03. New year’s day
04. Bad
05. Pride (In The Name Of Love)
06. Where The Streets Have No Name
07. I Still Haven’t Found What I’m Looking For
08. With Or Without You
09. Bullet The Blue Sky
10. Running To Stand Still
11. Red Hill Mining Town
12. In God’s Country
13. Trip Through Your Wires
14. One Tree Hill
15. Exit
16. Mothers Of The Disappeared
17. Desire
Encores:
18. Elevation
19. Vertigo
20. Even Better Than The Real Thing
21. You’re the Best Thing About Me
22. Beautiful Day
23. Ultra Violet (Light My Way)
24. Stuck In A Moment You Can’t Get Out Of
25. One

Ci siamo! The whole of the moon è la sferzata che fa salire i giri del motore prima dell’arrivo sul palco dei nostri fantastici 4! Sunday bloody sunday! Larry picchia per noi! Questa partenza mette subito in chiaro le cose! Parlavamo di sferzate? Parlavamo di giri del motore? Ecco per voi I will follow signore e signori!! Tutta la potenza di fuoco degli early days!! In posizione numero 3 abbiamo un altro capolavoro della band, New year’s day. Un pezzo così pieno di classe e significato, forma e sostanza. Ed è soltanto uno dei momenti eccelsi che raggiungeremo con questo concerto! Incredibile! I livelli sono altissimi, celestiali. “Last night we had one of those epic nights of rock’n’roll. But we were just warming up, isn’t that right? And so were you, isn’t that right? Let’s see where we can take this night. This is Bad.Bad è il solito gioiello, una poesia potentissima. Siamo già sconvolti da tanta bellezza, siamo in piena sindrome di Stendhal cari fan! Ascoltiamo da casa, ma con il cuore siamo a Sydney! Lo snippet di Waltzing Matilda è una carezza per i fan australiani… Incredibile inizio di concerto, ormai diventato quasi la norma, ma non per questo di minor valore. Con Pride (In the name of love) si chiude una prima parte che è un insieme di successi immortali. Quante band possono regalare così tante chicche, prima di proporre il loro album più importante? Grandissimi U2!!

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(Photo by @JimWilsonTV)

Una luce rossa ci illumina, ci travolge e ci porta con sè verso terre lontane e familiari. Where the streets have no name! Ogni volta, ogni dannata volta la stessa identica emozione! E’ il Joshua Tree! La strada è tracciata e noi non ci facciamo pregare: la percorriamo con entusiasmo! I have spoke with the tongue of angels. I have held the hand of a devil. It was warm in the night. I was cold as a stone. But I still haven’t found what I’m looking for! Tutto il pubblico canta emozionato, verso per verso, le parole di With or without you fino all’esplosione del ritornello! Un’emozione senza pari che ben conosciamo! A questo punto del concerto è assolutamente legittimo essere rimasti senza voce! Eppure Bono rilancia ancora e noi cerchiamo di tenergli testa rispondendogli a tono! Bullet the blue sky è come sempre dirompente! La chitarra di Edge ci ferisce, ma non possiamo fare a meno di questo brano!! Non potremo mai fare a meno di Bullet!!!

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(Photo by @u2tour)

Running to stand still ci tocca nel profondo mentre ci mostra in lontananza la Dublino degli anni ’80… Soffiata così, con la delicatezza che sa regalare il nostro Bono, non può che commuovere il pubblico presente oggi a Sydney. From father to son the blood runs thin. Ooh, see the faces frozen still against the wind. Red Hill Mining Town! Ecco la prima delle canzoni disperse e finalmente ritrovate. Troppo vicina al cuore per essere dimenticata, ma fino a pochi anni fa troppo lontana dagli occhi fa per poter sognare di sentirla dal vivo. E invece eccola qui, una gemma riemersa dalle profondità oceaniche della discografia U2! “In these days we have to stay awake to dream” e, mentre iniziano a cadere le prime gocce di pioggia sul pubblico del Sydney Cricket Ground, parte In God’s Country.

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(Photo by @u2tour)

A questo punto dello show, probabilmente proprio perchè si tratta di un momento più “luminoso”, il nostro Bono ha sempre voglia di chiacchierare e anche stamani si diverte un po’, coinvolgendo anche gli altri componenti della band. Poi inforca l’armonica e si lancia in una Trip through your wires che ben si sposa con questo atteggiamento. We turn away to face the cold, enduring chill as the day begs the night for mercy, love. A sun so bright it leaves no shadows, only scars carved into stone on the face of earth. The moon is up and over One Tree Hill, we see the sun go down in your eyes! Buon ascolto cari fan! Questo pezzo è pura magia! Exit è il fulcro di questo concerto! Brano che dal vivo porta una carica inarrestabile, non riusciamo a contenere le emozioni che ci suscita questo pezzo! Gli U2 ci portano nel lato oscuro del Joshua Tree e ci mostrano quanto profonda è la tana del bianconiglio! Straziati, usciamo a riveder le stelle, portateci in dono dalle madres di Mothers of the Disappeared.

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(Photo by @Nick_P_McKeo)

Prima della fine del set principale c’è spazio per un altro pezzo che, a sorpresa, è Desire. Anche se questo pezzo è stato spesso alternato in scaletta ad  Angel of Harlem, resta il fatto che Desire è alla prima apparizione in questo tour 2019. Breve pausa e si riparte. Leggerezza è la parola chiave di questo momento e quindi si salta con Elevation. E insieme a Elevation cosa potevano proporre? Dubbi? Mai. Unos, dos, tres, catorce! E via con Vertigo! Prima incursione nel mondo di Achtung Baby con Even better than the real thing! Dopo una prima parte di concerto così potentemente anni ’80 è normale passare ai decenni successivi in questa ultima parte di show.  Bono introduce la band e parlando di Larry… “on the drums U2’s very first concert promoter, hosting our very first show in his kitchen on the north side of Dublin. It has to be said, there was more band than audience—in fact, there was NO audience!

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(Photo by @big_no7)

Piccoli problemi tecnici per Edge che è anche costretto a scendere dal palco insieme a Dallas per rimediare, prima di You’re the Best Thing About Me. E’ quindi il momento della megahit anni 2000 Beautiful Day: il brano invoglia il pubblico a cantare e nessuno si tira indietro! “When human rights win out over human wrongs, that’s a beautiful day.” Arriva poi una chicca da non sottovalutare mai, solo perchè piazzata in questa parte di scaletta che potremmo definire quasi di “alleggerimento”: Ultra Violet (Light my way) è un capolavoro vero! Un brano che ci scorre sotto pelle e che ci rende orgogliosi di questa band! Come ieri sera Bono ricorda il suo grande amico Michael Hutchence, nato e deceduto proprio a Sydney, e anche stasera gli dedica una sentitissima Stuck in a moment you can’t get out of, brano scritto proprio per salutare il cantante degli INXS. Si chiude con un altro inno assoluto degli U2, One. Un finale importante per un concerto pieno di significati, musicali e non. Bellissimo il coro finale con il pubblico che canta compatto tutta Never tear us apart degli INXS uscendo dallo stadio!

Buon tour a tutti!

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(Photo by @u2tour)

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(Photo by @nicolasvanhove)

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(Photo by @harrykantas)

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(Photo by @u2tour)

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(Photo by @aux_Reeal)

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(Photo by @u2tour)

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