Eccoci arrivati alla quinta data in programma al Forum di Los Angeles, mitica metropoli in California, la cui Contea è vasta come il Veneto e che racchiude alcuni dei quartieri più cool al mondo, come Beverly Hills, Hollywood, Santa Monica, Bel Air e parecchi altri.
Come già scritto in precedenza, nella città degli Angeli gli U2 hanno una storia imponente, lunga e molto varia, hanno infatti suonato per oltre cinquanta esibizioni e in questo Tour già quattro concerti più una caldissima nottata al Roxy Theater lo scorso 28 maggio e questa sera si apprestano a salutare la città che li ha accolti anche questa volta con passione.
Durante i soundcheck sono stati provati diversi pezzi ancora non proposti live, ognuno di questi potrebbe caratterizzare molto la serata che ci apprestiamo a vivere in diretta, e potrete seguirci sul nostro Forum, o nelle nostre pagine Facebook e Twitter
Questa l’intera setlist della serata:
01. The Miracle (Of Joey Ramone)
02. Out Of Control / Good Times, Bad Times (snippet)
03. Vertigo
04. I Will Follow
05. Iris (Hold Me Close)
06. Cedarwood Road
07. Song For Someone
08. Sunday Bloody Sunday / When Johnny Comes Marching Home (snippet)
09. Raised By Wolves / Psalm 23 (snippet)
10. Until The End Of The World / Love And Peace Or Else (snippet)
(Intermission)
11. Invisible
12. Even Better Than The Real Thing
13. Mysterious Ways / Burning Down The House (snippet) / Young Americans (snippet)
14. Volcano
15. Ordinary Love
16. Every Breaking Wave
17. Bullet The Blue Sky / Black Dog (snippet) / 19 (snippet)
18. The Hands That Built America (snippet) / Pride (In The Name Of Love)
19. Beautiful Day
20. The Troubles
21. With Or Without You
encore(s):
22. City Of Blinding Lights
23. Mother And Child Reunion (snippet) / United States Declaration Of Independence (snippet) / Where The Streets Have No Name / California (There Is No End To Love) (snippet)
24. One / My Sweet Lord (snippet) / Invisible (snippet)
Volcano
ore 5.15 locali, siamo in diretta, il Forum si sta riempiendo all’ultimo come da abitudini rilassate in Usa. Stasera particolarmente lento l’afflusso alla venue, magari colpa del traffico imponente per arrivare ad Inglewood, dove in alcuni momenti della giornata non bastano le 6 corsie della Freeway per la sua scorrevolezza.
ore 5.28 risuona People Have The Power, l’atmosfera nella venue è elettrica, si attende a minuti l’ingresso di Bono da una parte dello stage e del resto della band dall’altra. ore 5.32 Bono sale sul palco e pronuncia un paio di volte The most beautiful sound in the world e comincia Miracle con il cantante che prova a solleticare il pubblico nei coretti. Il resto della band sale circa un minuto dopo e comincia di botto lo show. Buon concerto a tutti, cari U2 fan. Inizio al fulmicotone, ritmo elettrico e senza nemmeno un secondo di pausa risuona Out of Control, from the band from Dublin! Su questo pezzo Bono presenta il resto della band, Adam Clayton, Larry Mullen Jr e The Edge. In questa prima parte i nostri suonano ad un ritmo infuocato e terminano il trittico di apertura con Vertigo, Bono, All the Spanish speakers in the house, there isn’t one on stage, poche luci gialle sullo stage e via a saltare e cantare assieme.
ore 5.47 tonight for the last night in Los Angeles, ed Edge fa partire I Will Follow, Bono if there is one idea at the heart of tonight it is surrender e siamo in pieno concept, con il megaschermo che proietta le prime immagini di stasera e parte Iris, we have a big hole in our heart where Dennis Sheehan used to stand, we’ve filled that with defiant joy at our shows. Solito grande cuore della band che non dimentica nessuno della U2 family, men che meno il loro Tour Manager per oltre trent’anni.
ore 6.01 locali, il riff di Edge fa partire Cedarwood Road, lo schermo è una riproduzione della via dove è cresciuto Bono, il quale grazie alla super animazione sembra ripercorrerla ancora come una volta. Gran momento del concerto con una serie di nuovi pezzi di Son gs of Innocence che live suonano splendidamente e sono collegati tra loro dai testi di Bono. Dalla via di Dublino ci spostiamo direttamente nella cameretta di Paul David Hewson, intento a suonare la chitarra, tra i poster dei Clash e dei Kraftwerk, suoi idoli negli anni 70 per un grandissimo momento di intimità con Songs for Someone. Lo show è animato, quasi teatrale e scorre via sempre meglio.
A questo punto Larry Mullen si alza dalla postazione, indossa un drum e cammina sulla passerella per suonare il tipico riff di Sunday Bloody Sunday. In questo momento tutti e quattro i componenti della band sono lungo il palco, per un momento Irish ed al termine del pezzo il nostro batterista è illuminato dal tecnico delle luci e simula i botti delle bombe con poderosi e secchi colpi sul tamburo, per l’inizio di Raised By Wolves. I don’t believe anymore urla Bono e Edge incessante, grandissimo momento di sound U2, basso batteria e guitar, siamo fan di una grande band!
ore 6,19 locali, il dialogo con Giuda, Until The End Of The World, pezzo straordinario ed imprescindibile, caratteristico e coinvolgente. Band che trascina la venue, Bono che riposa la voce interpretando il dialogo. Sullo schermo il pezzo termina con la famosa lampadina sopra la testa di Paul nella cameretta di Cedarwood Road, che viene fatta in mille pezzi e tutti vengono travolti dalle poderose onde che spazzano via tutto, compresa la misteriosa arancia che compare un po’ ovunque. Dall’alto vengono soffiate in tutta le venue migliaia di pagine prese anche dalla Bibbia e l’assolo di Edge è vera storia! Termina la prima parte, con la calda voce di Cash a farci compagnia. Anche questa sera la band suona con vigore ed intensità, anche questa sera stanno onorando il loro nome e la loro fama, di miglior band al mondo!
ore 6.29 la band torna sul palco sulle note di Invisible. Lo schermo diventa giallo e riproduce pezzi del muro di Berlino. I componenti sono all’interno di esso e compaiono e scompaiono fino al There is no end, only us, luci accese nella venue e entusiasmo sulla venue. Subito dopo rullante intenso di Larry Mullen, giro di basso tipico e grandissimo Edge, danno inizio ad Even Better Than The Real Thing. Siamo nel momento del sound di Achtung Baby, signori siamo con la testa e le braccia che si muovono! Put the hands in the air, you take me hiiigheeeer.. subito dopo Mysterious Ways! Una fan sul palco fino alla fine a giocare con un device che riproduce le immagini sullo schermo a disposizione di tutti.
ore 6.44 Volcano!! altra canzone del nuovo album che fa l’esordio nel tour, trentanovesimo pezzo suonato comprendendo anche le precedenti 10 esibizioni in questo tour. Al termine della quale altro esordio con Ordinary Love acustica, band sulla parte della ‘e’ dello stage. Pezzo numero quaranta all’esordio in 11 date! grande piglio della band che lascia presagire apertura per le future serate. Siamo contentissimi! Sale sul palco un sosia di Elvis Presley che intona con Bono I Can’t Help Falling in Love. Bel momento.
ore 6.59 è il momento di Edge al piano con Bono a cantare Every Breaking Wave. Al termine della quale parte il classico sound di Bullet The Blue Sky, torniamo con le atmosfere mitiche del Joshua Tree, di casa da queste parti, con Bono impegnato a planare sul sound di Edge che vuole simulare un aereo.
ore 7.10 grande momento a stelle e strisce con Hands that Built America che precede la storica Pride in The Name of Love e Forum di Los Angeles che si incendia fin dalla prima nota di Edge. Al termine ovazione prolungata per un grande momento evocativo e significativo del grande appeal della band negli Stati Uniti. Super band che immediatamente continua con uno dei pezzi piu’ amati da queste parti, Beautiful Day. Gli americani amano la band, il pubblico ha un’età media superiore a quella europea, non è difficile trovare fan che hanno maglie del Boy Tour, dell’October Tour o che erano presenti nella mitica Red Rocks nel 1983.
ore 7.22 torna in scaletta la suadente The Troubles, pezzo suonato finora solo a Vancouver nella prima data, che si è ricavato una parte importante nei cuori dei fan. Super Edge, armonioso, conquistatore, uduico fino al midollo. Al termine, Bono va dalla parte opposta dello stage e comincia With Or Without You, sonorità fine ottanta direttamente da quel capolavoro imprescindibile che è The Joshua Tree per uno dei pezzi bomba nella storia della band e che in questo tour viene suonato con un piglio che non gli sentivamo piu’ da parecchio e che ne beneficia in qualità ed intensità. Parte finale prolungata, con Larry che si scatena quasi ai livelli del Joshua Tree Tour, un minuto e mezzo di sound U2 che ascolteremo per ore, amiamo la band anche per questi momenti che ci regala, Bono Thank You Good Night, pubblico in estasi collettiva, al termine ovazione prolungata. Grandissima band che raccoglie il saluto abbracciata sul palco!
ore 7.35 è il momento degli encore(s), lo schermo proietta la Skyline di Los Angeles e parte City of Blinding Lights! Al termine presentazione della campagna (RED) accompagnata da qualche numero sullo schermo, 600 nuovi bambini al giorno nascono con il virus HIV. Lo snippet di Mother and Child Reunion introduce il pezzo migliore della storia, Where The Streets Have No Name, brividi lungo la schiena, braccia in alto, venue completamente rossa, schermo spento con proiettata solo la scritta (RED), siamo verso la fine del concerto ma questo pezzo rianima tutti. Ancora una volta qui a Los Angeles viene suonata, ancora una volta viene portata a casa dove hanno girato il celebre video, ancora una volta emozioni a profusione. Immensa band! Corri amico Paul, corri con noi! There is no end to love, e comincia One con l’intera venue che abbraccia e ringrazia la band per cinque serate che a Los Angeles non dimenticheranno!
Love is a temple, love is a higher law, You ask me to enter, but then you make me craw. Straordinario saluto dei fan che in coro accompagnano il sound del pezzo. Emozionante! Next in Denver!
nb: tutte le foto sono state scattate dai placers presenti a Los Angeles nelle prime quattro date in città, il 26, 27, 30 e 31 maggio scorsi.