U2eiTour St. Louis, setlist e nostro racconto del concerto

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SETLIST ST. LOUIS 4 MAY 2018

1- Love Is All We Have Left
2- The Blackout
3- Lights Of Home
4- Beautiful Day
5- I Will Follow
6- New Years Day
7- All Because Of You
8- The Ocean
9- Iris
10- Cedarwood Road
11- Sunday Bloody Sunday (snippet Raised By Wolves)
12- Until The End Of The World
(intermission – Hold Me Thrill Me Kiss Me Kill Me)
13- Elevation
14- Vertigo
15- Desire
16- Acrobat
17- The Showman (snippet) / You’re The Best Thing About Me
18- Staring At The Sun
19- Pride
20- Get Out Of Your Own Way
21- American Soul
22- City Of Blinding Lights
23- One
24. Love Is Bigger Than Anything In Its Way
25- 13 (there is a light)

 

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oRE 3.19 italiane e oramai manca poco all’inizio del concerto, sembrerebbero pronte delle novità rispetto alla prima setlist di Tulsa, provate durante il soundcheck di qualche ora fa.
Ecco una prima lista di fonti audio/video:
http://mixlr.com/u2gigs/
https://www.pscp.tv/w/1dRKZeLdQqoxB
http://mixlr.com/miryclayu2/
http://mixlr.com/joe_ahorro/
http://mixlr.com/andrew-william-smith/

Ore 3.39 dovremmo esserci.. ed infatti siamo circondati dal calore dell’intron Winter Beats – I Break Horses . Si abbassano le luci, ore 3.43 la calda voce di Bono in Love Is All We Have Left, atmosfera rarefatta all’interno della venue. Signori ci siamo, siamo fan degli U2 anche e soprattutto per momenti come questi che stiamo vivendo.
Quindi si accomodano gli altri componenti della band, The Blackout accende definitivamente lo spettacolo.
Tocca a Lights Of Home, una delle Principesse dell’ultimo disco, siamo curiosissimi di sentire come evolverà questa canzone. Le basi sembrerebbero quelle dell’orchestra di Londra ospite del meraviglioso live della BBC. La canzone è molto suggestiva, la voce di Bono va tarata sulle parti alte mentre il sound è perfetto, l’assolo di Edge è una lunga coccola.
Siamo con i brividi ed inizia Beautiful Day a riportarci su questa terra, See the world in green and blue…ashley judd right in front of you!

Sorry about last year, Bono introduce I Will Follow a St Louis ricordando il rinvio del concerto del Joshua Tree Tour. Uno dei pezzi più longevi e più suonati dagli U2, seguita da una mammasantissima, New Years Day, sound U2 nel midollo. Esordio nel tour di un pezzo depurativo, We Will Be With You Again cari U2, Edge anticipa leggermente l’escalation ma è un pezzo favoloso della nostra discografia.
Durante il pezzo Bono presenta la band.

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La magia viene interrotta dal sound acido della chitarra di Edge, inizia All Because Of You, un pezzo preso dalla Bomba che era dal 2006 che non suonavano e apparentemente non se ne sentiva la mancanza. Fortunatamente finisce velocemente e torniamo sulle nostre modulazioni di frequenza con The Ocean, a picture in grey, Dorian Gray, just me by the sea. Alcuni concerti del Boy Tour aprivano così, chissà che nell’evoluzione della setlist, non possa essere seguita da 11 O’Clock Tick Tock.
La canzone termina con Bono che parla: “It could be Larry’s story. Adam’s, Edge’s. All of us have places & people that mean more to us than we explain. I have very few memories of my childhood. My mother. I wrote this to remember the N.coast of Dublin, seaside towns. Watching my mother swimming in the ocean”
E subito chiama Iris, la chitarra di Edge torna ad essere presentissima, uno dei più bei ripescaggi del 2015. Momento di massima introspezione per il nostro Paul, che subito dopo ci parla della sua via Cedarwood Road, quel quartiere di case basse, senza semafori e pieno di piccole rotonde.

Altra modifica alla setlist di Tulsa, non c’è Song For Someone ma al termine della canzone, viviamo un flashback, sentiamo Larry inconfondibile su Sunday Bloody Sunday, Bono la sussurra e termina con i rintocchi di un campanile. Quindi voce introduttiva, botte sul tamburo di Larry, leggero accennno a Raised By Wolves ma il pezzo non parte, si sente l’urlo inconfondibile sotto e sta per partire Until The End Of The World, a dare un pò di colore a questa setlist.
Dopo l’assolo di Edge cambia qualcosa nel pezzo, c’è un Edge vivace e diverso dal solito e come ogni modifica ci sta alla grandissima. Classe, classe, classe!
Potente fino alla fine, anzi, alla fine diventa dirompente. CANZONE STRAORDINARIA.

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Termina la prima parte, Hold Me Thrill Me Kiss Me Kill Me on air, Gavino Venerdì la sussurra

Siamo sull’e-stage e si rientra nel vivo con Elevation, introdotta dallo stesso Influx Mix del 2001, è quindi riportata alla sua origine, quando era il punto d’inizio del concerto dell’Elevation Tour. Nessuna pausa, Vertigo, l’uno-due vola via veloce. Bono con la tuba di Paperon De Paperoni.
Ecco Paul che parla: “Who needs innocence when experience is more fun? … Experience brings us everything we think we want. Everything we… DESIRE!” e parte la canzone nella stessa modalità dell’esibizione di Las Vegas di settembre 2016 I Heart Music Radio Festival. Il basso di Adam sugli scudi, ci piace tantissimo così.
Ora voliamo via assieme, ACROBAT ancora. Bono gioca con un app stile MSQRD, il viso è un’evoluzione di McPhisto ed il suo modo di parlare è inconfondibile, il suo spirito si è impossessato di Bono. “Oh, St. Louis….When you think I don’t exist, that’s when I do my best work.”
E parte la canzone imperativa, uno straordinario Edge, accompagnato da Adam e soprattutto da un favoloso Larry, è incredibile, stiamo ascoltando Acrobat suonata live dagli U2. C’erano molti dubbi sulla resa live, spezzati via da queste prime due proposizioni. La band è favolosa, è il momento Exit del 2017, stato di ipnosi collettiva sospinta da quella chitarra, con le teste che dondolano ad occhi chiusi. Stupenda! Stupenda! vale da sola la discografia di qualsiasi altra band accostata agli U2, la più grande band al mondo!

You’re The Best Thing About Me, riprendiamo il filo di Songs Of Experience, sussurrata anche questa, versione acustica, Larry, the teacher with glasses, ai tamburi con le mani. C’è all’inizio uno snippet di The Showman, “Showman gives you the front row to his heart”. Il momento acustico prolunga con Staring At The Sun, che rientra in setlist e finalmente un pezzo da Pop. Bono all’inizio della canzone: “from our psychedelic period”

catturainstagram rcaroule – Gli U2 durante American Soul, visti dal retro palco.

Pride a mettere un pò di famigliarità, “One boy washed up on an empty beach. One boy never will be kissed.” con Bono che torna sul concetto The American Dream, “Tonight we dream with our eyes open…with our minds open…”.
Quindi Bono solletica la platea sui coretti di Get Out Of Your Own Way, finchè parte la canzone e stimola di continuo to sing for us, qualche risultato lo ottiene.
Megafono in mano a urlare: “stand up for America! Stand up to America!” e piglio aggressivo di Bono, è il turno di American Soul.
City Of Blinding Lights
, introdotta da una base diversa dalle solite. Sullo schermo viene proiettata la skyline di St Louis
Termina anche questa seconda parte con Bono che ringrazia e saluta la crew: “Willie Williams, Smasher, Gavin Friday. “Give it up, they didn’t get much sleep last night.”, la band esce dallo stage e siamo accompagnati da Women Of The World di Jim O’Rourke, fino alla fine.

One a riprendere il filo del discorso, coretti dalla venue ridicoli, Bono in supporto fin da subito.
Siamo verso la fine del concerto, Love Is Bigger Than Anything In Its Way, la canzone ci piace dall’inizio alla fine.

13 (there is a light) ed il concerto termina così dopo uno scroscio di applausi. Bono da solo sull’e-stage con la lampadina della cameretta che gli balla sopra la testa. La band è innegabilmente in formissima, nessuna defaillance sul sound e nemmeno da parte di Bono, ci apprestiamo a rivivere il nostro sogno assieme agli U2.
Buona giornata U2 fan

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