U2 Green Light, SevenEleven

In origine doveva chiamarsi Sinatra.
Nata durante le sessioni di Achtung Baby degli Hansa Studios, dove gli U2 vennero avvicinati anche da Wim Wenders, che voleva da loro una canzone per il suo prossimo film: Faraway So Close.
Adam: Stay (Faraway So Close) era un pezzo su cui Bono ed Edge avevano lavorato un bel po’. Bono diceva sempre che era un pezzo per Sinatra, ma ci servivano canzoni per Zooropa, così pensammo di metterci mano. Nessuno ci scambierebbe per la band che accompagna Sinatra, quello che riuscimmo ad ottenere, fu un suono da complessino jazz senza pretese e funzionò davvero.

Tanto da essere in nomination per il Golden Globe 1994 e battuta solo da Streets of Philadelphia di Bruce e da You Made Me the Thief of Your Heart di Bono e Sinead O’Connor.

Green light, Seven Eleven
You stop in for a pack of cigarettes
You don’t smoke, don’t even want to

Il celebre video, diretto da Wim Wenders, è ambientato a Berlino. Gli U2 appaiono nel video come angeli custodi che vegliano su una giovane band che suona le proprie canzoni. Le famose riprese della band sopra la Colonna della Vittoria, in realtà sono state girate sopra un modello appositamente riprodotto.
La scena finale del video, mostra Bono che cade dalla statua ed atterra sulla strada, mentre canta:
Just the bang
And the clatter
As an angel
Hits the ground

Live è stata suonata per la prima volta il 31 luglio 93 a Stoccolma, durante la leg Zooropa. In generale non è stata certo abusata dagli U2, visto che è stata suonata in tutto solo 124 volte, presenza fissa solo nell’Elevation Tour, inaugurava uno dei passaggi più belli dell’intera storia live degli U2, Stay, All i Want is You, Streets, che nella seconda parte del tour è diventato, Stay, Bad / 40, Where The Streets Have No Name. Poesia.

Di seguito cerchiamo di collocare l’impatto di Stay sul panorama musicale, analisi come sempre a cura di Gianluigi Cima.

I NUMERI DI STAY
Malgrado sia solo il terzo singolo licenziato da Zooropa, Stay (Faraway, So Close!) è il primo dell’album estratto in maniera tradizionale.
L’apripista Numb, infatti, uscì in formato VHS, mentre il successivo Lemon vide la luce solo in Australia e Giappone, oltre che, impresso su un suggestivo vinile giallo da 12 pollici, negli Stati Uniti.
In Europa, invece, la pubblicazione fu esclusivamente promozionale: in Italia, tuttavia, le copie d’importazione si rivelarono sufficienti ad issarlo al #6 della classifica (Musica&Dischi).

Ciò premesso, sotto il profilo commerciale, come si colloca Stay (Faraway, So Close!) nella pingue discografia degli U2?

È senza dubbio una delle ballate più popolari ed apprezzate della band irlandese. Basti pensare che attualmente occupa la posizione #17 tra i singoli degli U2 più venduti di sempre (al #1 With or Without You), con circa 2,700,000 copie: tale dato, si badi, tiene conto, nel complesso, delle vendite puramente “fisiche” (circa 650,000 copie), delle vendite digitali e di quelle generate dallo streaming.
Il singolo, inoltre, è certificato “silver” nel Regno Unito (200,000 copie) e “gold” in Australia (35,000 copie).

Per quanto attiene allo streaming, il pezzo conta ad oggi circa 98 milioni di ascolti considerando tutte le piattaforme (Tidal, Deezer, Apple Music, Amazon Music, ecc.), di cui 37 milioni sul solo Spotify: un numero ragguardevole, che proietta la canzone dritta nella top 20 di quelle più ascoltate dell’intero catalogo della band (classifica capeggiata da With or Without You, seguita da I Still Haven’t Found What I’m Looking For e Beautiful Day, che proprio di recente, anche in virtù dell’impulso esercitato dall’edizione celebrativa di All That You Can’t Leave Behind, ha temporaneamente scalzato One, scesa al #4).

Come si comportò il singolo Stay (Faraway, So Close!), pubblicato il 22 novembre 1993, nelle classifiche mondiali?

Nel Regno Unito, esordì al #6, per raggiungere il #4 (posizione più alta) la settimana successiva.
Questo il percorso in classifica (top 75): 6-4-14-24-29-28-48-60-69.
Negli Stati Uniti, fece il suo ingresso nella Billboard Hot 100 al #75, per poi attestarsi al #61 (posizione più alta) due settimane più tardi. Ecco l’intero percorso in classifica (top 100): 75-66-61-61-61-61-61-62-66-71-69-81-93.
Il brano è però salito sino al #12 nella Billboard Mainstream Rock (classifica incentrata sui pezzi maggiormente diffusi nelle principali stazioni radio rock statunitensi), sino al #15 nella Billboard Alternative Airplay (classifica in cui campeggiano, essenzialmente, le 40 canzoni più ascoltate nelle stazioni che trasmettono rock alternativo), e sino al #31 nella ARC Weekly Top 40 (classifica che ordina i singoli in base alla popolarità conseguita tramite, congiuntamente, vendite, airplay radio, rotazione video).

Il modesto rendimento nella celebre Billboard Hot 100, si spiega con la peregrinazione dello Zoo Tv, che abbandonò gli Stati Uniti nel novembre del 1992, per proseguire in Europa con la quarta leg (denominata proprio “Zooropa”) e approdare, infine, in Oceania e Giappone con la quinta leg (“Zoomerang”): quando il singolo Stay (Faraway, So Close!) venne dunque pubblicato negli Stati Uniti, la spinta promozionale del tour si era esaurita e l’album aveva ormai già espresso il suo pieno potenziale in classifica.
A titolo informativo, ecco la chart run di Zooropa negli States: 1-1-2-3-4-6-10-11-13-16-20-22-29-37-40-42-52-62-73-86-81-79-76-65-58-54*-60-58-68-82-99.
Se osserviamo attentamente l’andamento, rileviamo che l’album, dopo essere sceso fino al #86, risale lentamente la china fino al #54.
Tale inversione di tendenza va ascritta a diversi fattori, e segnatamente: 1) al #1 raggiunto da Lemon nella Billboard Dance Club Songs (si trattò del primo brano della band a raggiungere la vetta in questa speciale graduatoria); 2) al quinto platino (5 milioni di copie) guadagnato da Achtung Baby nell’agosto ’93 che fruttò agli U2 ulteriore eco mediatica; 3) all’impatto radiofonico legato alla release ufficiale di Stay (Faraway, So Close!), rilasciato come singolo “fisico” poche settimane dopo.

Da notare che, in tempi più recenti, anche Love Is Bigger Than Anything In Its Way (quinto estratto da Songs of Experience) si è arrampicata fino alla vetta della Dance Club Songs.
In Italia (Musica&Dischi), il brano irruppe al #23, per raggiungere, in poche settimane, il #3 (posizione più alta). Di seguito, il percorso del singolo nel nostro paese: 23-5-4-4-4-3-3-6-5-4-4-7-8-11-18-18-18-20.
Per quanto riguarda il resto del mondo, le posizioni più alte raggiunte dal pezzo sono: #1 in Irlanda, #3 in Islanda, #5 in Australia e Finlandia, #6 in Danimarca e Nuova Zelanda, #10 in Olanda, #13 in Belgio e Svezia, #14 in Canada, #15 in Spagna, #18 in Francia, #20 in Svizzera, #88 in Germania.
Nella Eurochart Hot 100 (i singoli più venduti in Europa), Stay (Faraway, So Close!) si issò fino al #10 (finendo al #75 nella Year-End Sales Chart stilata per il 1994, una classifica che indica i brani più venduti dell’anno nel “vecchio continente”).

Nella European Top 20 (che ordina i pezzi più popolari, non solo i più venduti), Stay (Faraway, So Close!) arrivò al #5.
Qui la chart run completa: 16-12-10-11-5-10-13-16.

Su YouTube, siamo al battesimo del video ufficiale rilasciato dalla piattaforma VEVO e, dunque, non disponiamo ancora di dati utili. Ad oggi, tuttavia, possiamo stimare il rendimento del pezzo, con ragionevole grado di attendibilità, sommando i risultati dei video ufficiosi: si arriva agevolmente a 26 milioni di visualizzazioni, bastevoli per spingere il singolo nella top 20 dei brani più visti della band. La classifica è comandata, con 391 milioni di visualizzazioni, da With or Without You, che, computando anche la già accennata primazia nello streaming e nelle vendite, si conferma il brano in assoluto più celebre degli U2.

FONTI: U2byU2, U2gigs, varie ricerche web e Gianluigi Cima, il preziosissimo Illusion nel forum di U2place

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