E’ da poco terminato il concerto del Joshua Tree Tour a Washington DC, ecco le canzoni suonate
Sunday Bloody Sunday
New Year’s Day
Bad / America (snippet)
Pride (In The Name Of Love)
Where The Streets Have No Name
I Still Haven’t Found What I’m Looking For
With Or Without You
Bullet The Blue Sky / Black Dog (snippet) / America (West Side Story) (snippet)
Running To Stand Still
Red Hill Mining Town
In God’s Country
Trip Through Your Wires
One Tree Hill
Exit / Wise Blood (snippet) / Eeny Meeny Miny Moe (snippet)
Mothers Of The Disappeared
encore(s):
Miss Sarajevo / The New Colossus (snippet)
Beautiful Day / America (Prince song) (snippet)
Elevation
Ultra Violet (Light My Way)
One / Hear Us Coming (snippet)
Vertigo
Il riassunto della serata
Oggi gli U2 si sono esibiti a Washington DC, alla Landover Arena (che in realtà si trova nel Maryland). E’ stata la quarta volta per gli U2 in quest’area dopo il College Park del 25 aprile 1983 e due volte alla Landover Area (l’8 aprile 1985 e il 29 settembre 2009). Gli altri due concerti in Maryland sono stati a Baltimora.
Durante il soundcheck giornaliero i tecnici hanno provato versioni strumentali di New Year’s Day, Streets e Mysterious Ways.
All’inizio di Bad Bono ha parlato brevemente del recente scontro a fuoco ad Alexandria, in Virginia e ha espresso gratitudine al membro del congresso Steve Scalise. Bono ha dedicato I Still Haven’t Found al cardinale Theodore McCarrick di Washington e One Tree Hill a Emma Oxford, vedova di Michael Elliot, ex CEO della One Campaign scomparso a luglio scorso.
Ultra Violet è tornata in scaletta al posto di Mysterious Ways. E i brani durante l’encore sono cambiati di ordine. Beautiful Day è stata suonata dopo Miss Sarajevo con un nuovo video intro per il World Refugee Day con Kennedy e Regan. Ci sono state alcune difficoltà tecniche all’inizio di One.
Lo show è terminato in modo strano, Bono ha portato uno spettatore sul palco alla fine di Vertigo e per un attimo è sembrato che la band volesse suonare un’altra canzone (portando così a 22 i brani). In realtà alla fine non è successo niente e il concerto è terminato con un ultimo assolo di Larry alla batteria.
I racconti durante la giornata.
Un giorno si, un giorno no, un giorno si, un giorno no e stanotte è il giorno SI!
Gli U2 sul palco dal Fedex Field di Washington, sold out e serata con aspettative, in una delle città dove la storia è longeva ed è datata secondo concerto nella storia di Washington, 7 dicembre 1980, ne abbiamo parlato in modo approfondito nell’articolo U2 Live dal Bayou di Washington DC, da cui estraiamo:
Siamo nel 1980, il 20 ottobre è uscito il primo album BOY, e dopo parecchie esibizioni di grande successo in Irlanda e UK, gli U2 decidono di volare negli USA per gettare i semi nel mercato discografico più grande del mondo. La struttura organizzativa della band per farsi conoscere nella patria del rock&roll viene studiata da Frank Barsalona che fissa un mini tour nella East Coast, per iniziare un rapporto con i primi fan americani, sfruttando il sudore e la rabbia emozionale che scaturivano dai primi concerti in UK e che sarebbero stati la medicina anche negli States.
Suonarono il primo live negli States il 6 Dicembre al Ritz di New York e tra persone che andavano e venivano con il drink e che di sfuggita lanciavano sguardi verso lo stage, Barsalona si accorse di aver scritturato dei vincenti, quando alla fine il critico pubblico newyorkese applaudì la band.
Il giorno dopo, il 7 Dicembre, suonarono con gli Slickee Boys al Bayou Club, a Washington DC: di fronte avevano 200 spettatori.
La scaletta fu la seguente: 11 O’Clock tick tock, An Cat Dubh, Into the heart, Another Time Another Place, The Cry, The Electric Co.. Things to make and Do, Twilight, I will follow, 11 O’clock tick tock (bis), Out of control