Dalle ore 16 si sono susseguiti numerosi rumors su avvistamenti della band all’interno dello stadio Olimpico di Torino e successivamente sono state sentite un insieme di canzoni tra cui una in particolare che poteva trarre in inganno in quanto la voce di Bono poteva essere scambiata per quella (sul nostro forum trovate il link alla canzone originale). Il nostro amico Cristian che aveva registrato un video ne era convinto. Successivamente sono giunte nuove notizie in merito a nuove prove della band al completo presso il PalaIsozaki adiacente allo stadio.
In questi giorni i rumors, le notizie vere, quelle false, etc. etc. si moltiplicheranno e cercheremo anche grazie a voi di filtrare soltanto quelle provate e confermate da più fonti. Per aiutarci in questo difficile compito nell’era del web 2.0 (facebook, twitter e vari social network) vi inviamo ad iscrivervi al nostro forum e partecipare attivamente alle discussioni AIUTANDOCI a filtrare le informazioni più affidabili. Nel 2010 i contenuti web non li decide più solo il singolo ma tutta la comunità web.
Intanto quest’oggi sono stati eseguiti l’ultimi collaudi sulla struttura del video-wall, visto che nella giornata di ieri la parte superiore della struttura era già presenti (Vedi News). Possiamo dire da quest’ultima foto che il palco è stato completato.
Copyright della foto va a Diego Spagnoli:
** Aggiornamento riguardo al disguido su eventuali nuove canzoni provate **
Oggi alcuni placers presenti allo stadio ci avevano avvisato che gli U2 stavano provando due canzoni nuove: a questo link (http://www.youtube.com/watch?v=FoGhRtelZ94) è possibile vedere il video registrato da Cristian B. Come avrete modo di verificare, la voce che si può ascoltare è facilmente scambiabile per quella di Bono vista la scarsa qualità del suono.
Si tratta in realtà della canzone “My Brain is Like a Sieve” di Thomas Dolby (http://www.youtube.com/watch?v=SqMpdOMblJI): è dunque chiaro che non è Bono a cantare e i ragazzi al di fuori dello stadio si sono confusi. Non è affatto un problema e, anzi, li ringraziamo per le testimonianze che ci stanno dando.